di Mario Pagni
Schema grafico del Fiore della Vita
Fra i simboli riscontrabili con maggior frequenza riportati pressoché in ogni dove sia scolpiti che dipinti vi è quello che viene definito il “Fiore della Vita” Qui il discorso si farebbe complesso fino dall’inizio in quanto se pure in modo limitato è impossibile non trattare l’argomento senza aver accennato ad altri simboli che ne formano il risultato finale come la ruota e la centralità del punto di congiunzione dei raggi che di per se ne identificano non solo quello che per i carri sarebbe il “mozzo” ma che nel nostro caso considerando la stessa un simbolo solare, vedono in esso la stessa natura creatrice e per la religione lo stesso Verbo rivelato. Se poi ci riferiamo più in generale al simbolismo dei fiori e delle piante, ecco che emerge l’aspetto fecondo di quella centralità che in natura diviene la corolla del fiore stesso come grembo accogliente della raccolta del suo polline da parte degli insetti che ne succhiano la linfa vitale assumendola e trasmettendola altrove per nuove nascite. Altro elemento importante sarebbero i raggi che si diramano dal centro verso l’esterno anche qui con significati diversi a seconda del numero degli stessi nel nostro caso sei. Come poi non dimenticare che la stessa forma rotonda già simbolo di perfezione divina dimostri quanto sia importante la ciclicità degli eventi nella vita stessa del mondo che ci circonda e di quella del mondo animale, vegetale e minerale. Siamo dunque in presenza di una simbologia complessa che nel suo insieme si dispiega in molte informazioni utili alla sua effettiva lettura finale.
Schema grafico multiplo per lo sfruttamento delle energie dei simbolo |
Un po’di storia
Nella sua
forma più semplice, esso viene chiamato anche “Sesto giorno della Genesi”,
perché ottenuto dalla ‘rotazione’ di sei cerchi o sfere corrispondenti ognuna a
un giorno della creazione, per questo come accennato in precedenza,
rappresenterebbe esso stesso, la struttura interna del creato ed il suo
completamento ideale. Anche in questo caso, siamo in presenza di un simbolo
antichissimo che è stato rappresentato
in tutto il mondo ed in ogni cultura. Era conosciuto dai primi cristiani
copti, che lo incisero sulle pareti del tempio di Ibis, a El Kharga e nelle
mura dell’Osireiòn (tempio di Osiride) ad Abydo. Anche nella civiltà degli
Etruschi il Fiore della Vita si trova raffigurato sullo scudo di un guerriero,
in un bassorilievo rinvenuto fra le rovine della città di Vetulonia.
Fiore della Vita scolpito sulla parete di una chiesa |
Persino i
Cinesi e gli Ebrei lo hanno raffigurato, i primi, nell’ex dimora
dall’imperatore, inciso sotto le zampe di un leone solare; i secondi, lo raffigurarono
nell’interno stesso del tempio di Gerusalemme. Presso gli antichi Celti, esso
veniva interpretato come simbolo in movimento e quindi (come per il rosone
cristiano) esso voleva rappresentare la stessa potenza vivificatrice e
generatrice del sole (simbolo solare) che trasmetterebbe al segno il suo potere
guaritore e protettivo, propiziando una nascita e una vita fortunate agli
esseri umani che ne userebbero l’emblema. Non ci pare un caso quindi, che
questo simbolo lo si trovi molto spesso rappresentato in luoghi nei quali c’è
bisogno di protezione e di difesa, quali le serrature e addirittura sulle culle
dei neonati. Simboleggiando la Creazione (che ha come riferimento numerico
proprio il sei), lo si può accomunare alla stessa ruota della vita, che
simboleggia l’alternarsi delle stagioni e delle vicende umane. Con il nome di
“Sole delle Alpi” è stato adottato modernamente, come emblema del partito della
Lega Nord, che vi ravvisa una testimonianza diretta dell’origine celtica delle
popolazioni del nord Italia. La Sapienza Ebraica lo ha invece associato
all’Albero Sephirotico o Albero della Vita (o della Conoscenza), la cui
struttura può essere costruita proprio partendo dal disegno di questo
simbolo. In matematica se ne ravvisa la
valenza come “numero aureo”, esotericamente considerato sacro, poiché presente
nella natura stessa in moltissime forme della materia visibile. Anche gli
antichi architetti e artisti hanno inserito questo simbolo sia nelle strutture,
che nelle scene rappresentate dai pittori rinascimentali che ne facevano un
modello di perfezione, in virtù delle proporzioni ritenute appunto auree.
Volterra, Pisa, Battistero, Lunetta con simboli |
Il Fiore
della Vita veniva considerato dai
simbolisti, e dagli iniziati delle scuole misteriche ed esoteriche, quale punto
di partenza fisico per la costruzione dei solidi platonici, secondo un
meccanismo che consente di passare dalla bidimensionalità alla
tridimensionalità delle forme geometriche. Anche nel disegno costruttivo della
croce templare, il compasso sfruttando i necessari punti di incrocio, riesce a
tracciarne la figura dimostrando con ciò la vera natura aurea dello schema
stesso che apre molte più possibilità nella realizzazione di simboli semplici e
complessi.
Conclusioni
Perugia, Chiesa di San Bevignate, Fiore della Vita |
Non
fermiamoci mai alle apparenze o alla semplice spiegazione di “decoro” come
spesso si trova scritto su molti testi anche di storia dell’arte. Il Fiore
della Vita è molto di più non apprezziamone dunque il solo disegno ma anche la
sua posizione nel manufatto che lo accoglie, solo così potremo realmente
capirne il suo significato.
Lodi, Duomo, pavimento con il Fiore della Vita |
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