di Mario Pagni
“L’idea che l’universo
sia nato dalla Parola, dalla vibrazione divina, è ovunque attestato nella
storia dei popoli, anche presso i cosiddetti primitivi: gli Uitoto del Brasile,
come s’è già detto, affermano che «la
Parola diede origine al Padre»; i polinesiani del Pacifico
ritengono che il loro dio, Iao abbia creato il mondo con la sua voce,
allorché «non c’era nulla».
La Creazione del Mondo |
Gli esempi potrebbero
moltiplicarsi: quel che conta è la fondamentale intuizione mitica del potere
vitale del suono, confermato dall’indagine sperimentale del nostro secolo. Oggi
sappiamo anche per via scientifica che tutto è vibrazione, che ogni forma non è
altro che risposta alla frequenza. L’universo, insieme di modalità vibratoria
su differenti livelli della scala è nato dal big-bang, la “grande esplosione”,
ovvero dalla Vibrazione del ‘tempo 0’ .
Basta modificare la
frequenza perché la realtà muti, perché si crei nuova realtà (la creazione è un
processo continuo, ancora in atto con la nascita di nuove galassie e la morte
di vecchie strutture). Lo dice l’astrofisico, lo conferma il fisico delle
particelle, che ha dimostrato come tutta la cosiddetta materia si risolva in
energia cosciente. Entrambi non sono certo sospettabili di posizioni confessionali,
o mistiche. Il loro agnosticismo ha dovuto dar ragione alle antiche intuizioni
mitiche: il suono ha carattere creativo. Non è un caso storicamente il
costituirsi di scuole in cui si insegnava la
«scienza mistica dei suoni» (mantram-vidya, in India). Il sogno del mago
di tutti i tempi è stato il controllo vibratorio della natura, la conoscenza
del segreto della modulazione del suono. I primi musicisti furono dei maghi dal
tratto sciamanico, i primi architetti furono dei musicisti esperti.
Crollo delle mura di Gerico |
Anche la tradizione
occidentale lo rivela: in Grecia, Anfione costruì le grandi mura di Tebe col
suono melodioso della sua lira.” Bent Parodi – Architettura e Mito.
Come non ricordare a questo proposito la devastazione
provocata proprio dal suono di un corno con il crollo delle mura della biblica
città di Gerico che fu punita per la sua diffusa immoralità. Suono o meglio
vibrazione sonora, in grado dunque di costruire si ma anche di distruggere.
Continua Bent Parodi:
“Anche ad Orfeo i Greci attribuirono la fondazione
della musica, accreditandolo di miracoli creativi (ammansiva le fiere col
suono) e facendone il patrono dell’orfismo, movimento a carattere iniziatico.
Lo stesso aspetto
esoterico si ritrova in Anfione, che fu allievo di Mercurio, cioè del nume dei misteri,
concorrente di Apollo, padre mitico di Orfeo”.
Museo del Prado, Paul Rubens, Deucalion e Pirra |
La musica, in Grecia, fu strettamente connessa al simbolismo
della pietra, intesa come manifestazione del divino che è la natura,
solidificazione massima del Sacro. Il mito ellenico del diluvio universale
narra che Deucalione, sceso dall’arca, gettò alle sue spalle una serie di
sassi, che, istantaneamente, si tramutarono in uomini, i progenitori
dell’odierna umanità. Kronos, dio primordiale, volendo disfarsi dei figli, li
divorò uno ad uno ma, invece di ingoiare Zeus, trangugiò proprio una pietra.
L’inganno riuscì perché, evidentemente, a livello mitico doveva esserci una
precisa affinità essenziale fra pietra e uomo, o dio.
Come in altre mitologie anche qui il simbolismo è evidente:
l’uomo è la materializzazione dello spirito, la sua ‘pietrificazione’. Ma anche
la roccia, nel contesto di una natura intensa come divina, può risolversi in
pura energia vibratoria, con un processo alchemico di “solve et coagula.”
La “Pietra che canta” è un termine assai frequente usato per
indicare anche nelle architetture antiche un incredibile grado di armonia
costruttiva presente peraltro realmente in certi monumenti storici non solo di
particolare pregio ma anche in altri assai meno significativi. Lo stesso di può
dire per quanto riguarda la progettazione del verde a “giardino” che
specialmente fino al secolo scorso e in quelli precedenti dal Manierismo in poi
seguiva gli stessi canoni e schemi musicali.
La Teoria della Vibrazione |
Oggi
quando ascoltiamo la musica qualsiasi sia il genere, ci aiuta a creare
atmosfera, a ricordare momenti passati, oppure e comunque ci può suggestionare
ed emozionare quasi sempre. Un esempio per tutto ciò è costituito dalle colonne
sonore dei film senza le quali più della metà del coinvolgimento dello
spettatore è attribuibile non solo alla buona regìa o alla bravura degli
attori, ma anche all’effetto indiscusso che la stessa colonna sonora (in grado
di sottolineare ed esaltare immagini di paesaggi e di pose cinematografiche),
provoca in tutto il contesto del video.
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