Fra le
figure più celebrate e misteriose della storia di Francia troviamo Giovanna
d’Arco, soprannominata la “pulzella d’Orleans”, rimasta nella memoria per le
sue imprese ma anche per il suo aspetto fra il cavalleresco e lo spirituale oltre alla sua fine ancora avvolta
nel mistero. Ma cominciamo dall’inizio.
Miniatura di Giovanna d'Arco |
Giovanna nacque nel 1412 a Domrémy, un villaggio al confine tra il ducato di Bar e la Lorena, nel nordest della Francia da Jacques d’Arc, un contadino del villaggio di Domrémy, e da Isabelle Romée, sua moglie. Secondo i racconti del tempo da già piccola, probabilmente spinta dalla profonda religiosità della madre, dimostrò la sua indole caritatevole andando a visitare e confortare gli ammalati e lasciando il proprio letto ai bisognosi senza dimora e dormendo lei stessa in terra. Ma fu a 13 anni che emersero le sue più famose quanto mai discusse doti di chiaroveggenza e santità, quando iniziò a sentire voci celestiali accompagnate da barlumi e da visioni dell’arcangelo Michele, di santa Caterina d’Alessandria e santa Margherita. La prima volta accadde a mezzogiorno di un giorno d’estate mentre Giovanna si trovava in giardino e nonostante l’insolita esperienza non si impaurì ma anzi decise da allora di sacrificarsi e dedicarsi completamente a Dio facendo voto di castità «per tutto il tempo che a Dio fosse piaciuto». Durante questi incontri, in un primo momento, le voci le parlavano soltanto della sua vita privata, come lei stessa raccontò nel processo contro di lei, e solo molto dopo la spinsero nelle scelte di abbandonare la dimora e seguire l’esercito francese e così agire per liberare la Francia dagli invasori inglesi. Secondo quanto testimoniato in quel momento difficile della Guerra dei Cent’anni, la “pulcelle” avrebbe dovuto liberare la città di Orléans dal nemico e far consacrare Carlo VII nella cattedrale di Reims, come voleva la tradizione ma cosa impossibile visto il momento.
Parigi, Pantheon, Jules Eugène Lenepveu, Giovanna d'Arco all'assedio di Orleans (1886-1890) |
Carlo VII |
Fu in quell’occasione che avvenne il famoso quanto leggendario incontro con il Delfino che per metterla alla prova tentò di trarla in inganno scambiandosi con il conte di Clermont ma la messinscena non riuscì e Giovanna non cadde nel tranello riconoscendo il futuro re seppur in abiti non congrui alla sua carica.
Alla fine il
sovrano si convinse e cedette alle richieste di Giovanna che alla testa
dell’esercito francese e brandendo un vessillo bianco simbolo di purezza e
senza alcun ruolo ufficiale di comando, riuscì nell’impresa liberando Orléans nel
maggio 1429 mentre il mese successivo Carlo VII venne incoronato nella
Cattedrale, come nella ormai antica usanza d’Oltralpe. La vittoria entusiasmò
la giovane che, non paga del risultato, continuò
a condurre l’esercito contro gli Inglesi, tanto che a settembre venne ferita in
una battaglia sotto le mura di Parigi ancora in mano ai conquistatori,
mentre il sovrano, ormai soddisfatto di quanto conquistato, abbandonò ogni
altra idea e non proseguì alcuna azione contro gli Inglesi.
Giovanna d'Arco all'incoronazione di Carlo VII |
Il 23 maggio
1430 nei pressi di Compiègne Giovanna cadde in mano ai Borgognoni, alleati
degli Inglesi, e venne incarcerata
assieme ad alcuni compagni per alcuni mesi fino a quando il 24 ottobre non
venne venduta ai nemici dietro pagamento di 10 mila scudi d’oro. Il re di
Francia, nonostante quanto avesse fatto per lui, non fece nulla per salvare la
pulzella che a gennaio dell’anno successivo venne condotta di fronte al
Tribunale ecclesiastico e accusata di eresia. Durante il processo lo scopo fu
quello di screditare la sua figura che tanto aveva fatto per risvegliare gli
animi dei Francesi contro il nemico invasore, venne accusata di ben 70 capi d’accusa, di sentire voci come una
indemoniata, di essere una strega ed essersi vestita da uomo, subendo
fortissimi interrogatori ai quali lei non si piegò, confermando le sue reali
intenzioni di salvare la Francia. Giovanna alla fine si dichiarò colpevole
firmando un documento dove negava di aver parlato con Dio e il 30 maggio 1431 venne
arsa viva al rogo nella piazza del
mercato di Rouen.
Parigi, Pantheon, Jules Eugène Lenepveu, Morte di Giovanna d'Arco (1886-1890) |
Soltanto
diciannove anni dopo Carlo VII riconquistò la città del martirio di Giovanna
avviando la revisione del suo processo che riabilitò completamente la donna. Nel 1909 Giovanna venne dichiarata beata nella
cattedrale di Notre Dame e soltanto 11 anni dopo santa da papa Benedetto XV.
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