di Mario
Pagni
Ogni singola
parte di un edificio ha delle motivazioni precise attribuibili ad esigenze di
ordine pratico ma anche specialmente per quanto riguarda edifici antichi o
vetusti, segnali precisi di ordine mistico e simbolico. La nostra breve
considerazione riferita a questi ultimi riguarda proprio tali segnali con il
loro messaggio trasmesso sia a livello archetipico, allegorico ma soprattutto
proprio con la loro simbologia. Qui prima di continuare occorre fare una prima
importante suddivisione fra ciò che insegnano i culti antichi e le attuali
religioni con ciò che invece è trattato come linea di fondo a livello
esoterico. Non è una suddivisione netta perché tutti i messaggi scolpiti nelle
pietre di una chiesa o negli affreschi di noti pittori, parlano sostanzialmente
all’uomo, con i suoi problemi , le sue paure ma anche la sua grande voglia
spontanea di apprendere attraverso una conoscenza che ha oltrepassato i secoli
servendosi di un linguaggio comune a tutti e per tutti.
“Nel profilo delle nostre città, dai
paesi alle metropoli, il campanile è una presenza fondamentale, la cui assenza
è quasi inimmaginabile. Storicamente è attorno al campanile che la comunità si
raccoglie, punto di riferimento per la vista e per l’udito, e anche in una
società più secolarizzata ed evoluta, il campanile rimane una cifra
identitaria, spesso il simbolo stesso di una città, nonché una presenza
protettiva e vigile, come archetipicamente è ogni torre.”
Stiamo parlando di una costruzione assai familiare nella nostra bella Italia ma che contraddistingue ogni paese o nazione del mondo dove la religione cristiana si è espressa a maggiore titolo. Tuttavia anche altre religioni hanno il loro campanile che annuncia , protegge, proclama anche per tramite degli stessi suoi seguaci o sacerdoti il loro credo religioso, un esempio per tutti è l’islamico minareto costruzione assai affascinante simile ad una matita appuntita rivolta verso il cielo con un terrazzo circolare vicino alla cuspide dal quale far partire le preghiere verso la città santa della Mecca.
Minareti |
Ma il
campanile così come le alte torri che caratterizzavano le città medievali erano
anche simbolo di potere, religioso nel primo caso mentre nel secondo,
considerando queste costruzioni anche dal punto di vista laico, rappresentavano
la potenza stessa della famiglia che ne era proprietaria. Celeberrima in ambito
fiorentino dei primi del trecento e prima del libero Comune fu la “Consorteria
delle Torri” una sorta di accordo fra nobili famiglie per il sostentamento
economico e alimentare e la difesa reciproca in tempo di assedi da attacchi
esterni.
Nel “Manuale
per comprendere il significato simbolico delle cattedrali e delle chiese”
scritto da Guillaume Durand nato in Francia a Beziers nel 1230 e successivamente
Vescovo nel 1285 della città di Mende, si tratta di tutto ciò che riguarda
l’universo del sacro secondo il cristianesimo e si fa riferimento ad ogni parte
pertinente tale universo comprese le chiese e le sue parti architettoniche
distinte in vari capitoli. Fra questi proprio nel primo capitolo ad inizio del
libro esattamente a pagina 34 della sua edizione più recente, paragrafo 21, si
parla “Delle Torri”
Testualmente
egli scrive:
“Le torri
della chiesa sono t predicatori e i prelati della Chiesa che formano il loro
baluardo e lo difendono. Per questo lo sposo parla così alla sposa nei cantici
d’amore: “Il tuo collo, somiglia alla
torre di David, è alto e munito di macchine da guerra e di armi per i
combattimenti”. Il pinnacolo o la cima della torre rappresenta la vita e
l’anima del prelato che tende alle cose elevate”.
Il manuale di Guillaume di Durand |
Il campanile
sempre sotto l’aspetto religioso evangelico sarebbe anche la costante voce
degli apostoli espressa attraverso il suono delle sue numerose campane; un
messaggio sonoro che oltre ad invitare i fedeli alla preghiera ricorda loro
l’appartenenza a quel credo religioso. Esistono però altre spiegazioni
simboliche riferite al campanile e alle torri delle cattedrali gotiche. Tali
considerazioni affondano nella notte dei tempi da quando l’uomo preistorico
iniziò ad alzare i suoi Menhir verso il cielo contrassegnando quel punto o
luogo particolare sulla Terra. La facciata cuspidata della cattedrale,
rappresenta la montagna sacra o capanna eterna ed è affiancata da due alte
torri alla cui base si aprono i due
portali laterali che separano convenzionalmente il Sacro (interno) dal profano
esterno alla chiesa. I due campanili avrebbero un chiaro riferimento con le
colonne stesse del Tempio di Salomone, come “Guardiani del Luogo Santo”.
Cattedrale gotica con le sue torri |
Le due
colonne sono associate al lato destro e sinistro di Dio: il lato della
Misericordia e il lato della Giustizia e del Rigore, sono quindi le due forme
con le quali si manifesta l’azione divina nei confronti dell’uomo. Esso infatti
nel suo umano cammino non cerca e non deve cercare la diretta conoscenza di Dio
ma deve sperare nella sua misericordia e in contemporanea temere anche il suo
rigore.
Colonne del Tempio di Salomone |
Secondo una
antica tradizione al confine con l’occulto, chi moriva non in grazia di Dio nel
medioevo, veniva sepolto ai piedi del campanile proprio dietro l’abside della
chiesa per impedire la sua resurrezione che sarebbe avvenuta non certo in odore di
santità bensì per opera del demonio. In tale luogo anche da morti si poteva
ascoltare la “voce degli apostoli evangelizzatori emessa per tramite del suono
delle campane, fino a quando l’anima del defunto avrebbe potuto riposare in
pace in via definitiva.
Quando
volgiamo dunque lo sguardo verso il campanile sia quello a vela della chiesetta
di campagna che verso la mastodontica sublime “Torre di Giotto” del Duomo di
Firenze, possiamo e dobbiamo riflettere sia sul reale significato della
costruzione che sull’effetto sonoro provocato volutamente dalle stesse campane
che fino da piccoli allietavano le nostre ore dedicate alla preghiera.
Medievale campanile a vela di una pieve romanica |
Firenze, campanile di Giotto |
Breve bibliografia
Architettura e Massoneria. Catalogo a
cura di Marcello Fagiolo, Ed. Convivio
Guillaume
Durand, Manuale per comprendere il
significato delle cattedrali e delle chiese, ed. Arkeios
Antonella
Roversi, I segreti delle cattedrali, Monaco Ed. De Vecchi
Mario Pagni Chiara
Braconi, Maestri della pietra e monaci
costruttori, Ed. L. Betti
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