lunedì 9 maggio 2022

La magia

di Chiara Sacchetti

Abracadra! Ecco una delle formule magiche più famose usate nei cartoon o nei libri soprattutto per i più piccoli quando qualcuno vuole fare una magia. I cosiddetti “grandi” si rivolgono anche oggi a questi personaggi nei momenti difficili della proprio esistenza, quando nella realtà non riescono a trovare soluzioni affidandosi spesso a ciarlatani che spillano loro soldi facendo leva sui bisogni di disperati.

Tanti e vari sono i tipi di magia che conosciamo e che usiamo. C’è la magia bianca, buona e positiva che porta il bene, ma di contro troviamo anche quella nera, malefica e diabolica che porta disgrazie e dolore ai poveracci vittime di questi malefici e infine c’è quella rossa, dell’amore, per stregare l’amato o l’amata con sortilegi e pozioni. Ma anche altre e diverse sono le forme e le pratiche di magia come la divinazione o la similitudine, o quella definita simpatica.

Mago odierno

Ma cosa è la magia?

La magia è una pseudoscienza se così la possiamo definire, ovvero un tentativo dell’uomo di dominare le forze della Natura, gli eventi, i fenomeni e gli altri esseri, attraverso formule magiche e rituali appropriati per evocare o per richiamare a sé le giuste energie affinché si compia quanto richiesto.

Il termine probabilmente ha origini greche, con il vocabolo Μάγοι, con cui si indicavano i “magi”, ossia i sacerdoti di Zoroastro della Persia ed è riferito in particolare alle pratiche come l’evocazione di spiriti e dei morti, la taumargia, ossia la tecnica di fare prodigi con l’aiuto di spiriti benefici o malefici, e la predizione del futuro.

Le sue origini sono antichissime, già dalla preistoria possiamo trovare elementi che confermano che già gli antichi uomini delle caverne tentavano di manipolare la Natura per i loro scopi e desideri nella maniera più facile e intuitiva che esisteva. Le pitture risalenti al paleolitico ritrovate anche nelle caverne francesi che raffigurano gli animali del tempo, secondo l’archeologo Henri Breuil, come poi anche altri studiosi confermarono, sono da attribuirsi proprio a finalità magiche e in particolare quelle per ottenere successo nella caccia.

Andando avanti nella storia, nell’antico Egitto troviamo moltissimi papiri pieni di formule magiche e rituali per prolungare la vita, combattere le energie negative e il male ma anche per ottenere l’amore da una persona e perfino le statuette, le cosiddette shauwat messe nelle tombe come controfigure dei defunti, venivano effigiate con la bocca aperta per infondere loro la vita. Il famoso Libro dei morti, in origine conosciuto anche come Incantesimi che narrano l'uscita dell'Anima verso la piena Luce del Giorno, era un insieme di sortilegi da pronunciarsi per la «resurrezione dello spirito e il suo ingresso nelle Regioni dell'Aldilà».

Uno shen, amuleto egizio con funzione protettiva.

In Grecia la magia andò definendosi come forma superiore di conoscenza cui corrispondeva una concezione del mondo sostenuto da forze spirituali, intermedie tra l’uomo e la divinità suprema, con le quali si entrava in contatto per il tramite di riti e pratiche mistiche e religiose. Nel mondo latino molte sono le opere che fanno riferimento alla magia, fra queste non possiamo non citare Le Metamorfosi di Apuleio ( chiamato anche L’asino d’oro) dove si legge la storia di Lucio, un ragazzo che viene trasformato in asino per la sua troppa curiosità, e che dovrà superare prove e peripezie prima di poter tornare alla sua forma normale umana. L’opera, ricca di contenuti esoterici e significati esistenziali, è un ottimo esempio di quelle credenze e superstizioni dell’epoca che si richiamano proprio a magia e stregoneria.

Tabellae defixionum di epoca romana, contenente rituali magici
scritti in lettere greche (Museo Nazionale Romano).

Con l’arrivo del Cristianesimo la magia ebbe ufficialmente un momento di flessione, molti Padri della Chiesa, fra cui Sant’Agostino e Tommaso d’Aquino condannarono la pratica e anzi si batterono per la sua eliminazione totale. Ciò nonostante nei segreti luoghi sperduti molti continuarono queste pratiche che tramandarono di generazione in generazione agli adepti e seguaci delle loro sette, in attesa di momenti più propizi per poter tornare ad essere praticata alla luce del sole.

A partire dal XII secolo circa, curiosamente di pari passo con i primi tentativi di studio e esercizi della scienza, la magia torna al suo posto originario di pratica consueta e come materia da collegarsi anche all’astrologia, per le sue connessioni con la Natura e le sue forze energetiche, oppure ad altre scienze come l’alchimia che cercava l’immortalità del corpo.

La Candela oggetto più usato nei rituali che richiama ai 4 elementi, il fuoco per la fiamma,
la terra per lo stoppino, l'aria per il fumo, e l'acqua per la cera disciolta

Oggi il mondo si divide fra creduloni e razionali, i primi ritenuti spesso troppo ingenui e seguaci spesso di fattucchiere e malfattori che si approfittano delle disgrazie e dei periodi di difficoltà che la gente incontra nella sua esistenza; i secondi invece i negazionisti che non credono a niente se non alla pura razionalità e alla scienza. La verità probabilmente come sempre sta nel mezzo: abbiamo studiato e siamo certi che cose inspiegabili accadono e possono accadere, sta a noi però avere la capacità di comprenderle e scindere le une dalle altre, senza mai dimenticare di tenere sempre la mente aperta anche all’inspiegabile!

Nessun commento:

Posta un commento