giovedì 19 maggio 2022

Levitazione sogno o realtà?

di Mario Pagni

 La levitazione di San Francesco d'Assisi
«Guido i’ vorrei che tu Lapo ed io fossimo presi per incantamento e trasportati in un vasel che ad ogni vento….»

Citando inizialmente i versi del “Divin Poeta” chi di noi fino dalla prima età adolescenziale non ha mai sognato almeno una volta di staccarsi dal suolo e riuscire a volare, prima sbattendo magari la testa sul soffitto di casa per poi addirittura uscire dalle finestre e librarsi sui tetti delle abitazioni e delle strade vicine? Si dice (almeno a detta degli psicologi) che questa manifestazione onirica sia in realtà un desiderio di tipo sessuale inizialmente represso per poi successivamente addivenire a più completi risultati una volta raggiunta la maggiore età. In certi individui però anche dopo la completa maturità il sogno permarrebbe e ciò sarebbe indice di una condizione evidentemente non ancora sufficientemente soddisfatta.

Sognare la levitazione

Esiste però una storia del volo e della Levitazione in genere che non sarebbe soltanto notturna ma in alcuni casi possibile anche di giorno e in condizioni normali di vita quotidiana. Qui ci viene in soccorso la storia in particolare quella delle religioni, ma anche la stregoneria e la magia più in generale. La capacità di volare sarebbe stata spesso attribuita infatti agli stregoni;  Montague Summers  nel 1946 scrisse: «E’ certo che gli adepti della stregoneria potevano e possono, sollevarsi dal suolo per levitazione, ed essere così trasportati nel luogo del Sabba». A parziale giustificazione di questa presunta realtà, gli studiosi del fenomeno hanno attribuito all’uso di unguenti e droghe con poteri allucinatori tali capacità mettendo ovviamente in discussione l’effettiva levitazione. Di contro Summers sosteneva che tali unguenti non avevano nessun potere e che erano gli stessi praticanti la stregoneria a conoscere segreti non divulgabili simili fra l’altro a quelli dei santi .

Francisco Goya le streghe in levitazione

Proprio “Nelle vite dei santi” scrive Summers nel suo libro Stregoneria e magia nera «Il fenomeno della levitazione è stato testimoniato più volte perciò la sua realtà è incontestabile». E continua dicendo: «Quindi (citando l’esempio di San Francesco d’Assisi) , che parecchie volte restò sospeso da terra, all’altezza di due o tre cubiti” e quello di Gemma Galgani, una suora vissuta nel diciannovesimo secolo, che fu vista spesso (sollevarsi nell’aria mentre entra entrata in trance pregando), sarebbe da ritenersi quantomeno opportuno uno studio più approfondito di determinate spontanee capacità libratorie». Anche nelle tradizioni popolari e nei testi più antichi sono tanti gli esempi di figure spesso carismatiche e dotate di poteri oggi definibili come “paranormali”, si narrano fatti simili. Come sappiamo non solo dai libri ma anche da celeberrimi e spesso discutibili film, le streghe erano capaci di volare servendosi di un semplice manico di scopa o di un bastone spaccato come veicolo. Secondo la Medicatio Viri Incubo Divexati del 1645, il segreto per volare era confidato all’adepto soltanto dopo il rituale voto di obbedienza.

San Giuseppe da Copertino

Anche gli animali come gatti, capre e lupi erano spesso impiegati per il trasporto, ma anche essi dovevano essere spalmati con particolari unguenti, il cui principale ingrediente sempre secondo l’antico libro, era il grasso di bambini uccisi. Per non parlare di tappeti volanti di orientale memoria in grado di fornire sicuro trasporto anche a più persone.  Secondo alcuni autori solo il rintocco delle campane poteva interrompere il diabolico volo e far cadere in alcuni casi addirittura le streghe dal cielo. In un tempo come il nostro dove tutti i tipi di trasporti hanno un costo di tipo energetico oltre che ovviamente economico, un volo “assolutamente sostenibile” come quelli che abbiamo appena citato sarebbe auspicabile, con il rischio però di ritrovarci il noiosissimo condomino del piano di sotto appollaiato sul nostro lucernario a spiarci.

Santone indù in levitazione


Nessun commento:

Posta un commento