giovedì 30 giugno 2022

Sul simbolismo della croce templare

di Mario Pagni

Croce templare in pietra

Molte ancora oggi sono le associazioni di ispirazione e fondamento esoterico - iniziatico che per motivi ideologici ed  etici si ispirano all’antico medievale ordine dei cavalieri del Tempio o cavalieri templari. In taluni casi tali associazioni indossano per i loro rituali e cerimonie, paramenti ispirati proprio ai monaci–guerrieri come mantello, spada e persino cotta di maglia. Proprio sul mantello sono presenti croci di vario genere, stile, forma, grandezza e posizionamento che non corrispondono alla realtà storica usata in precedenza dai veri templari. Alcuni degli associati odierni usano simbologie e effigi cucite sul ricco supporto di stoffa, senza seguire un preciso dettato storico–cavalleresco ma solo con motivazioni di tipo estetico assai poco consono anche alla fonte etica ispiratrice.

lunedì 27 giugno 2022

Irene d’Atene la Santa Assassina

di Chiara Sacchetti

Fra le figure femminili dell’antichità un posto importante lo dobbiamo lasciare a Irene d’Atene, una donna determinata e forse anche troppo risoluta che non si fece scrupoli a ferire ed anche uccidere i suoi familiari che si erano messi contro di lei per raggiungere i suoi obbiettivi e che alla fine, nonostante ciò, divenne perfino santa.

Monete d'oro con l'effige dell'Imperatrice Irene

Ma vediamo meglio la sua storia.

Irene nacque ad Atene nel 752 circa, nella nobile famiglia Saratanpechos, ma non sappiamo di loro molto di più se si esclude che lo zio Costantino Saratanpechos era un patrizio. Irene rimase orfana molto presto tanto che il 1° novembre del 769 venne presa dal palazzo di Hiera e portata alla corte dell’imperatore a Costantinopoli dove fu accolta solennemente e dove venne fatta sfilare assieme ad altre pretendenti per essere scelta come la sposa di Leone IV il Cazaro.

I due si unirono in matrimonio nello stesso anno, e la cerimonia fu caratterizzata dal suo giuramento il quale diceva che non avrebbe mai accettato il culto delle immagini, promessa che fin da subito non mantenne e che anzi stracciò quando cercò di persuadere il marito dalla lotta iconoclasta. Questi, divenuto imperatore alla morte del padre nel 775, infatti, e proprio su pressione della moglie fu clemente con gli iconoduli, atteggiamento che verso la fine del suo regno inspiegabilmente mutò. Si racconta anche che nello stesso anno della sua dipartita, Leone IV avrebbe scoperto le immagini sacre che la moglie teneva e soprattutto venerava di nascosto, e che perì poco dopo aver provato la corona custodita a Santa Sofia: qualcuno sostiene che l’uomo possa essere stato avvelenato e forse dato anche la concatenazione degli eventi, c’è chi pensa dalla stessa Irene. Quello che è certo è che non avremo mai le prove sicure per conoscere la verità.

giovedì 23 giugno 2022

Mesmer e il magnetismo animale

di Mario Pagni

Franz Anton Mesmer

Franz Anton Mesmer, medico tedesco studioso e specializzato nella dottrina del magnetismo animale, nacque a Mersburg in Svevia nel 1734. La sua prima comparsa nel mondo scientifico di allora fu nel 1761 con la sua tesi, De Planetarium Inflexu, nella quale si tentava di stabilire quanto e come i corpi celesti, in virtù della stessa forza che produce le loro naturali attrazioni, potevano influenzare corpi inanimati particolarmente sul sistema nervoso centrale, per il tramite di un fluido sottile in grado di penetrare tutti i corpi presente nello stesso universo. Come spesso accade in ambiente accademico le sue teorie erano assai poco condivise al punto che fu creduto persino pazzo.

Caricatura che ironizza sulle teorie di Mesmer

Mesmer invece convinto della realtà e della effettiva potenza del magnetismo in senso generale, decise di agire e di provare con i fatti quanto era stato rifiutato già dalle accademie di Londra, Berlino e Parigi e per questo compì quasi un miracolo restituendo la vista ad una fanciulla di diciotto anni, la “signorina Paradis” come lui stesso l’ebbe a chiamare, la cui malattia le creava movimenti convulsivi agli occhi facendoli uscire talvolta dalle loro orbite, senza contare le ostruzioni presenti al fegato e alla milza che le procuravano disturbi al limite della pazzia.

lunedì 20 giugno 2022

Il processo a Giovanna d’Arco

di Chiara Sacchetti

Giovanna venne catturata il 23 maggio 1430 quando, nel fallito tentativo di incursione della piccola cittadina di Magny ancora in mano ancora degli Inglesi, restò indietro per difendere i suoi soldati che stavano indietreggiando e cadde vittima di un’imboscata degli uomini di Jean de Luxembourg, un nobile filo-borgognone. Alcuni in realtà sostengono che fosse stato lo stesso governatore francese Compiègne che si era accordato con gli inglesi stessi e aveva lasciato le porte della cittadina chiuse per far catturare la giovane e consegnarla così di fatto ai nemici.

Gli spostamenti di Giovanna d'Arco
La ragazza in ogni caso venne incarcerata nella fortezza di Clairox, per poi essere trasferita prima nel castello di Beaulieu-les-Fontaines e, infine, in quello di Beaurevoir. A settembre dello stesso anno Pierre Cauchon, il vescovo di Beauvais su ordine del re d’Inghilterra “acquistò” dietro pagamento di un riscatto di 10.000 lire tornesi, una cifra ritenuta molto alta, la pulzella d’Orleans per farla processare da un tribunale ecclesiastico conducendola a Ruen.

giovedì 16 giugno 2022

Templari ed occulto

di Mario Pagni

Esiste un aspetto dell’Ordine monastico–cavalleresco dei templari che ancora oggi suscita dibattiti e discussioni fra gli studiosi del periodo e degli stessi monaci guerrieri, quello legato all’occulto e più in generale alla magia. Tale aspetto è stato anche quello principale che li ha condotti dopo la caduta e in fase processuale, a subire intense e controverse accuse, tese non solo a chiarire il loro operato, ritenuto per certi versi e in molti casi volutamente segreto, ma anche perché ritenuto quello più grave e misterioso. Nella selva di congetture per spiegare le più sconcertanti confessioni raccolte metodicamente dai loro accusatori, è emersa anche la possibilità che il Tempio praticasse anche l’Alchimia imparata dagli Arabi in Terrasanta e la Stregoneria retaggio antico degli Egizi.

lunedì 13 giugno 2022

Giovanna d’Arco, la pulzella d’Orlèans

di Chiara Sacchetti

Fra le figure più celebrate e misteriose della storia di Francia troviamo Giovanna d’Arco, soprannominata la “pulzella d’Orleans”, rimasta nella memoria per le sue imprese ma anche per il suo aspetto fra il cavalleresco e lo  spirituale oltre alla sua fine ancora avvolta nel mistero. Ma cominciamo dall’inizio.

Miniatura di Giovanna d'Arco

Giovanna nacque nel 1412 a Domrémy, un villaggio al confine tra il ducato di Bar e la Lorena, nel nordest della Francia da Jacques d’Arc, un contadino del villaggio di Domrémy, e da Isabelle Romée, sua moglie. Secondo i racconti del tempo da già piccola, probabilmente spinta dalla profonda religiosità della madre, dimostrò la sua indole caritatevole andando a visitare e confortare gli ammalati e lasciando il proprio letto ai bisognosi senza dimora e dormendo lei stessa in terra. Ma fu a 13 anni che emersero le sue più famose quanto mai discusse doti di chiaroveggenza e santità, quando iniziò a sentire voci celestiali accompagnate da barlumi e da visioni dell’arcangelo Michele, di santa Caterina d’Alessandria e santa Margherita. La prima volta accadde a mezzogiorno di un giorno d’estate mentre Giovanna si trovava in giardino e nonostante l’insolita esperienza non si impaurì ma anzi decise da allora di sacrificarsi e dedicarsi completamente a Dio facendo voto di castità «per tutto il tempo che a Dio fosse piaciuto». Durante questi incontri, in un primo momento, le voci le parlavano soltanto della sua vita privata, come lei stessa raccontò nel processo contro di lei, e solo molto dopo la spinsero nelle scelte di abbandonare la dimora e seguire l’esercito francese e così agire per liberare la Francia dagli invasori inglesi. Secondo quanto testimoniato in quel momento difficile della Guerra dei Cent’anni, la “pulcelle” avrebbe dovuto liberare la città di Orléans dal nemico e far consacrare Carlo VII nella cattedrale di Reims, come voleva la tradizione ma cosa impossibile visto il momento.

giovedì 9 giugno 2022

Riti di magia e stregoneria applicata

Seconda parte

 

di Mario Pagni

Una volta preparato il tempio inteso come luogo dell’Uomo universale e eseguita tutta la parte relativa alla preparazione, il neofita (come si è detto nel precedente scritto) rimane davanti all’altare bendato e con una corda che gli lega i polsi e il collo. Questa fase restando sul generico è molto simile a quella dei rituali massonici a dimostrazione del fatto che la ritualità diffusa (quella vera e più usata) ha numerose matrici comuni fra le quali quella di “umiliare” il nuovo adepto prima del completo avvicinamento iniziatico ad un presunto nuovo modo di essere e di vivere la realtà, ovvero una rinascita intesa nel vero senso del termine che coinvolgerà ogni parte del suo corpo compresa quella mentale e spirituale.

A seguire sarà lo stesso Gran Sacerdote a istruirlo sulla sua nuova vita, avvertendolo anche di non rivelare i segreti di cui verrà a conoscenza. Poi il giuramento finale sigillando il suo impegno con il sangue che scaturirà da un piccolo taglietto sul dito. Anche qui le varianti sono molte ma il “patto” in se resta simile, conformandosi alle leggi universali che governano sempre corpo e spirito.

Al culmine della cerimonia la spada rituale è posta contro il petto dell’iniziando al quale si chiede fedeltà al nuovo culto qualunque esso sia.

lunedì 6 giugno 2022

Girolamo Segato

di Chiara Sacchetti

Fra i vari personaggi del mondo dell’alchimia e delle scienze esoteriche e forse della più semplice medicina non possiamo non parlare di Girolamo Segato, cartografo naturalista ed egittologo che nel corso della sua breve esistenza svolse numerosi e quanto mai curiosi esperimenti lasciandoci purtroppo però senza alcun documento sui suoi lavori.

Girolamo nacque a Sospirolo, nell'ex Certosa di S. Marco a Vedana presso il San Gottardo il 13 giugno 1792 da Benedetto e Giustina Lante nei territori dove la famiglia conduceva un’azienda agricola per conto della dinastia Erizzo, una nobile famiglia veneziana.

Girolamo Segato

Poco socievole e più avvezzo allo studio e all’osservazione, il piccolo Segato imparò moltissimo stando a contatto con la Natura e i primi rudimenti di scienza da don Antonio Bagini, il parroco di Sospirolo; dopo una breve parentesi a Treviso come contabile tornò poi a Belluno dove ebbe fra l’altro come insegnante Tomaso Antonio Catullo, il celebre naturalista e zoologo italiano.

giovedì 2 giugno 2022

Riti magici di magia e stregoneria applicata

Prima parte

di Mario Pagni

Le cerimonie legate ai culti delle antiche civiltà e conseguenti divinità (come la Grande Madre o il dio o dea della caccia) ma anche per molti degli attuali rituali in estrema sintesi sono rimaste le stesse in tutto il mondo seppure con un numero pressoché infinito di variabili. La nazione che però ha conservato più in assoluto il rispetto per le antiche e celebrate tradizioni è quasi certamente la Gran Bretagna, per questo motivo la prenderemo ad esempio per la nostra breve analisi, limitatamente all’informazione che in questa sede si intende dare in proposito.

Come risulta facile prevedere, uno degli aspetti o criteri guida assai importante per i rituali è la segretezza e il rispettoso silenzio al di fuori della celebrazione di ciò che viene effettuato. Per questo i riti di solito specialmente quelli legati alla stregoneria, vengono praticati in ambienti chiusi al di fuori di occhi indiscreti e localmente fuori dalle attività consuete, lavorative e di massa se non addirittura all’aperto in posti isolati laddove una delle maggiori componenti è proprio Madre Natura.