di Chiara Sacchetti
Eléna Petróvna von Hahn, meglio conosciuta come Helena
Blavatsky o Madame Blavatsky nacque a Dnipro il 12 agosto 1831 (o secondo il
calendario russo la notte fra il 30 e il 31 luglio). Primogenita di Pëtr
Alekseevič von Hahn e Elena Andreevna Fadeeva, contrasse assieme alla madre il
colera che in quel periodo imperversava nella loro cittadina e nonostante le
poche speranze date dai medici, le due donne sopravvissero alla malattia. La
sua famglia discendeva da nobili origini, la madre infatti, un’autodidatta, era
la figlia della principessa Yelena Pavlovna Dolgorukova, mentre il padre era un
capitano dell’artiglieria reale a cavallo, lavoro che portò spesso la famiglia
a trasferirsi.
Heleva Blavatsky |
La madre morì quando Elena era ancora diciassettenne e lei
nello stesso anno sposò Nikifor Vladimirovich Blavatsky, di oltre trent’anni
più grande di lei, che lavorava al governatorio di Erivan: fu un matrimonio
molto particolare, Elena tentò di scappare già al momento della cerimonia e
anche varie volte dopo ritornando dai nonni o intraprendendo svariati viaggi. In
seguito avrebbe dichiarato che aveva accettato di sposare l’uomo soprattutto
perché attratta dalla sua fede nella magia e non per un reale amore. Si dice
che l’unione non fu mai consumata, ma certo fu che ebbe vita breve anche se il
contratto non fu mai ufficialmente sciolto e lei stessa continuò a portare il
cognome da sposata e con il quale è conosciuta.
Nel 1851 a Londra Elena incontrò RajPut (o Morya o “M” come
diceva lei di chiamarlo), un iniziato anglo-indiano che secondo i suoi racconti
le era già apparso nelle visioni che aveva da bambina. La prima volta che lo
vide si trovava per le vie della città quando si accorse e riconobbe quest’uomo in
quello delle sue visioni ma appena fece per andargli incontro, lui, trovandosi
con altre persone, le fece cenno con una mano di no e che avrebbero avuto altre
occasioni. Il giorno seguente, la donna si recò ad Hyde Park e si imbatté di
nuovo nell’indiano che le disse di essere lì con altri principi e che aveva bisogno
di lei per un lavoro e anche una importante
missione da affidarle. Si trattava di un viaggio in Tibet: fu un’impresa
complicata che la donna riuscì a fare soltanto molti anni dopo a causa della
difficile situazione, ma che la portò ad esplorare terre lontane e paesi
diversi come le Americhe, e le Indie e che
le aprì la strada alla teosofia.
Ritratto di Morya |
Dopo numerosi viaggi infatti, si fermò a New York dove fondò
nel 1875 la sua Società Teosofica a cui aderirono diverse importanti e famose
personalità dell’epoca come il colonnello Henry Steel Olcott e William Quan
Judge, un illustre mistico ed esoterista. Si trattava di un’organizzazione che
aveva come compito quello di studiare e divulgare la teosofia e le scienze
esoteriche in generale. La Teosofia in particolare, dal greco θεός ovvero Dio e σοφία
cioè sapienza, quindi letteralmente sapienza religiosa, è un insieme di
dottrine filosofiche ed esoteriche, e può essere riassunta come l’insieme di
tutte le conoscenze che nel corso dei secoli si sono succedute, e verificate da
generazioni di profeti.
Madame Blavatsky e il colonnello Olcott |
Nel 1877 ricevette il certificato di appartenenza al Rito di
Adozione, come il bisnonno che si dice facesse parte della Massoneria dalla
fine del 1770 in un rito di stretta osservanza templare. Anche l’uomo era un
personaggio piuttosto particolare e raccontava di aver conosciuto addirittura
il Conte di Cagliostro e il Conte di Sain-Germain e di aver iniziato proprio in
quel periodo ad avere visioni (come la nipote) entrando così in contatto con un
uomo che chiamava “indiano misterioso” che avrebbe però conosciuto soltanto in
una vita successiva. Non è difficile comprendere la stretta assonanza fra la
sua vita e quella della nipote.
Nel 1890, dopo essere stata in India fondò l’Inner
Circle diviso in 12 discipline
Debilitata per problemi cardiaci e reumatismi, morì per le
consueguenze di un’influenza a Londra, dove si era trasferita definitivamente
dopo numerosissimi viaggi nel 1891 e il suo corpo venne cremato.
Madame Blavatsky, seppur una grande e importante donna
nell’ambito esoterico e autrice di numerosi saggi, è una figura poco conosciuta
ai più, se non nel ristretto campo degli appassionati di esoterismo o seguaci
della Teosofia. Il suo personaggio fu sempre molto discusso soprattutto nella
continua possibilità che le storie e gli eventi che raccontava di aver vissuto
come anche tutte le esperienze extrasensoriali potessero nella realtà essere
frutto di invenzione o di una mente mitomane e alquanto strana. Certo è che
intorno a sé riuscì a a coinvolgere e a circondarsi di numerosissime persone e
tutt’oggi esiste, divisa per nazioni, una Società Teosofica da lei fondata.
Firma di Helena Blavatsky |
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