lunedì 27 settembre 2021

Bérenger Saunièr l’Abate del mistero

di Chiara Sacchetti

Fra le figure del recente passato avvolte da un alone di mistero e di curiosità non possiamo non citare Bérenger Saunière, l’abate di Rennes Le Chateau, famoso per le opere che nei pochissimi anni del suo incarico nella cittadina francese seppie curiosamente realizzare. Il punto centrale che attira da subito l’attenzione è sicuramente i mezzi anche economici con i quali vi sia riuscito. Qualcuno sostiene che avrebbe trovato un tesoro, altri che avrebbe perfino trovato dei documenti compromettenti, altri che avrebbe fatto patti perfino con il Demonio. Ma chi era davvero Bérenger Saunière?

Bérenger Saunière

Primo di sette fratelli, François Bérenger Saunière nacque l'11 aprile 1852 a Montazels, da Marguerite Hugues e Joseph Saunière, sindaco di Montazels e aiutante nel castello del Marchese di Cazermajous. Di carattere insolente e indipendente, Bérenger entrò nel seminario di Carcassonne nel 1874 per essere ordinato sacerdote cinque anni dopo, ma la sua indole gli fece perdere il lavoro di insegnante alla Sorbona per essere così mandato in un piccolo e apparentemente insignificante villaggio di soli 300 abitanti,  Rennes Les Chateau. In un periodo particolare come quello in cui viveva, il suo pensiero antirepubblicano lo fece tornare ad insegnare, ma la richiesta pressante degli abitanti del paesino che volevano riaverlo, fece cambiare idea al prefetto che decise di farlo ritornare. Fu da questo momento che il mistero dei tantissimi lavori che l’abate commissionò non ha spiegazioni, a partire dal restauro completo esterno ed interno della chiesa, per continuare con la costruzione di Villa Bethania, che diventerà poi la sua dimora, e la Torre della Maddalena, che ricopiava la Torre di Davide a Gerusalemme.  

Torre di Magdala a Rennes Le Chateau

Tutti i lavori voluti e pagati dallo stesso abate non passarono però inosservati e nel 1896 iniziò un’indagine per capire la provenienza di tutti quei soldi, visto che lo stipendio di Bérenger copriva a malapena le spese che doveva sostenere. Il problema peggiore era che seppur più volte convocato per dare spiegazioni in merito, l’abate non volle mai rispondere. Il Vescovado in ogni caso decise così di allontanare Berenger da Rennes Le Chateau e di mandarlo in un'altra parrocchia, ma l’uomo si rifiutò dimettendosi il 1 febbraio 1909. L’anno seguente l’abate venne processato per simonia.

Negli anni a seguire Sauniere visse in povertà vendendo medaglie e rosari ai soldati fino all’ultimo giorno della sua vita, il 22 gennaio 1917, quando morì a seguito di un infarto avvenuto qualche giorno prima.

Tomba dell'Abata a Renes Le Chateau

Le spoglie di Saunier vennero sepolte nel piccolo cimitero e riesumate nel 2004 per volere del sindaco di Rennes Le Chateau che le fece sistemare in un sarcofago di cemento al fine di proteggere il corpo dai predatori e dai curiosi.  

Secondo alcune teorie, durante i lavori di ristrutturazione della piccola chiesa, l’abate avrebbe trovato un documento con un importante segreto storico, mistero che avrebbe potuto minare l’organizzazione stessa della Chiesa addirittura la religione professata e grazie al quale avrebbe così anche potuto ricattare il clero che (si dice) avrebbe pagato il suo silenzio. Questa attestazione si dice, facesse riferimento proprio alla tomba di Cristo e al suo luogo, andando così a provare la mortalità e la non resurrezione del Messia.

Mappa di Renne Le Chateau

Si diceva anche Sauniere fosse un incallito giocatore e che forse quel denaro provenisse proprio dalle vincite al gioco, altri in seguito, sostennero anche che tale denaro provenisse invece dalle numerose messe che era in uso far pagare ai suoi fedeli nel numero massimo di tre giornaliere, e che ne avrebbe riscosse più di quante poi nella realtà non avrebbe potuto fare.

Nella realtà dei fatti la vicenda risulta assai più complessa e articolata tanto da far ”gettare fiumi di inchiostro” sia da famosi storici e studiosi che da semplici appassionati di misteri irrisolti. Rennes le Chateau rimane ancora oggi meta di pellegrinaggi di turisti e curiosi alla ricerca della  vera soluzione.

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