di Mario Pagni
L’architettura cistercense imponente e al tempo stesso
sobria, povera e disadorna ha fra le sue principali caratteristiche
stilistiche, una certa ripetitività modulare di elementi costruttivi sia di
tipo strutturale che decorativo.San Bernardo
Essa inizia verso il 1135 quando San Bernardo pone le
fondamenta (non solo fisiche) per la costruzione di Clairvaux, superando il
primo incerto periodo quando le abbazie erano un semplice complesso di baracche
lignee per diffondersi poi rapidamente in tutta Europa.
Abbiamo subito accennato alle abbazie perché saranno proprio questi edifici a veicolare quello che potremo definire lo “stile dei monaci costruttori cistercensi”. L’esempio classico di tale stile sarà l’abbazia di Fontenay, realizzata fra il 1139 e il 1147, voluta dallo stesso Bernardo di Chiaravalle e della quale ancora oggi si conservano tutti gli ambienti originali.
Abbazia di Fontenay |
In quelli stessi anni si intensificherà in tutto il nostro
vecchio continente la costruzione di altre fabbriche, promosse dalla stessa
Claivaux e dalle altre quattro proto abbazie, quali Citeaux ,
Abbazia di Cluny |
Abbazia di Citeaux |
La pianta tipo delle abbazie cistercensi, almeno per i secoli
XII – XIV, (fatti salvi ulteriori
sviluppi in periodi successivi) esportata in tutta Europa, si sviluppava in
suddivisioni ad quadratum in modo da
avere proporzioni e rapporti perfetti fra il piano e l’alzato. Ogni ambiente
doveva risultare oltre che fisico e materiale anche spirituale e intellettuale,
espresso con rigorose forme geometriche simili ad un blocco quadrato
(simbolicamente l’elemento terra), moltiplicato per accostamento e
sovrapposizione ma concluso da una cuspide triangolare. L’impianto costruttivo
era ricco di tali motivazioni a carattere simbolico con chiari riferimenti e
rimandi alla biblica Gerusalemme Celeste, descritta nei capitoli 21 e 22 dell’
Apocalisse. La nascita delle abbazie come delle di poco successive gigantesche
cattedrali, trasse le conoscenze necessarie a favorirne l’edificazione su
progetto scritto, dalla conoscenza matematica portata da Otremar per tramite delle campagne militari spesso infauste in
Terrasanta, che assieme ad un proficuo traffico di reliquie, permise anche la
trasmissione di un nuovo pensiero scientifico – razionale, motore e guida di
queste grandi fabbriche medievali.
Schema abbaziale tipo |
Pianta tipo dell'abbazia cistercense |
Anche il territorio Italiano in generale e della Toscana
medievale in particolare, è ricchissimo di testimonianze architettoniche
culturali e religiose pertinenti a quel periodo storico, quali Pievi, Chiese
suffraganee e appunto abbazie. Queste ultime (come abbiamo visto altrove),
costituirono una vera e propria potenza economica e una sede effettiva di
conoscenze storiche e scientifiche di altissimo livello, sia per quel periodo e
sia a carattere generale. Le abbazie furono vere e proprie cattedrali del
sapere per l’ingente e preziosissimo
materiale cartaceo, collocato in grandiose e fornite biblioteche, il cui
accesso era comunque riservato a pochi e ben informati studiosi quasi mai
laici, bensì in abito talare.
Siena, Abbazia di San Galgano |
Anche in ambito
italiano l’edificio ben dislocato sul territorio e a contatto con la viabilità
antica principale, costituiva un valido e potente punto di riferimento sia per
gli abitanti della zona, che per le
vicine e già organizzate città. In altri casi invece, l’abbazia sorgeva isolata
in luoghi non facilmente accessibili, permettendo in tal modo ai suoi monaci,
un ritiro spirituale completo e meditativo, lontano da tentazioni terrene e a
contatto con una natura spesso primordiale e ostile ma ispiratrice del Creato.
Nelle abbazie italiane, nascevano sì vere e proprie scuole di pensiero mistico,
ma anche ottimi maestri costruttori di edifici, la cui ispirazione nelle forme
e negli arredi era chiaramente e direttamente suggerita dalle conoscenze
trasmesse da altri predecessori e dalla stessa Divina Creazione.
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