giovedì 10 ottobre 2019

La Creazione del Mondo. La teoria della vibrazione

di Mario Pagni

“L’idea che l’universo sia nato dalla Parola, dalla vibrazione divina, è ovunque attestato nella storia dei popoli, anche presso i cosiddetti primitivi: gli Uitoto del Brasile, come s’è già detto, affermano che «la Parola diede origine al Padre»; i polinesiani del Pacifico ritengono che il loro dio, Iao abbia creato il mondo con la sua voce, allorché  «non c’era nulla».

Dio crea il Mondo
La Creazione del Mondo

Gli esempi potrebbero moltiplicarsi: quel che conta è la fondamentale intuizione mitica del potere vitale del suono, confermato dall’indagine sperimentale del nostro secolo. Oggi sappiamo anche per via scientifica che tutto è vibrazione, che ogni forma non è altro che risposta alla frequenza. L’universo, insieme di modalità vibratoria su differenti livelli della scala è nato dal big-bang, la “grande esplosione”, ovvero dalla Vibrazione del ‘tempo 0’.

Basta modificare la frequenza perché la realtà muti, perché si crei nuova realtà (la creazione è un processo continuo, ancora in atto con la nascita di nuove galassie e la morte di vecchie strutture). Lo dice l’astrofisico, lo conferma il fisico delle particelle, che ha dimostrato come tutta la cosiddetta materia si risolva in energia cosciente. Entrambi non sono certo sospettabili di posizioni confessionali, o mistiche. Il loro agnosticismo ha dovuto dar ragione alle antiche intuizioni mitiche: il suono ha carattere creativo. Non è un caso storicamente il costituirsi di scuole in cui si insegnava la  «scienza mistica dei suoni» (mantram-vidya, in India). Il sogno del mago di tutti i tempi è stato il controllo vibratorio della natura, la conoscenza del segreto della modulazione del suono. I primi musicisti furono dei maghi dal tratto sciamanico, i primi architetti furono dei musicisti esperti.

Crollo delle mura di Gerico

Anche la tradizione occidentale lo rivela: in Grecia, Anfione costruì le grandi mura di Tebe col suono melodioso della sua lira.” Bent Parodi – Architettura e Mito.
Come non ricordare a questo proposito la devastazione provocata proprio dal suono di un corno con il crollo delle mura della biblica città di Gerico che fu punita per la sua diffusa immoralità. Suono o meglio vibrazione sonora, in grado dunque di costruire si ma anche di distruggere. Continua Bent Parodi:
Anche ad Orfeo i Greci attribuirono la fondazione della musica, accreditandolo di miracoli creativi (ammansiva le fiere col suono) e facendone il patrono dell’orfismo, movimento a carattere iniziatico.
Lo stesso aspetto esoterico si ritrova in Anfione, che fu allievo di Mercurio, cioè del nume dei misteri, concorrente di Apollo, padre mitico di Orfeo”.
Museo del Prado, Paul Rubens, Deucalion e Pirra
Museo del Prado, Paul Rubens, Deucalion e Pirra

La musica, in Grecia, fu strettamente connessa al simbolismo della pietra, intesa come manifestazione del divino che è la natura, solidificazione massima del Sacro. Il mito ellenico del diluvio universale narra che Deucalione, sceso dall’arca, gettò alle sue spalle una serie di sassi, che, istantaneamente, si tramutarono in uomini, i progenitori dell’odierna umanità. Kronos, dio primordiale, volendo disfarsi dei figli, li divorò uno ad uno ma, invece di ingoiare Zeus, trangugiò proprio una pietra. L’inganno riuscì perché, evidentemente, a livello mitico doveva esserci una precisa affinità essenziale fra pietra e uomo, o dio.
Come in altre mitologie anche qui il simbolismo è evidente: l’uomo è la materializzazione dello spirito, la sua ‘pietrificazione’. Ma anche la roccia, nel contesto di una natura intensa come divina, può risolversi in pura energia vibratoria, con un processo alchemico di “solve et coagula.”
La “Pietra che canta” è un termine assai frequente usato per indicare anche nelle architetture antiche un incredibile grado di armonia costruttiva presente peraltro realmente in certi monumenti storici non solo di particolare pregio ma anche in altri assai meno significativi. Lo stesso di può dire per quanto riguarda la progettazione del verde a “giardino” che specialmente fino al secolo scorso e in quelli precedenti dal Manierismo in poi seguiva gli stessi canoni e schemi musicali.
La Teoria della Vibrazione

Oggi quando ascoltiamo la musica qualsiasi sia il genere, ci aiuta a creare atmosfera, a ricordare momenti passati, oppure e comunque ci può suggestionare ed emozionare quasi sempre. Un esempio per tutto ciò è costituito dalle colonne sonore dei film senza le quali più della metà del coinvolgimento dello spettatore è attribuibile non solo alla buona regìa o alla bravura degli attori, ma anche all’effetto indiscusso che la stessa colonna sonora (in grado di sottolineare ed esaltare immagini di paesaggi e di pose cinematografiche), provoca in tutto il contesto del video.

Nessun commento:

Posta un commento