di Mario Pagni
E’ stata spesso ritenuta e chiamata non a caso la lingua dell’universo, parliamo della matematica che è materia fondamentale per la nostra corretta e misurata comprensione del mondo che ci circonda. Essa come tale, è di assoluta vitale importanza in una società moderna come la nostra. Ma non dobbiamo però dimenticare come anche i popoli antichi fossero profondi e spesso geniali conoscitori di questa materia. Conformemente ai loro mezzi e strumenti di studio, i grandi matematici del passato hanno avuto per questo un ruolo fondamentale e preparatorio nella storia stessa della nostra umanità. Oggi ovunque si guardi, è pressoché scontato che la matematica abbia avuto o abbia, un certo ruolo e un certo impatto, dal rubinetto della cucina, al satellite che trasmette i programmi televisivi di casa. Abbiamo voluto con questo breve scritto, rendere omaggio a queste grandi menti, non solo elencando quelli che, a nostro avviso, sono stati i più importanti matematici in base al contributo che hanno dato allo sviluppo e alla crescita stessa della civiltà moderna, ma anche far capire come l’odiata materia che ci ha fatto perdere nottate di sonno sui banchi di scuola, sia in realtà una vera meraviglia concettuale e pratica.
La scuola pitagorica |
Fra i popoli
antichi la diffusione della conoscenza intesa come fonte di vera esperienza di
vita, era spesso assai diversa da come viene proposta e insegnata oggi. Per
intendersi i grandi matematici greci e caldei, ma anche i babilonesi e gli
egizi, oltre che ottimi manipolatori di dati realmente scientifici, sapevano e dovevano avere la capacità di
unire sia alla matematica che alla geometria, anche complessi concetti
filosofici che aiutavano molto a considerare tali discipline, il frutto e
il prodotto finale di ragionamenti assai più complessi legati alla
introspezione individuale proiettata verso l’esterno.
Di seguito
alcuni fulgidi ed emblematici esempi di queste straordinarie discipline
scientifiche che come abbiamo detto hanno aperto all’uomo le porte di una vera
misurabile e razionale conoscenza; per la nostra sintetica carrellata di esempi
famosi inizieremo dai greci per poi passare ai più recenti matematici del
medioevo e di seguito i retaggi rinascimentali,
e sei settecenteschi.
Pitagora |
Il matematico greco Pitagora è considerato
dagli studiosi come uno dei primi grandi matematici. Vissuto tra il 570 e
il 495 a.C., nella Grecia moderna, è noto per aver fondato la scuola
pitagorica, che è stata una delle prime scuole sulla Terra a studiare
attivamente e promuovere la matematica. Egli è anche comunemente famoso per il
teorema di Pitagora, molto usato in trigonometria. Tuttavia, esiste qualche dubbio che il teorema
sia stato effettivamente inventato da lui (alcuni lo attribuiscono ai suoi
studenti o a Baudhayana, che visse circa 300 anni prima in India!). Tuttavia,
l’effetto di tale teorema è stato fondamentale per la matematica, e per la
sorella geometria. Oggi infatti questo teorema gioca un ruolo assai importante
per i moderni criteri di misurazione, oltre ad essere la base di una grande
porzione di altre aree e teoremi legati alla matematica. Ma, a differenza delle
teorie meno recenti, Pitagora ha svolto
anche un ruolo fondamentale nello sviluppo stesso della geometria. A
ragione, egli potrebbe essere chiamato “il vero padre fondatore della
matematica moderna
Euclide di Alessandria |
Euclide. Vissuto
intorno al 300 aC, è considerato il padre della geometria. Il suo libro
“Elementi” è stato una fra le più grandi opere matematiche della storia,
essendo stato usato normalmente per lo studio della materia fino al XX secolo.
Purtroppo, si sa molto poco della sua
vita e ciò che esiste è stato scritto molto tempo dopo la sua presunta data di
morte. Tuttavia, Euclide è da sempre accreditato per l’istruzione del
rigore, prova e logica per teoremi e congetture. Tali argomenti sono usati tutt’ora e hanno avuto molta influenza
su tutti i matematici della storia che si sono susseguiti nel tempo. Assieme al
libro succitato, sono state altre cinque
le sue opere “superstiti”, che si
presume siano state redatte da lui, tutte in generale sul tema della geometria
e della teoria dei numeri. Almeno altri cinque testi scritti da Euclide
sembrano invece andati perduti ma concettualmente ripetuti da successivi
importanti matematici.
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