di Chiara Sacchetti
Fra le
figure del recente passato avvolte da un alone di mistero e di curiosità non
possiamo non citare Bérenger Saunière, l’abate di Rennes Le Chateau, famoso per le opere che nei pochissimi anni
del suo incarico nella cittadina francese seppie curiosamente realizzare.
Il punto centrale che attira da subito l’attenzione è sicuramente i mezzi anche
economici con i quali vi sia riuscito. Qualcuno sostiene che avrebbe trovato un
tesoro, altri che avrebbe perfino trovato dei documenti compromettenti, altri
che avrebbe fatto patti perfino con il Demonio. Ma chi era davvero Bérenger
Saunière?
Primo di
sette fratelli, François Bérenger Saunière nacque l'11 aprile
Torre di Magdala a Rennes Le Chateau
Tutti i
lavori voluti e pagati dallo stesso abate non passarono però inosservati e nel
1896 iniziò un’indagine per capire la provenienza di tutti quei soldi, visto
che lo stipendio di Bérenger copriva a malapena le spese che doveva sostenere. Il problema peggiore era che seppur più
volte convocato per dare spiegazioni in merito, l’abate non volle mai rispondere.
Il Vescovado in ogni caso decise così di allontanare Berenger da Rennes Le
Chateau e di mandarlo in un'altra parrocchia, ma l’uomo si rifiutò dimettendosi il 1 febbraio 1909. L’anno seguente
l’abate venne processato per simonia.
Negli anni a seguire Sauniere visse in povertà vendendo medaglie e rosari ai soldati fino all’ultimo giorno della sua vita, il 22 gennaio 1917, quando morì a seguito di un infarto avvenuto qualche giorno prima.
Tomba dell'Abata a Renes Le Chateau
Le spoglie
di Saunier vennero sepolte nel piccolo cimitero e riesumate nel 2004 per volere
del sindaco di Rennes Le Chateau che le fece sistemare in un sarcofago di
cemento al fine di proteggere il corpo dai predatori e dai curiosi.
Secondo
alcune teorie, durante i lavori di ristrutturazione della piccola chiesa,
l’abate avrebbe trovato un documento con
un importante segreto storico, mistero che avrebbe potuto minare
l’organizzazione stessa della Chiesa addirittura la religione professata e grazie
al quale avrebbe così anche potuto ricattare il clero che (si dice) avrebbe
pagato il suo silenzio. Questa attestazione si dice, facesse riferimento proprio
alla tomba di Cristo e al suo luogo, andando così a provare la mortalità e la
non resurrezione del Messia.
Si diceva
anche Sauniere fosse un incallito
giocatore e che forse quel denaro provenisse proprio dalle vincite al gioco,
altri in seguito, sostennero anche che tale denaro provenisse invece dalle
numerose messe che era in uso far pagare ai suoi fedeli nel numero massimo di
tre giornaliere, e che ne avrebbe riscosse più di quante poi nella realtà non
avrebbe potuto fare.
Nella realtà
dei fatti la vicenda risulta assai più complessa e articolata tanto da far
”gettare fiumi di inchiostro” sia da famosi storici e studiosi che da semplici
appassionati di misteri irrisolti. Rennes le Chateau rimane ancora oggi meta di
pellegrinaggi di turisti e curiosi alla ricerca della vera soluzione.
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