lunedì 30 maggio 2022

Martinismo, la Via Iniziatica massonica

di Chiara Sacchetti

Al contrario della credenza sempre più diffusa che il l’ordine martinista debba le sue origini alla figura di Louis Claude de Saint-Martin, il mistico francese vissuto nella seconda metà del XVIII secolo e da cui comunque questo movimento prende nome e ispirazione, la nascita di una vera e propria struttura organizzativa fondata da questa corrente filosofico-iniziatica è dovuta ad un certo Gérard Encausse detto Papus.

Gérard Encausse detto Papus

L’uomo, esoterista e medico francese del XIX sec., assieme ad  Augustin Chaboseau  fondò nel 1891 l’ordine Martinista, dando vita così anche al Consiglio Supremo dell’Ordine, che comprendeva inizialmente 21 membri aventi autorità su tutte le Logge del mondo e del quale egli stesso venne eletto primo Presidente. La carica durò fino alla sua morte, nel 1916, quando l’ordine purtroppo cominciò a frammentarsi con numerosi scismi fino a perdere completamente la sua vera essenza.

Ma cosa è il Martinismo? Come nasce questa corrente? E soprattutto in cosa credeva?

Si tratta innanzitutto di un sistema iniziatico-massonico ispirato a tre esoteristi della fine del ‘700, ossia Jacques Martinez de Pasqually, Jean-Baptiste Willermoz e Louis-Claude de Saint-Martin da cui come già detto prende il nome e che ha tre importanti momenti della sua storia.

Louis Claude de Saint-Martin

Il primo è il 1754 quando Martinez de Pasqually fondò l’Ordine dei Cavalieri Massoni Eletti Cohen in cui dopo i 3 gradi classici della Massoneria di Apprendista, Compagno e Maestro ne vengono annessi altri tre, ossia una “classe del Portico”, una “classe del Tempio” e infine una “classe segreta” che corrispondeva al grado di Réau-Croix. Gli ultimi due, ben distanti dal tipico sistema massonico del Settecento, consistevano in una conoscenza cabalistica e in alcune operazioni teurgiche che avevano per fine ultimo l’arrivo al sacerdozio Cohen, grado in cui si apprendeva come dominare gli spiriti negativi e comunicare con gli angeli. Attraverso la preghiera, il silenzio e la meditazione l’eletto Cohen arrivava così alla rivelazione della “Cosa”.

Jean-Baptiste Willermoz, allievo del maestro degli Eletti Cohen e soprattutto convinto cattolico, nel tentativo di riportare l’organizzazione a più massoniche radici, fondò l’Ordine dei Cavalieri Beneficenti della Città Santa, detto in ambito più strettamente massonico Rito Scozzese Rettificato.

Simbolo Massoneria

Infine il terzo momento è legato a Louis-Claude de Saint-Martin, entrato negli Eletti di Cohen nel 1768 e divenuto poco dopo segretario di De Pasqually, che alla morte di quest’ultimo, si allontanò dall’occultismo e dalle società iniziatiche per andare verso un cristianesimo lontano dall’istituzionalità della Chiesa ma vicino ad un misticismo religioso delle origini.

È in questo momento che entrò nella storia del Martinismo la figura di Papus, che ebbe il merito di riprendere le idee di questi tre grandi esoteristi e mistici per fondare un vero e proprio ordine organizzato e ben strutturato legato al Martinismo.

L’aspetto fondamentale di questa dottrina riprendeva concetti e idee legati al Platonismo e al Neoplatonismo dove era centrale la figura dell’uomo e il suo rapporto con Dio; in particolare alla base di questa corrente di pensiero c’era il l’idea che l’uomo essendo stato creato a immagine e somiglianza di Dio avrebbe già dentro di sé il divino rendendo così il rapporto fra questi due esseri diretto e senza intermediari. E allora come spiegare il momento di forte crisi che nel corso degli ultimi secoli si era venuto a creare? Nel corso della storia questo forte e importante legame si era venuto purtroppo lentamente smarrendosi fino a svuotarne completamente l’individuo che preso soltanto  dal mondo delle apparenze e di cose temporali, aveva perso dentro di sé la divinità.

Mysteria una delle opere di Papus

Scopo principale del Martinismo era quindi quello ritrovare il modo di unire di nuovo gli individui all'Onnipotente, ma come? Attraverso la  Reintegrazione: nel pensiero martinista pur avendo perso Dio l’uomo conservava dentro di sé ancora i principi fondamentali, quasi come facessero parte del suo DNA, del soprannaturale e proprio a partire da questi era possibile intraprendere la strada per ritrovare l’antico legame, coltivando questo seme per farlo ricrescere e fruttificare.

Le correnti di pensiero che alla morte di Papus frantumarono l’ordine in diverse linee che nel corso della storia ne mutarono l’essenza e gli scopi. Certo è che per come si è evoluta la società dai primi del XIX secolo quando Gérard Encausse fondò l’ordine, si deve purtroppo comprendere che ahimè nessuno di loro è riuscito in quell’intento principale di miglioramento e di unione con il divino!

Tomba di Papus al cimitero Père Lachaise a Parigi


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