lunedì 19 aprile 2021

L'Albedo

di Chiara Sacchetti

Seconda tappa della Grande Opera è l’Albedo, letteralmente “Bianchezza”, e che richiama l’opera al Bianco. Dopo che la materia si è putrefatta ed è tornata al suo stato originario durante la Nigredo, in questa nuova fase viene liberata da ogni impurità per prepararla alla fase successiva, quella dove diventerà l’elemento quasi perfetto. La massa diverrà così qualcosa da plasmare e ricreare sotto una nuova veste.

Il Cigno bianco, simbolo di purezza e rifermento alla fase dell'Albedo nella Grande Opera

È in questo momento che metaforicamente viene liberata l’anima dal suo corpo, un’essenza che raccoglie in sé tutto quanto c’è e che deve essere tolto per far posto ad una nuova e maggiore consapevolezza e spiritualità. Dopo essere morto interiormente, l’alchimista ritrova la sua luce che lo illumina e lo libera quindi da ogni impurità rendendolo pronto ad una nuova esistenza. È l’alba di una nuova rinascita che allegoricamente viene rappresentata da una donna  come richiamo alla fertilità, e dalla rosa bianca.

Simboli dell’Albedo sono il cigno bianco, animale sacro e simbolo di purezza e di buon augurio, e l’unicorno, creatura mitologica con il corpo equino con sulla fronte un corno a cui si davano poteri magici, in particolare secondo le credenze antiche il corno, avrebbe potuto neutralizzare i veleni.

La fase alchemica dell’Albedo corrisponde al pianeta Venere, anticamente chiamato anche “Lucifero”, letteralmente portatore di luce, quella stessa luce che emana il Bianco di questo stadio e che corrisponde ad un Conoscenza Superiore che verrà scoperta soltanto nell’ultimo scalino della Grande Opera, ossia la Rubedo. Venere è anche il simbolo dell’amore, della bellezza e della creatività, strumenti, (in particolare il primo), che nutre l’uomo e che lo conduce da una condizione oscura e chiusa, ad una dimensione più libera e superiore dello spirito. Non a caso la dea Venere nasce, secondo la mitologia, dalla schiuma (fra l’altro bianca) che i genitali di Urano producono cadendo essendo stato evirato dal figlio Saturno per vendicare la madre Gea.

Dante e Virgilio nel Purgatorio

L’alchimia cristiana associa questa fase alchemica alla resurrezione di Cristo dopo la Passione e il sacrificio sulla croce e assieme anche il battesimo nel Giordano, quando discende una colomba bianca ma dove abbiamo però. anche la presenza dell’acqua per il sacramento, elemento purificatore per eccellenza ma assieme anche di vita. Senza acqua non ci sarebbe vita, ed è per questo infatti che l’Albedo ha come scopo unico e finale quello di una creazione di un liquido vitale che ha nella sua essenza proprietà rigeneratrici, come il mercurio o l’argento vivo (fra l’altro visto proprio come l’elisir di lunga vita),  che secondo gli alchimisti sarebbero due elementi fondamentali per la vita.

Nella Divina Commedia invece l’Albedo  si richiama alla Cantica del Purgatorio quando Dante e Virgilio risalgono verso la cima del monte per giungere fino alla Porta del Paradiso.

 

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