giovedì 3 marzo 2022

Matematica la scienza per ogni tempo e per ogni spazio

di Mario Pagni

E’ stata spesso ritenuta e chiamata non a caso la lingua dell’universo, parliamo della matematica che è materia fondamentale per la nostra corretta e misurata comprensione del mondo che ci circonda. Essa come tale, è di assoluta vitale importanza in una società moderna come la nostra.  Ma non dobbiamo però dimenticare come anche i popoli antichi fossero profondi e spesso geniali conoscitori di questa materia. Conformemente ai loro mezzi e strumenti di studio, i grandi matematici del passato hanno avuto per questo un ruolo fondamentale e preparatorio nella storia stessa della nostra umanità. Oggi ovunque si guardi, è pressoché scontato che la matematica abbia avuto o abbia, un certo ruolo e un certo impatto, dal rubinetto della cucina, al satellite che trasmette i programmi televisivi di casa. Abbiamo voluto con questo breve scritto, rendere omaggio a queste grandi menti, non solo elencando quelli che, a nostro avviso, sono stati i più importanti matematici in base al contributo che hanno dato allo sviluppo e alla crescita stessa della civiltà moderna, ma anche far capire come l’odiata materia che ci ha fatto perdere nottate di sonno sui banchi di scuola, sia in realtà una vera meraviglia concettuale e pratica.

La scuola pitagorica

Fra i popoli antichi la diffusione della conoscenza intesa come fonte di vera esperienza di vita, era spesso assai diversa da come viene proposta e insegnata oggi. Per intendersi i grandi matematici greci e caldei, ma anche i babilonesi e gli egizi, oltre che ottimi manipolatori di dati realmente scientifici, sapevano e dovevano avere la capacità di unire sia alla matematica che alla geometria, anche complessi concetti filosofici che aiutavano molto a considerare tali discipline, il frutto e il prodotto finale di ragionamenti assai più complessi legati alla introspezione individuale proiettata verso l’esterno.

Di seguito alcuni fulgidi ed emblematici esempi di queste straordinarie discipline scientifiche che come abbiamo detto hanno aperto all’uomo le porte di una vera misurabile e razionale conoscenza; per la nostra sintetica carrellata di esempi famosi inizieremo dai greci per poi passare ai più recenti matematici del medioevo e di seguito i retaggi rinascimentali,  e sei settecenteschi.

Pitagora

Il matematico greco Pitagora è considerato dagli studiosi come uno dei primi grandi matematici. Vissuto tra il 570 e il 495 a.C., nella Grecia moderna, è noto per aver fondato la scuola pitagorica, che è stata una delle prime scuole sulla Terra a studiare attivamente e promuovere la matematica. Egli è anche comunemente famoso per il teorema di Pitagora, molto usato in trigonometria. Tuttavia, esiste qualche dubbio che il teorema sia stato effettivamente inventato da lui (alcuni lo attribuiscono ai suoi studenti o a Baudhayana, che visse circa 300 anni prima in India!). Tuttavia, l’effetto di tale teorema è stato fondamentale per la matematica, e per la sorella geometria. Oggi infatti questo teorema gioca un ruolo assai importante per i moderni criteri di misurazione, oltre ad essere la base di una grande porzione di altre aree e teoremi legati alla matematica. Ma, a differenza delle teorie meno recenti, Pitagora ha svolto anche un ruolo fondamentale nello sviluppo stesso della geometria. A ragione, egli potrebbe essere chiamato “il vero padre fondatore della matematica moderna

Euclide di Alessandria

Euclide. Vissuto intorno al 300 aC, è considerato il padre della geometria. Il suo libro “Elementi” è stato una fra le più grandi opere matematiche della storia, essendo stato usato normalmente per lo studio della materia fino al XX secolo. Purtroppo, si sa molto poco della sua vita e ciò che esiste è stato scritto molto tempo dopo la sua presunta data di morte. Tuttavia, Euclide è da sempre accreditato per l’istruzione del rigore, prova e logica per teoremi e congetture. Tali argomenti sono  usati tutt’ora e hanno avuto molta influenza su tutti i matematici della storia che si sono susseguiti nel tempo. Assieme al libro succitato, sono state altre cinque le  sue opere “superstiti”, che si presume siano state redatte da lui, tutte in generale sul tema della geometria e della teoria dei numeri. Almeno altri cinque testi scritti da Euclide sembrano invece andati perduti ma concettualmente ripetuti da successivi importanti matematici.



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