di Mario Pagni
Caduceo simbolo |
Una semplice
bella luminosa giornata di sole primaverile impone di per se il senso della
rinascita della creatività e più in generale della voglia e volontà di
rinnovare e rinnovarsi. Già in queste intenzioni c’è il seme dei “discorsi” che
seguiranno, basti considerare gli elementi esterni ed interni che sono stati
messi in gioco; il macrocosmo imperante che ci circonda, il microcosmo a
livello interiore che da sempre caratterizza l’essere umano, e in ultimo ma non
come importanza, le sue risposte e correlazioni con la stessa natura che lo
circonda.
Gli
alchimisti medievali e rinascimentali, conoscevano a menadito queste
correlazioni, uniformandosi al concetto che partendo costantemente dall’Uno
inteso come fonte primaria di ogni cosa, si potevano scindere da esso diverse
proprietà per poi ricomporle “in laboratorio”, a seconda degli usi e delle
proprie necessità e obbiettivi da raggiungere. Sostanzialmente non si trattava
di sostituirsi a quello che potremo e vogliamo definire il “Grande Disegno”
bensì tentare di capirne gli embrionali contenuti e meccanismi, servendosi di
prescelti elementi a disposizione. Riassumendo potremo affermare che il lavoro
dell’alchimista era di tipo Macro -
microcosmico ovvero la sintesi ragionata del macrocosmo esistente proprio in
Natura e la sua comprensione e affermazione a livello individuale.
Perché il Caduceo e il suo rapporto con il Serpente Kundalini
Hippocrates |
Salta subito
all’occhio l’uso pressoché indiscriminato anche dal punto di vista storico–iconografico di questo complesso simbolo che ha caratterizzato in passato ogni
riferimento agli antichi spedali e alle loro primarie funzioni fino all’insegna
luminosa della farmacia all’angolo della strada. Esiste infatti da sempre un
certo parallelismo fra i concetti – immagine espressi dal Caduceo di Hermes
nella tradizione ermetica (due serpenti che si attorcigliano intorno ad un
bastone centrale), e quelli espressi nel Tantrismo dal serpente di Fuoco
Kundalini. La Tradizione Tantrica insegna che nell’anatomia occulta dell’uomo
esistono du “nervi” o canali, collocati ai due lati della colonna vertebrale.
Questi canali sono genericamente definiti “Nadi” e più precisamente la Nadi
posta a destra è conosciuta con il nome di “Pingala” (maschile, solare), mentre
quella di sinistra è chiamata “Ida” ovvero la parte femminile, lunare. Quando
le due Nadi si congiungono nel canale centrale costituito proprio dalla colonna
vertebrale, conosciuta con il nome di “Sushumna” (Ermafrodita, Mercurio) si
viene a determinare l’ascesa costante irrefrenabile dell’energia espressa dalla
Kundalini lungo la spina dorsale stessa. Lo scopo primario di ciò consiste nel
fatto concreto di far fluire questa energia fino al cervello.
Le Nadi principali |
Unificando i
concetti immagine espressi in queste due Tradizioni solo apparentemente lontane
fra loro, possiamo facilmente notare che proprio nell’immagine – simbolo
del Caduceo di Hermes, il bastone
centrale viene rappresentato dal canale (Sushumna, Ermafrodita, Mercurio), il serpente
di destra dalla Nadi di destra (Pingala, Maschile, Sole) , mentre quello di
sinistra come Nadi (Ida Femminile, Luna).
Il rapporto con l’Alchimia
Solve et coagula il principio alchemico |
Ora sappiamo
che l’Alchimia è la Via Diretta, la Via di Mezzo Umido–Secca, che insegna o
per gli scettici (dovrebbe insegnare) a realizzare la “Pietra Filosofale”, per
mezzo proprio di tre metodi: Il Metodo Breve (Arte Breve), Il Metodo Lungo
(Arte Lunga) e il Metodo Medio (Arte Media). Rispetto a ciò che abbiamo
precedentemente detto, possiamo affermare che l’Arte Breve si colloca in
relazione alla Nadi Maschile, (destra), L’Arte Lunga a quella Femminile a
sinistra, e infine il bastone centrale (Ermafrodita) corrisponde proprio
all’Arte Media. L’Arte Media è il metodo più antico (laddove con il termine
“metodo” si intende un tipo di modo di procedere), da cui ma solo in seguito
derivarono gli altri due da usare. In altri termini tutti contribuirebbero ad
affermare ed usare il solo cammino centrale, una sola pratica sovrana e
autentica.
Il laboratorio di Spagiria |
Differenze fra Archimica, Alchimia e
Spagiria)
Dovremo a
questo punto fare chiarezza fra le singole terminologie usate ancora oggi per
ben comprendere le loro differenze. Intanto possiamo dire che L’Archimica e la
Spagiria sono due diramazioni della stessa Alchimia. In effetti la prima
possiamo considerarla come la vera antenata della moderna Chimica e gli
“Archimici” erano coloro che già usavano acidi e minerali con l’ausilio
storicamente confermato di forni a medio–alte temperature. La Spagiria invece
corrisponde alla medicina di tipo naturale, antenata saggia della Omeopatia,
gli Spagiristi infatti usavano contemporaneamente sostanze minerali, vegetali e
animali. Da qui alle conclusioni se pur estremamente sommarie, il passo è breve
collocando l’Archimica a destra, La Spagiria a sinistra e la stessa Alchimia al
bastone o perno centrale. In definitiva in questo complesso simbolo vengono ad
unirsi discipline, e filosofie antiche e come abbiamo detto solo apparentemente
lontane fra loro, ma a testimoniare concretamente almeno la comunanza di
intenti relativa all’antico sapere presente da sempre in ogni popolo.
Yoga Tantrico |
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