Prima moglie di Adamo e anche prima Strega?
di Chiara Sacchetti
È una delle figure legate all’Ebraismo
e di riflesso al Cristianesimo meno conosciute e di cui è molto difficile
trattare, sia per la scarsità di informazioni certe al riguardo, sia perché si
presta, per la sua storia e per quello che spesso le viene associato, a varie
interpretazioni. Da lei, (e lo vedremo in questo breve scritto), fra l’altro,
si sarebbero anche sviluppati i movimenti femministi di rivendicazione
paritaria tra uomo e donna.
Delaware Art Museum, Dante Gabriele Rossetti, Lilith, 1866-74 |
Lilith viene spesso ricollegata
a figure oscure, demoniache, e secondo alcuni studiosi risalirebbe addirittura
al 3000 a .C.,
alle civiltà mesopotamiche e assire, dove veniva associata alla tempesta e al
vento e ritenuta portatrice di disgrazie, malattia e morte. Una delle prime
attestazioni che la riguardano è una lista di demoni risalente al 2400 a .C. in cui si parla
della schiera di Lilu, una specie di demoni succubi che, secondo le credenza,
facevano visita agli uomini mentre dormivano per sedurli e con i quali poi generavano
altri figli demoni.
Ma quello per cui sicuramente
Lilith viene ricordata e studiata è la sua ambivalenza nelle Sacre Scritture.
Ricordiamo che nella Genesi viene in un primo momento viene detto che Dio creò
l’uomo e la donna, plasmando la terra, «Dio creò l'uomo a sua immagine, a
immagine di Dio lo creò, maschio e femmina li creò» (Genesi, 1:27), anche
se nel Talmud addirittura si dice che i due fossero stati creati uniti per la
schiena, quasi a creare un essere androgino e la “lei” con scarti e terra
sedimentaria, a conferma della sua indole. Però nella pagina successiva si
legge che modellò l’uomo a sua immagine e somiglianza e poi dalla sua costola
generò una donna, Eva (Genesi 2:22). Ed è in questi due testi così opposti che
alcuni studiosi leggono la creazione di una precedente donna, non Eva, ma
Lilith appunto: la Torah
racconta che all’inizio Adamo e Lilith vivevano in armonia nel Paradiso
Terrestre almeno fino a quando la donna non si ribellò al compagno.
Filippino Lippi, Adamo e Lilith sottoforma di serpente |
Ma cosa accadde? Secondo i
racconti dell’Alfabeto di Ben-Sira, un testo medievale per alcuni satirico, ad
un certo punto «ella disse: “non starò
sotto di te”. Ed egli disse: “ed io
non giacerò sotto di te, ma solo sopra. Per te è adatto stare solamente sotto,
mentre io sono fatto per stare sopra”». Da qui la donna, che non voleva
sottomettersi al volere del marito, nominò Dio e fuggì nelle coste del Mar
Rosso dove si unì ad Asmodeo generando
migliaia di demoni chiamati Lilim. Dio, adirato, corse in aiuto di Adamo che
non poteva stare solo, mandando da lei tre angeli, che per persuaderla a
tornare dal suo sposo le riferirono che Dio avrebbe ucciso ogni giorno cento
dei suoi figli. Lilith, disperata per la pena che le era stata data, minacciò
di gettarsi dalla rupe e i tre angeli, mossi a compassione, decisero di
accordarle un certo potere sui figli di Eva: per i maschi otto giorni, mentre
per le femmine venti, e illimitato su quelli nati fuori dal matrimonio, la dea
avrebbe potuto fare tutto ciò che voleva, a patto che su di loro non fosse posta
l’effige dei tre angeli a protezione. Per questo nell’immaginario ebraico lei è
vista come un demone che portava danno ai bambini. Nelle usanze ebraiche per
questo veniva posta ai neonati una collana con l’immagine degli angeli o anche
tracciato un cerchio intorno alla culla con i loro nomi a protezione delle sue
cattive intenzioni.
Willem Vrelant, Adamo ed Eva mangiano il frutto proibito |
Si racconta poi che un giorno,
mentre Lilith stava lamentandosi degli errori e di tutto quello che le era
accaduto, un demone di Samael (Satana) la vide e se ne innamorò perdutamente e
con cui ebbe altri figli: ma tutto quello che l’unione le dette non seppe
supplire al dolore della perdita dei suoi figli. Per questo la dea manterrà sempre un aspetto cupo e un indole nefasta,
venendo spesso collegata alla Luna, simbolo della donna stessa ma anche
satellite negativo che mostra sempre una faccia diversa.
Dio decise quindi di dare ad
Adamo una nuova donna, Eva, questa volta, un essere inferiore a lui, perché
generato da una sua parte, la costola, e a cui ella doveva sottostare. Così fu.
Con lei furono generati due figli, Caino e Abele, ma quando questi fu ucciso
dal fratello, secondo un’altra tradizione ebraica, l’uomo la disconobbe, e non
giacque con lei per 130 anni, durante i quali ebbe dalla stessa Lilith una
discendenza, e i cui figli sarebbero poi
morti durante il Diluvio Universale, e moltissimi demoni e spiriti dotati
ognuno di poteri soprannaturali.
Sheba Demin, La Regina di Saba in visita a Re Salomone |
Nella Bibbia Lilith viene menzionata
una sola volta come animale notturno, la civetta, che spaventa con i suoi
suoni, e che viene tradotto nel dizionario ebraico con il suo nome. A parte
questa, la dea viene spesso ricordata e associata ad altri eventi importanti
della storia del Cristianesimo. Per il suo odio verso Eva e la sua progenie,
viene spesso identificata nel serpente tentatore che porterà la seconda moglie
di Adamo a mangiare il frutto dall’Albero della Conoscenza il nefasto evento
che condannerà l’intero genere umano alla sofferenza e alla morte. Anche la Regina di Saba, divoratrice
di bambini e strega demoniaca, viene spesso considerata come Lilith e i doni
che porta a Salomone vengono visti come un tentativo di seduzione come è nella
sua indole.
Da un punto di vista
iconografico, Lilith viene descritta come una donna bellissima e seducente, dai
capelli rossi e ricci, con occhi di fuoco e talvolta pelle blu, artigli rapaci (chiaro
riferimento alla notte e alla civetta che simboleggia) o a volte con la coda di
sirena: la coda di pesce è quella del delfino che etimologicamente richiama
l’utero femminile (delph in greco significa “utero”).
Oggi la dea, per non essersi sottomessa al volere di
Adamo, è divenuta anche il simbolo della rivendicazione femminile e dei
movimenti per la parità dei diritti delle donne e di emancipazione dall’uomo.
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