giovedì 30 settembre 2021

La Sibilla Appenninica

di Mario Pagni

Il Monte Sibilla

Non tutti sanno che i Monti Sibillini nascondono, da molti secoli, uno dei segreti più misteriosi ed affascinanti della nostra penisola: l’enigma della Sibilla Appenninica, peraltro forse la meno nota fra tutte ma oggetto di viaggi ed esplorazioni, fino dal XV° sec., da parte di illustri studiosi, avventurieri senza scrupoli e letterati di chiara fama. Il Monte Sibilla ha sempre esercitato un fascino sinistro ed ambiguo sull’immaginazione dei popoli di tutta Europa, sensibili al richiamo della leggenda che faceva di quella vetta, la magica residenza di un antico oracolo, chiamato Sibilla, proprio come le profetesse dell’età classica.

lunedì 27 settembre 2021

Bérenger Saunièr l’Abate del mistero

di Chiara Sacchetti

Fra le figure del recente passato avvolte da un alone di mistero e di curiosità non possiamo non citare Bérenger Saunière, l’abate di Rennes Le Chateau, famoso per le opere che nei pochissimi anni del suo incarico nella cittadina francese seppie curiosamente realizzare. Il punto centrale che attira da subito l’attenzione è sicuramente i mezzi anche economici con i quali vi sia riuscito. Qualcuno sostiene che avrebbe trovato un tesoro, altri che avrebbe perfino trovato dei documenti compromettenti, altri che avrebbe fatto patti perfino con il Demonio. Ma chi era davvero Bérenger Saunière?

Bérenger Saunière

Primo di sette fratelli, François Bérenger Saunière nacque l'11 aprile 1852 a Montazels, da Marguerite Hugues e Joseph Saunière, sindaco di Montazels e aiutante nel castello del Marchese di Cazermajous. Di carattere insolente e indipendente, Bérenger entrò nel seminario di Carcassonne nel 1874 per essere ordinato sacerdote cinque anni dopo, ma la sua indole gli fece perdere il lavoro di insegnante alla Sorbona per essere così mandato in un piccolo e apparentemente insignificante villaggio di soli 300 abitanti,  Rennes Les Chateau. In un periodo particolare come quello in cui viveva, il suo pensiero antirepubblicano lo fece tornare ad insegnare, ma la richiesta pressante degli abitanti del paesino che volevano riaverlo, fece cambiare idea al prefetto che decise di farlo ritornare. Fu da questo momento che il mistero dei tantissimi lavori che l’abate commissionò non ha spiegazioni, a partire dal restauro completo esterno ed interno della chiesa, per continuare con la costruzione di Villa Bethania, che diventerà poi la sua dimora, e la Torre della Maddalena, che ricopiava la Torre di Davide a Gerusalemme.  

giovedì 23 settembre 2021

La costellazione della Bilancia

di Mario Pagni


Con l’avvicinarsi della stagione invernale dopo l’equinozio di autunno ecco che sulla fascia zodiacale comincia a comparire lo schema stellare formato da minuscoli apparenti puntini luminosi che formano la Bilancia.

Per gli antichi Greci le stelle di questa costellazione facevano parte dello Scorpione e questa zona della volta celeste veniva identificata con il nome di CHELE. In effetti gli astri della Bilancia sembrano costituire un prolungamento dello Scorpione e i due gruppi sembrerebbero formare un unico asterismo. Furono per primi i Romani che invece distinsero nettamente le due costellazioni assegnando maggiore importanza alla Bilancia che oltretutto due millenni fa  transitava nella fascia zodiacale proprio nel giorno dell’equinozio di autunno e i suoi due piatti apparenti simboleggiavano proprio l’eguale lunghezza fra il giorno e la notte.

lunedì 20 settembre 2021

Il Mitraismo

di Chiara Sacchetti

È la religione del dio Mitra, presente nel Mediterraneo orientale già a partire dal II-I sec. a.C. e poi diffusasi anche nell’Impero Romano dal I sec. d.C, per essere poi propagato dalle guarnigioni militari nelle zone di confine e avere il suo culmine intorno al III-IV sec., quando con l’imperatore Tiberio il Cristianesimo divenne la religione ufficiale dell’impero. Divenne poi, non nella sua accezione di culto misterico, anche religione pubblica, mettendosi spesso in relazione fino a fondersi e identificarsi con il culto del Sole con il quale finì per identificarsi. Successivamente e per gradi si fuse anche con il Cristianesimo, con il quale prima entrò in conflitto e poi nel tempo finì invece per esserne soppiantato, ma lasciandogli in eredità molte delle sue caratteristiche principali.

Impero Romano

Sappiamo che il Mitraismo fa parte dei cosiddetti culti misterici, ossia quelle religioni, per dirlo in maniera piuttosto semplice, che appartengono ad una cerchia ristretta di persone, una sorta di setta, le cui cerimonie sono segrete e aperte soltanto agli iniziati e agli adepti. Ma a ragione di ciò, come per altri riti simili, scarsissimi sono i documenti o le attestazioni di questo culto così antico; le pochissime informazioni si devono da una parte a scrittori per la maggior parte cristiani e pagani sicuramente non più adepti della setta, e dall’altra sono conseguenze delle conoscenze sullo zoroastrismo, al quale spesso il mitraismo viene associato.

giovedì 16 settembre 2021

La Costellazione della Vergine

di Mario Pagni

La costellazione della Vergine

Dopo la pausa estiva riprendiamo il nostro cammino astronomico lungo la fascia zodiacale che ci porterà lentamente verso l’oscurità e il riposo stagionale invernale. A questo proposito nessuna costellazione come la Vergine racconta la sua origine mitologica offrendoci una complessa narrazione riferita proprio alla ciclicità delle quattro stagioni. Dobbiamo però innanzitutto premettere che uno dei miti sarebbe anche collegato ad un’altra costellazione: la Bilancia. Proprio questo gruppo di astri infatti era identificato con Astrea (o Dike) la dea della giustizia fuggita in cielo al termine della cosiddetta Età dell’Oro, offesa e inorridita dalle malefatte e dalla cattiveria degli esseri umani.

La dea Astrea o Dike

Il mito più suggestivo rimane tuttavia quello che mette in relazione la costellazione con la vicenda della bella Persefone (o Proserpina) figlia di Demetra (o Cerere), dea della campagna e delle messi. Si racconta che Plutone dio degli Inferi, si sentiva terribilmente solo nel suo mondo di tenebra. Un po’ per colmare questa esigenza un po’ perché attratto dalla bellezza di Persefone, decise di portarla nel suo regno e di farne la sua compagna. Un giorno mentre la fanciulla era intenta a raccogliere fiori nei prati intorno ad Enna nella terra di Sicilia sacra alla madre la rapì. Demetra disperata per la sparizione della figlia, decise di cercarla in ogni dove chiedendo aiuto anche agli astri del cielo.

lunedì 13 settembre 2021

Mitra la divinità del Sole

di Chiara Sacchetti

È una delle divinità più antiche che nel tempo si sono diffuse nel mondo, arrivando fino all’Impero Romano per essere poi trasformate forse nella nuova religione appena sorta in un lungo ma abbastanza semplice processo di fusione.

Secondo il mito Mitra nacque da una roccia, che gli avrebbe fatto da ventre materno avvolta da spire di serpente, con in mano un coltello e una fiaccola. La sostanza con cui era fatto non era né rocciosa né tantomeno umana, ma imponderabile, anche se presentava tutte le caratteristiche dell’uomo, con i bisogni primari come quello della fame e la sete, e le sofferenze umane con quelle del caldo e del freddo. Appena nato, Mitra, avrebbe scagliato una freccia dando così origine ad una sorgente, poi avrebbe stipulato un patto con il Sole confermato in seguito confermato. Ma l’episodio più importante del suo mito è certamente l’uccisione del toro, che avrebbe così generato l’intero universo, e che viene riprodotta in tutti i mitrei  nella tauroctonia.

Mitra con il toro, British Museum, Londra

Sappiamo che la sua data di nascita è il 25 dicembre, giorno che ovviamente non può non essere associato alla venuta al mondo di Cristo e che a sua volta richiama le cerimonie e i riti legati alla ciclicità della vita e al passaggio delle stagioni.

giovedì 9 settembre 2021

La Basilica di Collemaggio capolavoro architettonico e messaggio esoterico

Seconda Parte

di Mario Pagni

 

La Basilica di Santa Maria di Collemaggio è però solo in apparenza un bellissimo monumento di architettura e di arte. In realtà essa è anche un magico scrigno di misteri ed energie che si dice “cambia” profondamente chi va a visitarla. Se non fosse già bellissima, la Basilica di Collemaggio che ricordiamo situata appena fuori il perimetro delle antiche mura urbiche della città dell’Aquila, sarebbe da visitare anche solo per i misteri che sono legati profondamente ad essa. A quel “labirinto” di pietra, ad esempio, che non è una semplice decorazione artistica del pavimento davanti all’altare, ma un messaggio dai mille reconditi significati.

Passeggiando tra le navate in stile romanico-gotico, con sprazi di barocco specie sugli altari,  si può facilmente  notare ad esempio che la luce proveniente dal rosone indica un punto esatto per terra. Si ammirano le pitture, i bassorilievi e si notano appena quei simboli molto particolari che narrano però indiscutibilmente una storia parallela molto meno religiosa e più indirizzata se vogliamo all’aspetto paranormale. Una chiesa che è anche un fulcro di energie cosmiche e per questo un monumento unico al mondo.

 

Simboli misteriosi e impronta Templare

Fin dalle decorazioni della Porta Santa si incontrano simbologie complesse e misteriche che fanno pensare a un collegamento con l’ordine Templare. Potrebbe essere del tutto plausibile visto che Celestino V, durante il suo breve papato, avrebbe avuto contatti costanti e ricevuto l’aiuto degli antichi Monaci-Cavalieri  allora uno dei più forti eserciti d’Europa.

lunedì 6 settembre 2021

San Brandano il Santo che scoprì l’America?

di Chiara Sacchetti


È uno dei santi più antichi che conosciamo e di cui abbiamo documentazione, e di lui si pensa che sia stato prima dei Vichinghi e addirittura prima di Colombo a mettere piede in America. Ma davvero è così? E che prove esistono per affermare una tale ipotesi?

Brandano (o Brendan come si chiamava nella sua lingua) nacque intorno al 484 a Fenit, il porto di Tralee in Irlanda. Delle sue origini sappiamo pochissimo visto che la Bibliotheca Sanctorum, la sua fonte più accreditata, tratta in maniera molto ampia del luogo e del padre, ma non di lui: Brandano era il figlio di Find Loga, venne battezzato a Trubrid e ordinato sacerdote da Sant’Erc nel 512. Fu uno dei dodici apostoli d'Irlanda che studiarono alla scuola di San Finnian di Clonard, ottimo conoscitore delle Sacre Scritture e per questo specializzata nei libri biblici. Fu amico di Santa Brigida, di San Columba di Iona, di Sant'Enda di Aran, di san Colomano di Cloyne e del suo omonimo Brendano di Birr.

Isola della Balena di San Borondon

Fondò molti monasteri, anche se quello più famoso ed importante per la scuola monastica resta sicuramente quello di Clonfert, nella contea di Galway, dove sarebbe sepolto a seguito della sua morte avvenuta nel 578 a Amaghdown mentre si trovava in visita dalla sorella. La leggenda racconta che la sua regola venne dettata da un angelo.

giovedì 2 settembre 2021

La Basilica di Collemaggio capolavoro architettonico e messaggio esoterico

1° parte

di Mario Pagni


Lo scritto che segue unisce alla descrizione puntuale architettonico–storica dell’edificio, martoriato capolavoro architettonico, una breve parte conclusiva che ne definisce e in parte esalta gli aspetti meno conosciuti e non del tutto spiegabili che rasentano l’aspetto esoterico e misteriosofico caratterizzante l’intero complesso del celeberrimo e discusso monumento.

Basilica di Collemaggio veduta dal drone

Il complesso architettonico cui fa capo la basilica di Collemaggio sorge su una zona collinare della città dell'Aquila, al centro tra Porta Bazzano, il principale accesso orientale alla città, e l'ex-terminale del cosiddetto tratturo Magno che da L'Aquila conduceva a Foggia. Secondo la tradizione l'edificazione del tempio fu voluta dall'eremita Pietro Angeleri da Morrone, che qui fu incoronato papa il 29 agosto del 1294 con il nome di Celestino V. Il santo monaco avrebbe ricevuto la richiesta di innalzare sul posto una chiesa in onore della Vergine Maria dalla Vergine stessa, apparsagli in una sosta sul luogo detto "Collemadio", nel 1275, mentre il frate si recava al Concilio di Lione in Francia. Collemaggio, monumento simbolo del capoluogo abruzzese, racchiude in sé un insieme di stili diversi frutto di lunghe e differenti fasi costruttive nonché di numerosi restauri cui la struttura è stata sottoposta nel corso dei secoli. L'attuale aspetto medievale è frutto del radicale restauro condotto negli anni '70 con il quale sono state completamente rimosse le aggiunte effettuate nei secoli XVII e XVIII. Oggi si presenta come un'ampissima aula longitudinale divisa in tre navate concluse da transetto con cupola all'incrocio e da tre absidi, delle quali la centrale più accentuata; le navi sono divise da arcate a sesto scuto, otto per lato, su pilastri ottagonali e limitate da tre archi verso il transetto. L'impianto inizialmente progettato sembra dallo stesso Pietro da Morrone non doveva però essere questo. Studi planimetrici e scavi archeologici porterebbero ad ipotizzare una Collemaggio sempre a tre navi ma conclusa da cinque piccole absidi semiottagonali. L'originaria zona presbiteriale era invece costituita da una piattaforma a forma di parallelepipedo lungo la quale erano disposte le cinque absidi che sforavano l'odierna larghezza della chiesa.