di Chiara Sacchetti
Abbiamo già
parlato della vita di Celestino V, il papa che dopo solo 4 mesi dall’elezione
decise di abbandonare la carica per ritirarsi a vita privata, ma finì per
essere imprigionato dal suo successore Bonifacio VIII nelle carceri del suo
castello dove appena un anno dopo, in circostanze non ancora del tutto
chiarite, morì in odore di santità.
L'incoronazione di Celestino V |
Il suo brevissimo papato e la sua figura di esempio perfetto di ascesi e religione hanno portato a credere e ritenere quel gesto così fuori dall’ordinario, un segno di qualcosa di misterioso e legato a personaggi e oggetti che ancora oggi sono ritenuti misteriosi. In particolare si pensa infatti che quell’improvvisa decisione celi nella realtà la fine di un compito che gli era stato assegnato, come un mandato, finito il quale non aveva più senso continuare a rimanere. Ma cosa c’è di vero? E a chi e cosa ci riferiamo?
Il periodo
dell’elezione papale di Pietro da Morrone è religiosamente e storicamente molto
complesso. Alla fine del 1200,
Baldovino cede il Tempio di Salomone ai Templari |
Che l’allora
Pietro da Morrone e i Templari abbiano avuto dei contatti è cosa certa. Quando
nel 1274 il futuro Papa si recò a Lione per far sì che la sua Congregazione
venisse riconosciuta durante i lavori del Concilio, fu ospitato proprio nella
commenda dell’Ordine templare della città. Qui fra l’altro risiedeva anche il
Gran Maestro Guillameau de Beaujeu che rimase molto colpito dall’uomo tanto che
lo aiutò nella missione che lo aveva spinto al viaggio. I rapporti fra Pietro e
i Templari continuarono. L’uomo una notte sognò
Arma del Gran Maestro Guillameau de Beaujeu |
Si dice anche
che proprio grazie al rapporto di fiducia che si era instaurato fra i Cavalieri
e il futuro Papa, molte delle reliquie furono messe al sicuro in luoghi
nascosti. Secondo alcune teorie infatti, i
Templari dettero molti degli oggetti sacri in loro possesso proprio a
Pietro quando sentirono che il loro ordine cominciava ad essere in pericolo e
il luogo prescelto sarebbe stata proprio la basilica aquilana.
L'Aquila, Basilica di Santa Maria a Collemaggio |
Grazie ad
alcune recenti ricerche con l’aiuto di strumenti geotecnici si è scoperto che
le mura della basilica nasconderebbero nelle fondamenta una cavità piuttosto
grande protetta da pareti spesse e potenti, assolutamente al momento
inaccessibili. Che sia questo il luogo dove sono state messe a protezione le
importanti reliquie dei Cavalieri Templari? Che con la sovvenzione di quella
costruzione quindi i Templari abbiano in realtà celato anche un modo per creare
un luogo sicuro e segreto dove poter tenere i propri preziosi tesori e averi?
La Sacra Sindone |
Non esistono
ancora prove storiche documentarie che attestino queste ipotesi purtroppo,
L’Aquila e la basilica hanno, come vedremo prossimamente, moltissime
caratteristiche e simboli che richiamano a simboli esoterici e templari, ma
ancora nessuno in quel vano vuoto è mai riuscito a penetrarvi e a provare
quanto alcuni degli studiosi sostengono. E forse questo alone di mistero è
destinato a durare nel tempo, perché a volte il dubbio affascina e spinge a
cercare ed indagare più della concreta realtà.
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