giovedì 18 marzo 2021

Il Fiore della Vita

di Mario Pagni

 

Schema grafico del Fiore della Vita

Fra i simboli riscontrabili con maggior frequenza riportati pressoché in ogni dove sia scolpiti che dipinti vi è quello che viene definito il “Fiore della Vita” Qui il discorso si farebbe complesso fino dall’inizio in quanto se pure in modo limitato è impossibile non trattare l’argomento senza aver accennato ad altri simboli che ne formano il risultato finale come la ruota e la centralità del punto di congiunzione dei raggi che di per se ne identificano non solo quello che per i carri sarebbe il “mozzo” ma che nel nostro caso considerando la stessa un simbolo solare, vedono in esso la stessa natura creatrice e per la religione lo stesso Verbo rivelato. Se poi ci riferiamo più in generale al simbolismo dei fiori e delle piante, ecco che emerge l’aspetto fecondo di quella centralità che in natura diviene la corolla del fiore stesso come grembo accogliente della raccolta del suo polline  da parte degli insetti che ne succhiano la linfa vitale assumendola e trasmettendola altrove per nuove nascite. Altro elemento importante sarebbero i raggi che si diramano dal centro verso l’esterno anche qui con significati diversi a seconda del numero degli stessi nel nostro caso sei. Come poi non dimenticare che la stessa forma rotonda già simbolo di perfezione divina dimostri quanto sia importante la ciclicità degli eventi nella vita stessa del mondo che ci circonda e di quella del mondo animale, vegetale e minerale. Siamo dunque in presenza di una simbologia complessa che nel suo insieme si dispiega in molte informazioni utili alla sua effettiva lettura finale.

Schema grafico multiplo per lo sfruttamento delle energie dei simbolo


Un po’di storia

Nella sua forma più semplice, esso viene chiamato anche “Sesto giorno della Genesi”, perché ottenuto dalla ‘rotazione’ di sei cerchi o sfere corrispondenti ognuna a un giorno della creazione, per questo come accennato in precedenza, rappresenterebbe esso stesso, la struttura interna del creato ed il suo completamento ideale. Anche in questo caso, siamo in presenza di un simbolo antichissimo che è stato rappresentato  in tutto il mondo ed in ogni cultura. Era conosciuto dai primi cristiani copti, che lo incisero sulle pareti del tempio di Ibis, a El Kharga e nelle mura dell’Osireiòn (tempio di Osiride) ad Abydo. Anche nella civiltà degli Etruschi il Fiore della Vita si trova raffigurato sullo scudo di un guerriero, in un bassorilievo rinvenuto fra le rovine della città di Vetulonia.

Fiore della Vita scolpito sulla parete di una chiesa

Persino i Cinesi e gli Ebrei lo hanno raffigurato, i primi, nell’ex dimora dall’imperatore, inciso sotto le zampe di un leone solare; i secondi, lo raffigurarono nell’interno stesso del tempio di Gerusalemme. Presso gli antichi Celti, esso veniva interpretato come simbolo in movimento e quindi (come per il rosone cristiano) esso voleva rappresentare la stessa potenza vivificatrice e generatrice del sole (simbolo solare) che trasmetterebbe al segno il suo potere guaritore e protettivo, propiziando una nascita e una vita fortunate agli esseri umani che ne userebbero l’emblema. Non ci pare un caso quindi, che questo simbolo lo si trovi molto spesso rappresentato in luoghi nei quali c’è bisogno di protezione e di difesa, quali le serrature e addirittura sulle culle dei neonati. Simboleggiando la Creazione (che ha come riferimento numerico proprio il sei), lo si può accomunare alla stessa ruota della vita, che simboleggia l’alternarsi delle stagioni e delle vicende umane. Con il nome di “Sole delle Alpi” è stato adottato modernamente, come emblema del partito della Lega Nord, che vi ravvisa una testimonianza diretta dell’origine celtica delle popolazioni del nord Italia. La Sapienza Ebraica lo ha invece associato all’Albero Sephirotico o Albero della Vita (o della Conoscenza), la cui struttura può essere costruita proprio partendo dal disegno di questo simbolo.  In matematica se ne ravvisa la valenza come “numero aureo”, esotericamente considerato sacro, poiché presente nella natura stessa in moltissime forme della materia visibile. Anche gli antichi architetti e artisti hanno inserito questo simbolo sia nelle strutture, che nelle scene rappresentate dai pittori rinascimentali che ne facevano un modello di perfezione, in virtù delle proporzioni ritenute appunto auree.

Volterra, Pisa, Battistero, Lunetta con simboli

Il Fiore della Vita  veniva considerato dai simbolisti, e dagli iniziati delle scuole misteriche ed esoteriche, quale punto di partenza fisico per la costruzione dei solidi platonici, secondo un meccanismo che consente di passare dalla bidimensionalità alla tridimensionalità delle forme geometriche. Anche nel disegno costruttivo della croce templare, il compasso sfruttando i necessari punti di incrocio, riesce a tracciarne la figura dimostrando con ciò la vera natura aurea dello schema stesso che apre molte più possibilità nella realizzazione di simboli semplici e complessi.

Conclusioni

Perugia, Chiesa di San Bevignate, Fiore della Vita

Non fermiamoci mai alle apparenze o alla semplice spiegazione di “decoro” come spesso si trova scritto su molti testi anche di storia dell’arte. Il Fiore della Vita è molto di più non apprezziamone dunque il solo disegno ma anche la sua posizione nel manufatto che lo accoglie, solo così potremo realmente capirne il suo significato.

Lodi, Duomo, pavimento con il Fiore della Vita


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