giovedì 25 febbraio 2021

La scienza esoterica

di Mario Pagni

“L'esoterismo è assimilabile ad un nucleo di verità appannaggio di un cerchio interno più nascosto, la cui manifestazione exoterica e profana è rappresentata invece da quello esterno”

Cerchio interno e cerchio esterno

La scienza esoterica, o se vogliamo il vero esoterismo, nel suo aspetto tradizionale, è l’insegnamento segreto trasmesso da un Maestro in senso generale al suo adepto, e la riscoperta da parte di quest’ultimo, di sé stesso, dei legami che l’uniscono alle forze cosmiche, e alle entità superiori del Cielo e della Natura vivente che lo circonda. Dato che la conoscenza esoterica si basa su un risveglio e un ampliamento della coscienza nei diversi piani della realtà che le sono propri, essa si accompagna ( e si deve necessariamente accompagnare) a una padronanza di sé e a un potere sugli elementi, perfino sugli esseri, che sono simbolicamente e analogamente in rapporto con le diverse qualità sviluppate o acquisite dall’uomo.

Influenze cosmiche e comportamento umano

L’esoterismo, in quanto scienza che costituisce il vero fondo comune di tutte le religioni, delle mitologie, delle iniziazioni, delle scienze sacre stesse, resta innanzi tutto un modo di vivere e un’educazione dello sguardo che permette di scorgere la presenza ineffabile del sacro proprio nel quotidiano. Sotto tale forma l’esoterismo attraversa, nella storia della cultura anche la filosofia, senza confondersi con essa. Continua inoltre a nutrire la storia stessa del pensiero con cui mantiene dei rapporti espliciti. L’esoterismo presenta comunque però dei rapporti impliciti con la filosofia. In essi si possono ritrovare alcune delle sue intuizioni nel punto di partenza delle metafisiche che lo rifondano in un sistema, le cui strutture presentano degli isomorfismi con quelle della vera Tradizione.

Inconciliabilità del Cristianesimo Modernismo ed Esoterismo

Esistono degli studi specifici su alcuni pittori scultori, artisti in genere e scrittori che attraverso le proprie opere esprimono un senso profondo e una ricerca  dell’interiorità più nascosta nel perenne sforzo e tentativo di dominarla, ma manca a tutt’oggi una teoria globale, una ricerca sistematica sul rapporto esistente del campo esoterico con la storia stessa della cultura. L’esoterismo è quindi in estrema sintesi di per se un fatto di cultura ma non una creazione culturale. È esso stesso infatti a sottendere la cultura. È il soffio della poetica, il Verbo del proferito, la mano dell’artista guidata dal proprio cervello e dalle proprie ideologie. Sono questi i miti della scrittura che ci rimandano a noi stessi, scrivani della nostra esistenza.

Piero della Francesca, Flagellazione di Cristo

Il nostro sguardo, chiuso o inconsapevole di fronte alla vita dei simboli che ci guidano e ci attraversano, resta impunemente prigioniero nella banalizzazione del sacro come dell’umano. Attraversando i secoli da quando l’uomo ha iniziato a manifestare anche a livello embrionale le proprie esigenze inizialmente elementari per arrivare poi a complesse opere e scoperte scientifiche sempre più importanti, è facile accorgersi delle mutazioni continue di stili di vita, continuamente guidate però da una profonda riflessione e interiorità, sempre presenti.

La Cultura e la stessa materia filosofica, non sono altro che il parto non sempre indolore di tali riflessioni ed è solo attraverso di esse che si può giungere ad un progresso definibile consapevole e responsabile dei propri intenti. Ecco le opere pittoriche di Piero della Francesca o del Botticelli che attraverso scene, figure, particolari e colori ricorrenti, riescono a mantenere viva l’esperienza umana ricollegandola al sacro proprio attraverso la chiave esoterica.

Esoterismo e Alchimia

Lo stesso possiamo dire delle architetture e delle sculture come alta espressione artistica si ma anche simbolica e archetipica di un passato che pur mutando negli scenari sia naturali che artificiali, mantiene lo stesso unico filone comune di intenti legati al lavoro di introspezione dell’uomo in rapporto alla vera costante Tradizione (con la T maiuscola).

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