lunedì 29 novembre 2021

Dracula

di Chiara Sacchetti

Personaggio letterario simbolo della cattiveria e dell’indole sagace e perfida dell’essere umano, la figura di Dracula nasce dall’ispirazione di molti scrittori del sovrano Vlad III Tepes realmente vissuto in Transilvania nel XV secolo. Ma come avvenne questo passaggio? E di quali storie è protagonista Dracula, personaggio principale di moltissimi libri e di altrettanti film e serie televisive?

Vlad III Tepes, che nella lingua d’origine significa “palo”, fu sovrano della Valacchia, antica terra nel territorio dell’Ungheria e rimasto nella memoria soprattutto per i suoi metodi disumani se non mostruosi che usava nei confronti dei propri nemici e oppositori. Il più terribile e conosciuto di questi era la pena dell’impalamento, durante il quale, (almeno così ci raccontano i cronisti dell’epoca), ai suoi rivali infilava un palo lungo tutta la schiena e lui si divertiva a vedere lo spettacolo della loro lunga ed estenuante morte senza provare nessun rimorso od orrore. Da qui nelle fantasiose menti di alcuni scrittori, nacque il personaggio del vampiro più famoso, Dracula appunto, protagonista a volte terribile, e altre volte anche di divertenti storie.

Dracula di Bram Stoker

Il conte Dracula apparve per la prima volta nella letteratura in uno degli ultimi romanzi gotici dalla penna di Bram Stoker intorno alla fine del 1800 nell’omonima opera. Il protagonista padrone nel suo castello in Transilvania invita un giovane notaio di nome Jonathan Harker per fargli stipulare gli atti per l’acquisto di alcune proprietà a Londra. L’uomo però finisce praticamente prigioniero del conte, condizione che gli permette di scoprire la vera identità dell’ospite e quella di una delle sue tre mogli  e che tenterà addirittura di ucciderlo. Dopo varie vicissitudini e omicidi commessi per poter succhiare il sangue alle sue vittime Dracula tenterà la fuga dal suo castello aiutato da zingari del luogo suoi adepti ma sarà proprio Jonathan Harker ad ucciderlo con una pugnalata inferta alla base del collo del mostruoso essere

giovedì 25 novembre 2021

Il Sagittario l’amico delle Muse

di Mario Pagni

La costellazione del Sagittario oltre a far parte della fascia zodiacale è posta in quella zona di cielo in cui si trova la “volta” della nostra galassia, romanticamente ma anche astronomicamente definita come la”Via Lattea”. La freccia del nostro arciere sembra proprio indicare a chi osserva la volta celeste la direzione verso questa parte del cosmo per noi fondamentale. Va aggiunta anche poi la presenza di tanti stupendi oggetti astronomici che si trovano all’interno dei confini dell’asterismo due dei quali posseggono anche interessanti implicazioni mitologiche. Il primo è la nebulosa Laguna che ricorda i bacini lacustri dove il nostro arciere sulle sue rive attendeva le sue vittime. Il secondo è un’altra nebulosa Trifida una splendida nube a forma di tre petali che la fantasia disegna come la corona posta fra le “zampe” di Sagittario e con la quale questi sembra giocare. Questa corona viene anche astronomicamente indicata come la Corona  Australe.

lunedì 22 novembre 2021

Vlad Tepes III, l’uomo che ispirò Dracula

di Chiara Sacchetti

Dracula è il vampiro più famoso e riprodotto in cinematografia, ritenuto personaggio inventato dalle menti fantasiose delle persone, protagonista di storie che hanno creato un’immagine oscura e pericolosa. In realtà una figura che richiama il più popolare succhiatore di sangue della storia è veramente esistita, un essere che ha dato origine a quella favole che ancora oggi tiene svegli i più paurosi e affascina i più curiosi. Ma chi ha influenzato il personaggio protagonista di storie letterarie e altrettanti film?

Per scoprire le origini di questa creatura e l’uomo che ha ispirato racconti e storie così macabre e terribili dobbiamo viaggiare fino alla Romania in Transilvania, e conoscere il principe Vlad Tepes III Dracula, noto come “l’impalatore”, e vissuto intorno al 1400.

Ritratto di Vlad Tepes III nel castello d'Ambras

Il celebre Dracula nacque a Sighișoara in Transilvania, il 2 novembre del 1431 da Vlad Drakul II, principe di Valacchia e membro dell’Ordine del Drago, e probabilmente della principessa ungherese Cneajna di Moldavia; il padre viveva sotto la protezione del re Sigismondo aspettando momenti propizi per rimpossessarsi del trono di Valacchia. Il sovrano infatti aveva dato all’uomo il compito di proteggere i confini meridionali del regno d’Ungheria e qualche anno più tardi gli aveva riconosciuto anche le rivendicazioni sul trono, cosa che accadde davvero nel 1436. Ma la sua politica non ebbe gli effetti sperati nonostante un accordo con il sultano, e l’uomo venne ucciso nel 1447 in battaglia.

giovedì 18 novembre 2021

Il cielo sopra le piramidi

2° parte

 

di Mario Pagni

Nella prima parte dello scritto abbiamo fatto una serie di considerazioni sulle conoscenze astronomiche  del popolo egizio e di quelle costellazioni che principalmente animavano anche dal punto di vista mitologico il loro Pantheon di conoscenze in tal senso. Abbiamo anche visto l’importanza di alcune costellazioni con riferimento palese ai loro sistemi di orientamento notturno e ai cicli legati alle piene del Nilo e alla conseguente fertilità dei terreni circostanti il grande fiume per favorire l’agricoltura. Fra queste in particolare le cosiddette “circumpolari” perché visibili durante tutto il corso dell’anno perché nel loro moto apparente ruotano intorno all’asse immaginario terrestre che vede nella Stella Polare il suo attuale fulcro direzionale. Ma gli Egizi attribuivano anche una costante importanza mitologica anche ad altri gruppi di stelle fra queste la Chioma di Berenice, il Cratere, il Drago, Eridano, o il grande fiume celeste secondo alcuni mitografi identificato con lo stesso Nilo, e ancora i Gemelli e il Leone di assoluta importanza sia astronomica che mitologica riprodotto sotto forma di grande enigmatica Sfinge proprio nella piana di Giza. E poi Pegaso, il Pesce Australe, lo Scorpione, la Vergine il Triangolo.

 

Allineamento Astronomico degli Antichi Siti: la Cintura di Orione e le Piramidi di Giza

Stelle e piramidi connubio storico astronomico

C’è un fatto che alcuni studiosi continuano ancora a negare, ma che ai più ormai appare come un dato assodato. I siti archeologici dell’antichità presentano tutti, in un modo o nell’altro, un allineamento cosmico. Le costruzioni delle popolazioni del passato tenevano sempre conto, in modo matematicamente molto preciso per l’epoca, della posizione di stelle e pianeti. Chi nega questo fatto, lo fa perché non può ammettere che civiltà tanto antiche avessero conoscenze così sofisticate, tali che spesso sfuggono alla comprensione dell’uomo moderno.

lunedì 15 novembre 2021

Clara Botzi la strega che parlava alle erbe

di Chiara Sacchetti

Le streghe e la stregoneria sono un fenomeno che nasce nella notte dei tempi, le figure malefiche e la loro manifestazione dei saperi occulti prima dell’arrivo del Cristianesimo erano tollerati anche se temuti, spesso controllati in leggi civili che non andavano molto ad interferire con la vita religiosa. La spiegazione più semplice è che il diavolo e il malefico non esistevano nell’accezione che con l’arrivo di Cristo ebbero poi . Con la crisi ecclesiastica si ebbe lo sviluppo di correnti cosiddette eretiche e successivamente di un fenomeno più popolare come quello della stregoneria. La Chiesa dette allora avvio ad una repressione che vide nei primi secoli dell’età moderna il suo culmine. Quello della stregoneria però è un fenomeno che deve essere letto anche come il sintomo di paure e di momenti terribili di ogni essere umano, che cercava nella spiegazione soprannaturale e accusando magari per questo persone vicine, una motivazione al loro profondo dolore. Fra le vittime di questa repressione troviamo Clara Botzi, una donna guaritrice erborista e levatrice, come lo erano e saranno molte altre donne perseguitate nella cosiddetta caccia alle streghe.

Strega che nutre i suoi famigli

La nostra storia comincia in Ungheria e specificatamente in Transilvania, luogo misterioso e assieme affascinante, famoso soprattutto per la presenza del conte Dracula e delle storie terribili che gli sono legate e che vede protagoniste 4 donne accusate di essere streghe e  una in particolare.

giovedì 11 novembre 2021

Il cielo sopra le piramidi

1° parte


di Mario Pagni

I popoli antichi per primi e forse anche nel modo migliore pur non avendo gli strumenti sofisticati oggi esistenti, scrutavano il cielo e ad esso attribuivano spesso molti dei fatti e degli sconvolgimenti che avvenivano in terra. Il collegamento fra la volta celeste e ciò che geograficamente avveniva sul suolo terrestre era immediato e continuo a prescindere e soprattutto adoperato in modo saggio e fruttuoso. Un esempio per tutti riguardava i sistemi di orientamento legati alla volta celeste, ma anche tutte le condizioni necessarie e imprescindibili riguardanti l’agricoltura e le coltivazioni in genere per le quali erano necessari riferimenti certi e costanti, come il ciclo delle stagioni, il sorgere stesso del Sole della Luna e degli altri astri visibili tutto l’anno come le costellazioni circumpolari. La stella Sirio per gli Egizi Sotis, inaugurava le danze del succedersi ciclico degli eventi e proprio loro notoriamente capacissimi matematici, conoscevano assai bene l’astronomia se pur a livello embrionale e inizialmente istintivo, seppero usare già alcuni millenni or sono le stelle, per tutti gli scopi che abbiamo sopra descritto. Le costellazioni erano per il popolo egizio vera fonte di sapere e di conoscenza tanto che come noi avevano imparato alcune disposizioni degli astri attribuendo in taluni casi gli stessi significati astrologici in uso ancora oggi.

lunedì 8 novembre 2021

Il pensiero eretico di Campanella

di Chiara Sacchetti

Come sappiamo Campanella subì moltissimi processi dai quali uscì spesso condannato, vittima di una Chiesa intimorita dalla Riforma Protestante e assai dura con coloro che andavano contro i suoi dettami, ma anche promotore di una filosofia rinascimentale che voleva la centralità dell’uomo come unico vero  protagonista e della quale si fece assieme ad altri filosofi autentico interprete.

Ma cosa diceva davvero Campanella per essere stato perseguitato così tanto?

Tommaso Campanella

«L'anima conosce sé con una conoscenza di presenzialità [...] E' certissimo principio che noi siamo e possiamo, sappiamo e vogliamo»

giovedì 4 novembre 2021

Le Costellazioni Circumpolari

di Mario Pagni


Prima di riprendere la nostra “cavalcata” fra gli astri che fanno parte della cosiddetta Fascia dello Zodiaco con la “natalizia” Costellazione del Sagittario, ci soffermeremo momentaneamente sulle costellazioni definite dagli astronomi circumpolari.

Ad un attento osservatore del cielo notturno anche senza esperienza specifica come astrofilo, non può sfuggire un fenomeno visibile anche a occhio nudo di sostanziale importanza. Vi sono infatti gruppi di stelle raccolti anch’essi come gli astri della succitata fascia zodiacale in schemi e figure mitologiche, che però a differenza delle altre pur cambiando di posizione (ovvero seguendo il movimento di rotazione intorno all’asse terrestre) rimangono sempre visibili, non tramontando mai. Sono le costellazioni definite “circumpolari”, fra queste vi sono l’Orsa Maggiore, l’Orsa Minore, Cassiopeia, Cepheo, e il Drago. Esse si trovano localizzate a circa 40 gradi di latitudine nord sull’orizzonte celeste e da sempre proprio per questa loro peculiarità sono state utili all’uomo dell’antichità ma anche per quello moderno come sostanziale riferimento per la navigazione notturna e per l’orientamento più in generale. La più che familiare Orsa Maggiore è soltanto una parte della Grande Orsa del disegno mitologico antico ed è facilmente visibile se guardiamo verso nord in una notte serena. Le due “orse” sono collegate fra loro da una coppia di stelle del Carro Grande il cui allineamento indirizza l’osservatore proprio verso la Stella Polare.

lunedì 1 novembre 2021

Tommaso Campanella il religioso eretico

di Chiara Sacchetti

È uno dei filosofi fondamentali della storia, a lui si devono importanti considerazioni sulla Natura e su Dio, ma questa sua libertà di pensiero, difficile per un religioso come lui era, gli costò il subire numerosi processi per eresia e condanne. Campanella è stato sicuramente vittima, come del resto Giordano Bruno, anche di un irrigidimento ecclesiastico, conseguenza della Riforma Protestante e al Concilio Tridentino. A noi in ogni caso fortunatamente restano la maggior parte dei suoi scritti, influenzati da un periodo di rinnovamento che apriva poi nel secolo successivo anche alla prima rivoluzione industriale del Seicento e a una concezione della Natura più scientifica e reale.

Francesco Cozza, Ritratto di Tommaso Campanella

La vita di Tommaso Campanella, come lui stesso ci racconta in una deposizione del 23 novembre 1599 al giudice, iniziò a Stilo, oggi in provincia di Reggio Calabria, con il nome di Giovan Domenico il 5 settembre 1568. Il suo spirito inquieto e soprattutto il profondo desiderio di migliorare la sua condizione, lo spinsero a rifiutare all’età di 14 anni l’offerta paterna di andare a Napoli da uno zio a studiare diritto, e preferire di entrare nell’ordine dei domenicani senza una reale vocazione ma solo per il concreto pensiero che era l’unico modo per studiare. Dopo soltanto un anno nel convento di Placanica non molto lontano da casa pronunciò i voti e prese il nome di Tommaso, in onore di Tommaso d’Aquino.