Fino dai primordi dell’umanità e con
lo stesso messaggio biblico-cristiano
della creazione dell’uomo nato dal divino soffio su un pane di argilla, l’idea
di sostituirsi a chi sta molto sopra di noi, ha da sempre affascinato gli
esseri umani che per vari scopi e motivazioni e in tempi diversi, sognavano e
sognano ancora di poter creare un possibile biologico sostituto, in grado di
aiutarci sia nei lavori più umili e nelle fatiche quotidiane, ma anche per problemi legati all’intelletto e
alle sue applicazioni pratiche.
Il Rabbino e il Golem |
Fabbricare un altro essere simile a
noi è sempre stata una delle più grandi sfide e aspirazioni di noi esseri
pensanti, tanto da riempire a vario titolo e in momenti sempre diversi migliaia
di testi scritti, con ipotesi scientifiche più che plausibili seppure di
difficile realizzazione, ma anche fiabe della buona notte aventi ugualmente
questo scopo. I popoli antichi e le cronache di allora, raccontavano già di
morti tornati in vita con soluzioni e formule magiche o alchemiche, capaci di
rimettere in piedi persino le mummie egizie.
Sinagoga Vecchia Nuova di Praga |
Oggi la moderna scienza ci fa capire
con i progressi della robotica e lo studio recente sul DNA, che ogni frontiera
può essere razionalmente infranta o facilmente superata in virtù del fatto che
ormai abbiamo per le mani quello che può essere considerato il “progetto
originale” (o quasi) della nascita e dello sviluppo della vita terrena così
come noi la intendiamo. Uno dei più affascinanti automi biologici del passato
neanche tanto lontano ma con profonde e radicate radici nell’ebraismo profondo
è il Golem, una sorta di grande fantoccio di argilla con caratteristiche
umanoidi ma dall’aspetto assai inquietante. Il Golem (in ebraico גולם ) è
una figura antropomorfa ritenuta scientificamente immaginaria della mitologia
ebraica e del folklore medievale. Il termine deriva con ogni probabilità dalla
parola “gelem” che letteralmente
significa “massa grezza” o “embrione” presente nel Tanakh (salmo
139, 16) che sta ad indicare proprio una massa ancora priva della sua forma
finale conclusiva, simile ad Adamo prima che gli fosse infusa l’anima. In
lingua ebraica moderna Golem ha
assunto il significato di Robot o Automa.
La storia (o leggenda) del Golem
risale al XVI secolo ma ha radici che affondano nel XII secolo, quando il Rabbino
Jeshua Low esperto di Qabbalah riesce a fabbricare questi “uomini di argilla”
per usarli come servi alla stregua degli “Zombies” o “Morti Viventi” (legati
alla cultura e religione del Sud America e alla “Santeria” in particolare), fino
a quando perse il controllo di uno di questi che dotato di tutte le umane
caratteristiche ma privo di anima e di coscienza, iniziò a creare disastri e
spargere il terrore. Il rabbino riuscì a “disinserire” la creatura togliendo la
formula (o scritta) che il mostro aveva impressa sulla fronte e che serviva a
dargli il movimento o per meglio dire ad “animarlo”. Il demone fu nascosto
nella Sinagoga del quartiere ebraico di Praga dove si “troverebbe” tutt’ora. Il
Golem dotato di una forza straordinaria era stato formato attraverso la lettura
del testo Sefer Yetzirah e
risalirebbe alla sapienza di Avraham e delle Sefiroth con il legame dell’anatomia del corpo umano con i pianeti
, mesi, giorni e segni zodiacali, riassumibili in tre concetti o parole chiave:
L’uomo, il mondo e l’anno. Da questo profondo legame e con le parole chiave
poste sulla fronte della creatura esso avrebbe potuto animarsi. La leggenda del
Golem verrà recuperata a vario titolo dalla letteratura prima (con il romanzo
“Der Golem” di Gustav Meyrink pubblicato nel 1915) e dalla cinematografia poi
(con il film di Henrik Galeen e Paul Wagener “Der Golem und wie er auf die Welt
kam” anch’esso del 1915) che ne faranno dei capolavori precursori del cinema
espressionista.
Il Golem nella cinematografia degli inizi del '900 |
Il filone sia letterario che
cinematografico trovò in successione altre forme di espressione che rimandiamo
ad esperti del settore, ma non possiamo non citare gli effettivi sviluppi e
conseguenze per il nostro studio che sfociarono in un'altra opera di eccellente
cinematografia come “ Il gabinetto del dottor Calligaris” e il “Frankestein” o
il “Prometeo Moderno” del 1931 tratto dal romanzo horror - gotico di Mary
Shilley e interpretato prima da Bela Lugosi e poi da un sublime Boris Karloff.
Il Film "Il Gabinetto del Dott. Calligaris" |
In tutte queste opere che solo apparentemente vengono confinate nel cosiddetto
“filone del terrore”, vi è invece una ricerca spietata della umana condizione e
del perché essa non possa essere mutata o migliorata con l’aiuto della scienza
ancora però ai primordi delle attuali ed essenziali scoperte. Tutti questi
esseri viventi ma privi del divino “afflato”, alla fine si ribellano non solo
con l’umana società, ma soprattutto verso il loro creatore in grado sì di farli
muovere, ma senza riuscire mai a regalare loro una vera e propria dignità di
essere vivente. In realtà dietro la creatura del Golem vi sarebbe una
necessaria importante ricerca sia nel simbolismo e nell’alchimia (homunculus alchemico) che nel linguaggio
ebraico antico, fatto di complessi schemi e scritture ancora oggi appartenenti
più al mondo del mistero che alla realtà scientifica ma che proprio per questo,
continuano a nascondere rilevanti e a volte essenziali contenuti.
Il Film "Il mostro di Frankestein" di Boris Karloff |
Ogni ulteriore considerazione in
merito al tema in questione porterebbe quindi assai lontano fino alla ovvia
necessità di scavare nello stesso animo umano mai probo di grandi sorprese. Ma
nell’epoca di robot meccanici sempre più sofisticati guidati da Software sempre
più potenti, e con in mano la probabile chiave di progetto della stessa vita,
vogliamo guardare oggi con maggiore benevolenza e simpatia a quelle lontane
creature che hanno a suo tempo terrorizzato i nostri sogni di bambini ma che ci
hanno insegnato che ogni forma di vita ha una sua ragione e una sua dignità
senza la quale essa perderà (con ragione) il proprio controllo. E’ la stessa
attuale e frequente ribellione verso il Demiurgo che caratterizza anche certe
reazioni dell’uomo moderno, sempre più affamato di reali spiegazioni legate
alla sua presenza terrena e alle motivazioni per le quali tale presenza sia e
rimanga al momento attuale solo momentanea.
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