di Mario Pagni
La costellazione del Sagittario oltre a far parte della fascia zodiacale è posta in quella zona di cielo in cui si trova la “volta” della nostra galassia, romanticamente ma anche astronomicamente definita come la”Via Lattea”. La freccia del nostro arciere sembra proprio indicare a chi osserva la volta celeste la direzione verso questa parte del cosmo per noi fondamentale. Va aggiunta anche poi la presenza di tanti stupendi oggetti astronomici che si trovano all’interno dei confini dell’asterismo due dei quali posseggono anche interessanti implicazioni mitologiche. Il primo è la nebulosa Laguna che ricorda i bacini lacustri dove il nostro arciere sulle sue rive attendeva le sue vittime. Il secondo è un’altra nebulosa Trifida una splendida nube a forma di tre petali che la fantasia disegna come la corona posta fra le “zampe” di Sagittario e con la quale questi sembra giocare. Questa corona viene anche astronomicamente indicata come la Corona Australe.
Abbiamo parlato di”zampe” e non di
gambe perché il Sagittario viene mitologicamente identificato con il Centauro
che sembra tendere il proprio arco verso le stelle circostanti. Questa raffigurazione ha fatto
confondere il Sagittario con Chirone la cui costellazione (quella del
Centauro), si trova posta invece più a sud.
Sagittarius rappresentazione astrologica |
In altri più
probabili contesti mitologici questo gruppo di stelle è invece fatto risalire a
Croto figlio del dio Pan e di Eufeme, la nutrice delle Muse. Croto era un
satiro (creatura dall’aspetto umano ma con orecchie appuntite, coda e zoccoli
di capra), nonché un celebre cacciatore che compiva le sue venatorie imprese a
cavallo. Da qui l’evidente probabile
confusione con il Centauro, mitica creatura nata nell’immaginario, forse in
relazione alla capacità estrema di alcuni uomini nel saper cavalcare il proprio
destriero, quasi da mostrare vera simbiosi con l’animale stesso.
Il Dio Pan |
Alcuni però
sostengono che in un lontano passato i “Centauri” siano realmente esistiti e non
solo nella fantasia di scrittori e cronachisti del mito. Croto si dice che fu
anche l’inventore della vera arte del
tiro con l’arco e per questo viene raffigurato in cielo come colui che scocca i
suoi ”dardi” verso le vittime circostanti. Croto risiedeva sul monte
Elicona con la madre delle Muse,assieme alle quali viveva in festosa e
conviviale allegria. Si dice che le Muse apprezzassero la sua compagnia
cantando per lui. Egli le ricambiava con applausi tessendo anche le loro lodi
in qualità anche di buon estimatore di musica. Quando Croto morì furono proprio le muse che chiesero a Zeus di
porlo in cielo in segno di riconoscenza per i tanti momenti felici trascorsi
assieme.
La volta della Galassia |
Secondo
altri mitografi invece il Sagittario rappresentava la “creatura” che con il suo
arco scagliava frecce di semi di grano
che conficcandosi nel terreno, facevano germogliare le successive spighe.
Questa seconda ipotesi deporrebbe a favore della semina legata a periodici
eventi stagionali legati anche all’astronomia, tipici di varie culture e popoli
antichi ma anche di più recente tradizione contadina.
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