giovedì 31 ottobre 2019

Architettura e Musica come espressione del Sacro


Terza Parte


di Mario Pagni

Abbiamo visto nelle parti precedenti come sia estremamente facile riconoscere lo stretto legame fra musica e architettura il tutto condensato in un rapporto armonico oltremodo interessante e che riguarda entrambe le materie.

Leon Battista Alberti, Tempio Malatestiano di Rimini

Dal punto di vista strettamente pratico furono cercate in seguito con i cosiddetti “temperamenti” soluzioni di compromesso, fra questi a partire dal secolo XIX, su tutti prevalse il “Temperamento equabile”, che è quello che tutt’ora viene usato nell’accordatura degli strumenti. Nel XV secolo, Leon Battista Alberti,  affermava che: “Gli stessi numeri, per i quali avviene che un concerto di voci appaia anche molto gradito all’orecchio degli uomini, riempiono anche gli occhi e l’animo di grandissimo piacere”.

lunedì 28 ottobre 2019

Le origini di Halloween

di Chiara Sacchetti

Breve parentesi (anche se non del tutto) dei nostri studi sulle divinità e sul Femminino Sacro per dedicarci, in occasione della festività, alla ricorrenza di Halloween, o, come detto in italiano, Ognissanti.
“Dolcetto o scherzetto?” Per chi abita in America è una cantilena che va avanti da sempre, gruppi di bambini, vestiti con costumi delle più strane e paurose creature, vanno in giro nei quartieri con villette a schiera, a bussare alle porte chiedendo, con questa inarrestabile  nenia, caramelle e dolci, a chi ci abita. E se non ne hanno? Beffe e burle contro di loro e soprattutto l’abitazione!

Caramelle Candy Corn tipiche del periodo di Halloween

giovedì 24 ottobre 2019

Architettura e Musica come espressione del Sacro


Seconda Parte

di Mario Pagni

Dunque la musica e l’architettura sarebbero sorelle, poiché l’occhio percepisce come armonici gli stessi rapporti fra enti architettonici, percepiti tali anche dall’orecchio come rapporti fra suoni. Questo stesso concetto è stato ripetuto da Leonardo da Vinci a proposito della pittura e (aggiungo io), esiste anche nello stesso grande disegno della natura se pur con un infinito numero di variabili.
Probabilmente le cose non stanno completamente in questo modo, (basti pensare al fatto che piccole variazioni di rapporti architettonici non disturbano molto la visione, mentre una piccola variazione di frequenza di una nota musicale può essere molto sgradevole all’ascolto); tuttavia questa concezione ha influenzato per secoli l’architettura, da Vitruvio fino al XVIII secolo.

Vitruvio Pollonio

lunedì 21 ottobre 2019

Le Madonne del Parto

di Chiara Sacchetti

Quello delle Madonne del Parto è un tema molto complicato e difficile da affrontare, sia per la complessità e la molteplicità delle letture e supposizioni che per i collegamenti con altre problematiche simili, ma anche per la scarsità di documenti certi da proporre a supporto di tali teorie. Ma proviamo a vederlo assieme.
È una raffigurazione che si trova principalmente in Toscana almeno fino ad oggi e in un periodo di tempo abbastanza limitato che va dall’inizio del XIV secolo, per poi cominciare ad affievolirsi nel secolo XV fino a terminare con la celeberrima opera di Piero della Francesca a Monterchi nella provincia aretina (1455-65 circa). Questo periodo circoscritto, (e lo vedremo), ha sicuramente un significato e una motivazione che deve essere ricercata anche (ma non solo), nel rapporto che queste opere pittorico-simboliche avevano con l’Ordine dei Cavalieri Templari, soppressi nel 1312 per volere di Clemente V.
Maria Platytera icona bizantina
Maria Platytera icona bizantina

giovedì 17 ottobre 2019

Architettura e Musica come espressione del Sacro

Prima parte

di Mario Pagni
  
Musica e Architettura


Per una volta un argomento decisamente complesso come quello che viene citato nel titolo stesso, verrà illustrato in tre puntate perché sarebbe stato impossibile condensare tanta specifica conoscenza in una unica cartella come facciamo di solito e nemmeno in due seppur volendo rimanere ad un livello di approccio con il tema di tipo semplicemente didattico.

lunedì 14 ottobre 2019

Ishtar

di Chiara Sacchetti

Facilmente assimilabile ad altre dee greche e non solo e che vedremo, Ishtar è la dea sumerica della fertilità, dell’abbondanza, dell’amore e dell’erotismo, che sosteneva le arti liberali, la conoscenza e la pietà.  Con la sua sola presenza poteva favorire la crescita della vegetazione e la maternità di esseri umani e animali. A lei era dedicata una delle otto porte di Babilonia e i principali centri del suo culto erano Uruk, dove c’era un famoso tempio chiamato l’é-anna (casa del cielo), Assur, Babilonia e Ninive.

Porta di Ishtar, Museo di Berlino, riproduzione
Riproduzione della Porta di Ishtar a Babilonia, Museo di Berlino

Figlia del dio del cielo Anu, il suo nome, versione semitica di Inanna, tradotto letteralmente significa “signora del cielo”, mentre etimologicamente viene dall’accadico TAR, ossia cerchio, e ISHTA, Signora, quindi Signora del Cerchio della vita. Ma Ishtar non era sempre buona e amorevole, e come tutte le Grandi Madri che abbiamo visto, di contro, poteva trasformarsi in una dea terribile, che scatenava guerre e tempeste, per difendersi da coloro che la contrastavano.

giovedì 10 ottobre 2019

La Creazione del Mondo. La teoria della vibrazione

di Mario Pagni

“L’idea che l’universo sia nato dalla Parola, dalla vibrazione divina, è ovunque attestato nella storia dei popoli, anche presso i cosiddetti primitivi: gli Uitoto del Brasile, come s’è già detto, affermano che «la Parola diede origine al Padre»; i polinesiani del Pacifico ritengono che il loro dio, Iao abbia creato il mondo con la sua voce, allorché  «non c’era nulla».

Dio crea il Mondo
La Creazione del Mondo

Gli esempi potrebbero moltiplicarsi: quel che conta è la fondamentale intuizione mitica del potere vitale del suono, confermato dall’indagine sperimentale del nostro secolo. Oggi sappiamo anche per via scientifica che tutto è vibrazione, che ogni forma non è altro che risposta alla frequenza. L’universo, insieme di modalità vibratoria su differenti livelli della scala è nato dal big-bang, la “grande esplosione”, ovvero dalla Vibrazione del ‘tempo 0’.

lunedì 7 ottobre 2019

Lilith

Prima moglie di Adamo e anche prima Strega?


di Chiara Sacchetti

È una delle figure legate all’Ebraismo e di riflesso al Cristianesimo meno conosciute e di cui è molto difficile trattare, sia per la scarsità di informazioni certe al riguardo, sia perché si presta, per la sua storia e per quello che spesso le viene associato, a varie interpretazioni. Da lei, (e lo vedremo in questo breve scritto), fra l’altro, si sarebbero anche sviluppati i movimenti femministi di rivendicazione paritaria tra uomo e donna.

Delaware Art Museum, Dante Gabriele Rossetti, Lilith, 1866-74
Delaware Art Museum, Dante Gabriele Rossetti, Lilith, 1866-74

Lilith viene spesso ricollegata a figure oscure, demoniache, e secondo alcuni studiosi risalirebbe addirittura al 3000 a.C., alle civiltà mesopotamiche e assire, dove veniva associata alla tempesta e al vento e ritenuta portatrice di disgrazie, malattia e morte. Una delle prime attestazioni che la riguardano è una lista di demoni risalente al 2400 a.C. in cui si parla della schiera di Lilu, una specie di demoni succubi che, secondo le credenza, facevano visita agli uomini mentre dormivano per sedurli e con i quali poi generavano altri figli demoni.

giovedì 3 ottobre 2019

I Rosa+Croce


di Mario Pagni

Per affrontare in poche righe il “dilemma” dei Rosa + Croce in modo chiaro e soprattutto completo, basterebbe ricopiare l’indice di un qualsiasi libro che tratta l’argomento. Già però anche in questo caso la distinzione fra i vari autori sul metodo di affrontarlo sarebbe condizione essenziale per un risultato almeno sufficiente. Abbiamo parlato di indice (o di sommario come si usava definirlo una volta) perché il mistero insito nel pensiero rosacrociano, presupporrebbe necessariamente una conoscenza approfondita sia storica che esoterica di varie materie e personaggi che anche in modo non consapevole ma con la stessa indubbia comunanza di intenti, ne hanno tracciato il percorso e le simbologie.

filosofo rosacruciano nel suo studio
Il Filosofo Rosacroce

Con i “fratelli” della Rosa + Croce abbiamo a che fare con una estrema mirabile sintesi di un sapere magico – ermetico durato centinaia di anni e che ha ispirato (e continua a ispirare), un numero pressoché infinito di associazioni, sette, pensieri filosofici ed ermetici e persino artisti e pittori che si sono ispirati con le loro opere e  a vario livello di ricerca sapienziale esoterica, a questa misteriosa confraternita. Robert Fludd e Michael Maier possono essere sicuramente considerati i veri ispiratori del pensiero rosacrociano, seppure sia l’uno che l’altro ne negassero l’effettiva appartenenza.