Abracadra! Ecco
una delle formule magiche più famose usate nei cartoon o nei libri soprattutto
per i più piccoli quando qualcuno vuole fare una magia. I cosiddetti “grandi”
si rivolgono anche oggi a questi personaggi nei momenti difficili della proprio
esistenza, quando nella realtà non riescono a trovare soluzioni affidandosi spesso a ciarlatani che spillano loro soldi facendo
leva sui bisogni di disperati.
Tanti e vari
sono i tipi di magia che conosciamo e che usiamo. C’è la magia bianca, buona e
positiva che porta il bene, ma di contro troviamo anche quella nera, malefica e
diabolica che porta disgrazie e dolore ai poveracci vittime di questi malefici
e infine c’è quella rossa, dell’amore,
per stregare l’amato o l’amata con sortilegi e pozioni. Ma anche altre e
diverse sono le forme e le pratiche di magia come la divinazione o la
similitudine, o quella definita simpatica.
Ma cosa è la magia?
La magia è
una pseudoscienza se così la possiamo definire, ovvero un tentativo dell’uomo
di dominare le forze della Natura, gli eventi, i fenomeni e gli altri esseri,
attraverso formule magiche e rituali appropriati per evocare o per richiamare a
sé le giuste energie affinché si compia quanto richiesto.
Il termine
probabilmente ha origini greche, con il vocabolo Μάγοι, con cui si indicavano i
“magi”, ossia i sacerdoti di Zoroastro della Persia ed è riferito in
particolare alle pratiche come
l’evocazione di spiriti e dei morti, la taumargia, ossia la tecnica di fare
prodigi con l’aiuto di spiriti benefici o malefici, e la predizione del futuro.
Le sue
origini sono antichissime, già dalla preistoria possiamo trovare elementi che
confermano che già gli antichi uomini
delle caverne tentavano di manipolare la Natura per i loro scopi e desideri
nella maniera più facile e intuitiva che esisteva. Le pitture risalenti al
paleolitico ritrovate anche nelle caverne francesi che raffigurano gli animali
del tempo, secondo l’archeologo Henri Breuil, come poi anche altri studiosi
confermarono, sono da attribuirsi
proprio a finalità magiche e in particolare quelle per ottenere successo
nella caccia.
Andando
avanti nella storia, nell’antico Egitto troviamo moltissimi papiri pieni di formule magiche e rituali per prolungare la
vita, combattere le energie negative e il male ma anche per ottenere
l’amore da una persona e perfino le statuette, le cosiddette shauwat messe nelle tombe come
controfigure dei defunti, venivano effigiate con la bocca aperta per infondere
loro la vita. Il famoso Libro dei morti,
in origine conosciuto anche come Incantesimi
che narrano l'uscita dell'Anima verso la piena Luce del Giorno, era un insieme di sortilegi da pronunciarsi
per la «resurrezione dello spirito e il suo ingresso nelle Regioni dell'Aldilà».
Uno shen, amuleto egizio con funzione protettiva.
In Grecia la
magia andò definendosi come forma
superiore di conoscenza cui corrispondeva una concezione del mondo sostenuto da
forze spirituali, intermedie tra l’uomo e la divinità suprema, con le quali
si entrava in contatto per il tramite di riti e pratiche mistiche e religiose. Nel
mondo latino molte sono le opere che fanno riferimento alla magia, fra queste
non possiamo non citare Le Metamorfosi
di Apuleio ( chiamato anche L’asino d’oro)
dove si legge la storia di Lucio, un
ragazzo che viene trasformato in asino per la sua troppa curiosità, e che
dovrà superare prove e peripezie prima di poter tornare alla sua forma normale
umana. L’opera, ricca di contenuti esoterici e significati esistenziali, è un
ottimo esempio di quelle credenze e superstizioni dell’epoca che si richiamano proprio
a magia e stregoneria.
Tabellae defixionum di epoca romana, contenente rituali magici
scritti in lettere greche (Museo Nazionale Romano).
Con l’arrivo
del Cristianesimo la magia ebbe ufficialmente un momento di flessione, molti
Padri della Chiesa, fra cui Sant’Agostino e Tommaso d’Aquino condannarono la pratica e anzi si batterono
per la sua eliminazione totale. Ciò nonostante nei segreti luoghi sperduti
molti continuarono queste pratiche che tramandarono di generazione in
generazione agli adepti e seguaci delle loro sette, in attesa di momenti più
propizi per poter tornare ad essere praticata alla luce del sole.
A partire
dal XII secolo circa, curiosamente di
pari passo con i primi tentativi di studio e esercizi della scienza, la magia
torna al suo posto originario di pratica consueta e come materia da
collegarsi anche all’astrologia, per le sue connessioni con la Natura e le sue
forze energetiche, oppure ad altre scienze come l’alchimia che cercava
l’immortalità del corpo.
La Candela oggetto più usato nei rituali che richiama ai 4 elementi, il fuoco per la fiamma,
la terra per lo stoppino, l'aria per il fumo, e l'acqua per la cera disciolta
Oggi il
mondo si divide fra creduloni e razionali, i primi ritenuti spesso troppo ingenui e seguaci spesso di fattucchiere e
malfattori che si approfittano delle disgrazie e dei periodi di difficoltà che
la gente incontra nella sua esistenza; i secondi invece i negazionisti che
non credono a niente se non alla pura razionalità e alla scienza. La verità
probabilmente come sempre sta nel mezzo: abbiamo studiato e siamo certi che
cose inspiegabili accadono e possono accadere, sta a noi però avere la capacità
di comprenderle e scindere le une dalle altre, senza mai dimenticare di tenere
sempre la mente aperta anche all’inspiegabile!
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