giovedì 31 marzo 2022

I perché delle Vie della Conoscenza

di Mario Pagni

Prime tracce di civiltà

Ci siamo spesso chiesti le ragioni che ci hanno spinto a creare una paginetta Facebook dedicata proprio alle “Vie della Conoscenza”, in fondo già tutti i vari mezzi d’informazione sia antichi che moderni  dalle fonti storiche e d’archivio ai recentissimi mezzi informatici, hanno da sempre ben tracciato l’essenziale racconto legato all’essere umano e alla sua permanenza da millenni sulla faccia della Terra. E allora perché insistere sull’argomento visto che prima o poi anche la storia (quella vera) specialmente dopo qualche annetto dagli eventi sia lieti che tragici che ci hanno accompagnato in precedenza, finirà per ben delineare l’esatto (o quasi) accaduto con sufficienti e forse anche giuste precisazioni in merito allo stesso. Forse un motivo c’è, o forse più di un motivo e lo stiamo vivendo proprio in questi tempi di guerre e pandemie, perché dentro di noi e in particolare dentro a chi vi scrive, si ha come la sensazione (anche abbastanza forte) che non tutto ci venga effettivamente raccontato, come se dietro agli eventi stessi ci fosse sempre un’ombra permanente di fatti altrettanto reali che non vengono quasi mai riportati per intero per i più disparati motivi, ignoti alla maggioranza della popolazione. Il lessico moderno recente ha definito con la sola semplice parola “dietrologia” francamente anche bruttina come terminologia, questo tipo di “sensazione” ovvero il sospetto sempre perenne che “dietro” alla notizia ufficiale trasmessa dai nostri informati “Mass Media” ci sia ben altro. Il problema più grave sarebbe che tutto questo non accade solo oggi ma da tempi storici immemorabili, come se un filo conduttore parallelo alla realtà della notizia trasmessa ci avesse da sempre seguito con ben altri occulti argomenti in merito all’accadimento dei fatti.

lunedì 28 marzo 2022

Il pensiero eretico di Giordano Bruno

di Chiara Sacchetti

Abbiamo già conosciuto Giordano Bruno, frate domenicano che abbandonò gli abiti religiosi per le sue convinzioni e soprattutto per le persecuzioni che nel corso della sua vita dovette subire e della quale l’ultima lo condusse alla morte sul rogo.

Ma perché questo frate venne perseguitato e condannato a morte?

Giordano Bruno

Va detto che già nei primi anni della sua vita al convento domenicano di Napoli il filosofo aveva dato prova del suo modo fuori dalle righe di pensare e di agire. Parlando con un ospite, Agostino da Montalcino anch’egli frate domenicano in visita, Giordano ebbe infatti a dire che «Ario diceva che il Verbo non era creatore né creatura, ma medio intra il creatore e la creatura, come il verbo è mezzo intra il dicente ed il detto, e però essere detto primogenito avanti tutte le creature, non dal quale ma per il quale è stata creata ogni cosa, non al quale ma per il quale si refferisce e ritorna ogni cosa all'ultimo fine, che è il Padre, essagerandomi sopra questo. Per il che fui tolto in suspetto e processato, tra le altre cose, forsi de questo ancora». L’affermazione provocò la denuncia da parte del confratello e la successiva istituzione di un processo contro Bruno che fu costretto a partire per Roma per evitare la procedura. Ma ancor prima, quando dopo aver buttato via tutte le immagini dei santi che aveva lasciando soltanto quella di Cristo in croce, Bruno si rivolse ad un suo confratello che stava leggendo la Historia delle sette allegrezze della Madonna invitandolo a buttare via quel libretto.

Si capisce bene come già nei primi anni della sua vita religiosa Bruno mostrasse segni di insofferenza e di un libero e indipendente pensiero che mal si conciliava con i canoni e i dogmi che la Chiesa imponeva.

giovedì 24 marzo 2022

Letteratura a cavallo fra passato presente e futuro. Tolkien e il Silmarillion

 di Mario Pagni

John Ronald Reuel Tolkien nasce il 3 gennaio 1892 a Bloemfontein, in Sudafrica, primogenito di Arthur Tolkien e Mabel Suffield, coloni inglesi originari di Birmingham. Nel 1894 nasce il fratello Hilary Arthur.

Il soggiorno in Sudafrica non dura però a lungo, infatti Mabel fa ritorno con i due figli in Inghilterra già nel 1895, stabilendosi alla periferia di Birmingham. Molto presto la vita di Tolkien è turbata dal primo lutto: il padre muore infatti proprio in Sudafrica nel 1896. I paesaggi rurali inglesi dell’infanzia e i contadini che li abitavano avranno una parte importante nell’ispirazione della Contea e degli Hobbit, protagonisti delle sue opere più conosciute. Fondamentale retaggio degli anni trascorsi con la madre per la vita e l’attività professionale di Tolkien sono anche la passione per le antiche fiabe e le lingue straniere oltre alla conversione dall’Anglicanesimo al Cattolicesimo, scelta compiuta da Mabel ed estesa ai figli. La conversione porta però gravi conseguenze, in quanto sia la famiglia Tolkien sia la famiglia Suffield, di tradizione anglicana, interrompono ogni contatto con i parenti divenuti cattolici, negando loro ogni aiuto anche economico. Le condizioni della famiglia peggiorano, e la dura prova di allevare da sola i figli nelle ristrettezze in cui si trova contribuirà alla prematura morte di Mabel nel 1904.

lunedì 21 marzo 2022

Il processo a Giordano Bruno

di Chiara Sacchetti

Il 17 febbraio del 1660 Giordano Bruno venne arso sul rogo a Campo dei Fiori a Roma. Ma come fu possibile per un religioso (anche se a quel tempo già ex-religioso) essere condannato per eresia? Come avvenne il processo che lo condannò? E perché venne dichiarato eretico?

La vicenda di Giordano Bruno è molto complessa e travagliata, sia per la modalità con cui si svolse tutta la storia che anche per quello che essa mette in luce, ossia una personalità forte e senza dubbio dedita allo studio e alla critica e assieme anche un personaggio che visse alla continua ricerca del sapere e per migliorare la società e soprattutto la Chiesa.

Giordano Bruno

Il processo che lo portò poi alla morte fu lungo e non certamente il primo tentativo da parte dell’Istituzione ecclesiastica di fare chiarezza (e di condannare) i sui suoi pensieri e le sue pubblicazioni, tanto più che uno dei motivi per i quali Giordano se ne andò dall’Italia fu proprio l’istituzione di un processo contro di lui per alcune dichiarazioni date ad un fratello ospite nel convento napoletano dove risiedeva.

giovedì 17 marzo 2022

La Sapienza gnostica

di Mario Pagni

La Gnosi simbolica

Lo “gnosticismo” esotericamente inteso, è un atteggiamento di tipo spirituale da essere talvolta considerato una sorta originale di religiosità. Anche se ne viene riconosciuta l’esistenza solo nella generale pluralità delle sue espressioni storiche, dagli esoteristi è totalmente respinta la consueta definizione di “sincretismo”, perché il fatto stesso che questo atteggiamento si manifesti in tutte le religioni ed anche in tutte le culture, basterebbe per farne un capitolo a se proprio nella storia delle religioni. Caratteristica principale della “fenomenologia” gnostica è la centralità dell’elemento conoscitivo,  da intendersi come una illuminazione riservata a pochi iniziati. Va da se che questa sorta di sensazione verrebbe percepita quasi all’improvviso e vissuta come una nuova scoperta all’interno del proprio Io. Gli iniziati tramite questa “via” perverrebbero alla visione del Divino e della Verità intesa come assoluta, ottenendo (se meritevoli) anche la stessa salvezza.

lunedì 14 marzo 2022

Giordano Bruno, il religioso eretico

di Chiara Sacchetti

Filippo Bruno, noto a tutti come Giordano Bruno, nacque a Nola, vicino a Napoli, nella Contrada di Giovanni de Cesco, come lui stesso ci ha raccontato e lasciato nei documenti del suo processo e grazie ai quali possiamo ricostruire la sua infanzia. I genitori, l'alfiere Giovanni Bruni e Fraulissa Savolina, facevano parte di una delle più nobili famiglie della Campania.

Giordano Bruno in un ritratto da giovane

La sua formazione fu inizialmente “privata” grazie al prete nolano, Giandomenico de Iannello che gli insegnò a leggere e scrivere, poi frequentò prima la scuola di un tale Bartolo di Aloia dove studiò la grammatica, e infine all’Università di Napoli per apprendere lettere, logica e dialettica da «uno che si chiamava il Sarnese» mentre seguiva assieme anche lezioni private di logica da un agostiniano, fra Teofilo da Vairano.

Il 15 giugno 1565 divenne novizio, anche se già a 14-15 anni circa aveva rinunciato al nome Filippo per quello di Giordano, non si sa se in onore di Beato Giordano di Sassonia, successore di san Domenico, o del frate Giordano Crispo, suo insegnante di metafisica, e aveva preso l’abito di frate domenicano da Ambrogio Pasca, priore del convento di San Domenico Maggiore a Napoli. L’anno successivo, a 18 anni, divenne professo e dimostrò quasi subito la sua indole poco affine alla controriforma, buttando via le immagini dei santi che aveva e lasciando con sé soltanto il crocefisso ed esortando un suo pari a gettare via il libro “Historia delle sette allegrezze della Madonna” che stava leggendo. Tanto più che la vita in convento non era così tranquilla e serena come si potrebbe pensare: soltanto tra il 1567 e il 1570 furono emesse 18 sentenze nei confronti di altrettanti frati del Convento per condanne del calibro di scandali sessuali furti e perfino di omicidio. Non stupisce pertanto che Giordano avesse maturato un certo disprezzo e profonde critiche nei confronti dei suoi confratelli che lo portarono a dedicarsi allo studio, unico passatempo giusto e onesto da fare. Non mancò nemmeno di leggere e apprendere studi cosiddetti proibiti, come le letture di Erasmo da Rotterdam che erano considerate eretiche e che lui era riuscito a procurarsi e ad analizzare di nascosto.

giovedì 10 marzo 2022

La Matematica degli antichi

di Mario Pagni

Proseguendo il nostro cammino storico in quella che ancora oggi è una materia assai utile e affascinante ma difficile da digerire soprattutto sui banchi di scuola, stiamo per incontrare altri due “colossi” che hanno gettato le basi di questa complessa disciplina scientifica. Stiamo parlando di Archimede e di Aristotele.

Archimede busto in marmo

Il primo è stato un matematico e un fisico di Siracusa (287–ivi 212 a.C.) che allora faceva parte della Magna Grecia. Fu probabilmente allievo di Euclide e si dice che si recasse in Egitto per studiare nella celeberrima biblioteca di Alessandria. Tornato a Siracusa raccolse molto del suo sapere da poco acquisito e scrisse la maggior parte delle sue opere. E’ rimasto assai celebre l’episodio dell’assedio di Siracusa dove Archimede inventò geniali ritrovati scientifici e macchine da guerra, fra queste i famosi specchi ustori ad alta riflessione solare per incendiare le navi nemiche.

lunedì 7 marzo 2022

La donna nei Manuali Inquisitori

di Chiara Sacchetti

Parlare della donna nella società antica e in particolare di quella relativa alla visione cristiana porta purtroppo a parlare anche di una figura che ancora oggi suscita molta curiosità e incredulità.

La figura della strega ad esempio è qualcosa di particolare e complesso, difficile da poter capire se non andando a studiare il singolare e lento sviluppo in cui i ruoli che la Chiesa assieme a quelli della società stessa di cui questa figura faceva parte hanno avuto nell’origine di questo fenomeno.

Xilografia di una strega davanti al suo calderone

La Chiesa comunque senza ombra di dubbio ha dalla sua un profondo quanto ampio contributo nel generare e disegnare quella figura malefica e demoniaca che sappiamo essere la strega, anche in virtù di una bassa considerazione generale del genere femminile che si è sviluppato fino ad epoca recente, dalla notte dei tempi. “Debole di carattere” “ammaliatrice” e “portatrice di sventura” sono solo alcune delle credenze e soprattutto delle accezioni che le scritture religiose cristiane attribuiscono prima alla donna e quindi poi a questo essere, così voluttuoso e maligno.

Ma come nacque questo modo di pensare? E come si sviluppò nel corso dei secoli?

Due sono le figure principali che troviamo nelle Sacre Scritture, Eva e Maria, che hanno segnato la storia del Cristianesimo. La prima, lo sappiamo, è colei per colpa della quale il genere umano è stato condannato ad una vita di sofferenza e ha imparato a conoscere la morte: lei, spinta dal serpente tentatore, ha mangiato la mela e poi l’ha offerta tentando a sua volta Adamo che, vittima del sua compagna e incapace di respingerla, ha ceduto alla richiesta. Conseguenza del gesto è stata la cacciata dal Paradiso Terrestre e soprattutto la condanna ad una vita terrena di sofferenze e paure che soltanto la venuta di Cristo riuscirà momentaneamente a placare. La seconda invece è la madre di Gesù, la donna priva di peccato, nemmeno quello di aver messo al mondo un figlio come lo era invece a quell’epoca, “generato e non creato”, per lo spirito Santo,  al contempo vergine e madre. Con il suo arrivo sulla terra Cristo salverà l’umanità insegnando il sacramento del Battesimo con il quale verrà cancellato il peccato originale per entrare nella comunità dei fedeli.

giovedì 3 marzo 2022

Matematica la scienza per ogni tempo e per ogni spazio

di Mario Pagni

E’ stata spesso ritenuta e chiamata non a caso la lingua dell’universo, parliamo della matematica che è materia fondamentale per la nostra corretta e misurata comprensione del mondo che ci circonda. Essa come tale, è di assoluta vitale importanza in una società moderna come la nostra.  Ma non dobbiamo però dimenticare come anche i popoli antichi fossero profondi e spesso geniali conoscitori di questa materia. Conformemente ai loro mezzi e strumenti di studio, i grandi matematici del passato hanno avuto per questo un ruolo fondamentale e preparatorio nella storia stessa della nostra umanità. Oggi ovunque si guardi, è pressoché scontato che la matematica abbia avuto o abbia, un certo ruolo e un certo impatto, dal rubinetto della cucina, al satellite che trasmette i programmi televisivi di casa. Abbiamo voluto con questo breve scritto, rendere omaggio a queste grandi menti, non solo elencando quelli che, a nostro avviso, sono stati i più importanti matematici in base al contributo che hanno dato allo sviluppo e alla crescita stessa della civiltà moderna, ma anche far capire come l’odiata materia che ci ha fatto perdere nottate di sonno sui banchi di scuola, sia in realtà una vera meraviglia concettuale e pratica.