La pianta del vischio fra magia e proprietà terapeutiche |
Personalmente gradisco molto gli addobbi natalizi che se ben
scelti e posizionati arrecano all’ambiente una sorta di sottolineatura in grado
di richiamare la diversità e la letizia che normalmente dovrebbero rendere il
periodo più armonico e festoso. In genere si tratta di una sommatoria di vecchi
e anche preziosi ninnoli che si arrampicano su alberi di natale fortunatamente
non più estorti nella maggioranza dei casi ai nostri bellissimi boschi ma
soltanto ai grandi magazzini, supermercati o cartolerie ben fornite. Anche le
varie tradizioni si incrociano nelle nostre abitazioni spesso neanche ben
comprese nelle loro vere origini, così imparano a convivere il nordico albero
di natale con l’italianissimo e quasi commovente “presepio” (detto alla toscana)
o presepe per il resto della nazione, fatte salve alcune denominazioni locali
di altre regioni.
Quando ero piccolo mia madre insisteva però spesso assieme ad
altri più sfavillanti decori, ad avere in casa anche un consistente rametto di
Vischio che già all’epoca era venduto a prezzi pressoché proibitivi, anche se
di scarsa qualità dal punto di vista arboreo. Anche in questo caso la
tradizione del Vischio aveva come ancora oggi numerose varianti in parte
derivate dalla poca conoscenza di quella originale prettamente pagana. Per
questo avvicinandosi sempre più alla scadenza natalizia per l’anno in corso, ci
è piaciuto trattare dell’argomento proprio sul nostro Blog “Le vie dellaConoscenza”, per tentare di fare luce su questo tipo di pianta peraltro
catalogata e ritenuta botanicamente “infestante” anche se dall’aspetto
abbastanza piacevole con le sue foglie rigide di un verde un po’ spento e le
sue piccole bacche perlacee .