di Mario Pagni
Caduceo simbolo |
Una semplice
bella luminosa giornata di sole primaverile impone di per se il senso della
rinascita della creatività e più in generale della voglia e volontà di
rinnovare e rinnovarsi. Già in queste intenzioni c’è il seme dei “discorsi” che
seguiranno, basti considerare gli elementi esterni ed interni che sono stati
messi in gioco; il macrocosmo imperante che ci circonda, il microcosmo a
livello interiore che da sempre caratterizza l’essere umano, e in ultimo ma non
come importanza, le sue risposte e correlazioni con la stessa natura che lo
circonda.
Gli
alchimisti medievali e rinascimentali, conoscevano a menadito queste
correlazioni, uniformandosi al concetto che partendo costantemente dall’Uno
inteso come fonte primaria di ogni cosa, si potevano scindere da esso diverse
proprietà per poi ricomporle “in laboratorio”, a seconda degli usi e delle
proprie necessità e obbiettivi da raggiungere. Sostanzialmente non si trattava
di sostituirsi a quello che potremo e vogliamo definire il “Grande Disegno”
bensì tentare di capirne gli embrionali contenuti e meccanismi, servendosi di
prescelti elementi a disposizione. Riassumendo potremo affermare che il lavoro
dell’alchimista era di tipo Macro -
microcosmico ovvero la sintesi ragionata del macrocosmo esistente proprio in
Natura e la sua comprensione e affermazione a livello individuale.
Perché il Caduceo e il suo rapporto con il Serpente Kundalini