giovedì 4 febbraio 2021

Il simbolismo della cripta. Fra introspezione e Conoscenza

di Mario Pagni

Napoli, Grotte di via Posillipo conosciute in antico

La cripta non è soltanto una parte se pure importante di un edificio di culto, nel caso specifico scavata e costruita al di sotto di chiese e delle pievi di epoca romanica, ma anche uno dei principali archetipi che affonda le sue radici simbolico – iniziatiche nell’antichità più remota. E’ nota infatti l’importanza degli antri e delle caverne anche nei culti precedenti al Cristianesimo; era infatti negli antri che le Sibille davano gli Oracoli, e , parimenti, in essi si svolgevano culti iniziatici come quelli Mitraici. Nei “Misteri Eleusini” gli iniziati prestavano giuramento prima di poter penetrare nella caverna che simboleggiava la dimora di Persefone, e anche la stanza della Filosofia di Pitagora, a Samo, era costituita da una grotta sotterranea, ovvero il mondo definito delle “apparenze” e della prigione del corpo. Le cripte invece con il nascente cristianesimo al pari delle catacombe di epoca tardo romana, divengono principale luogo di sepoltura e conservazione delle sacre spoglie dei santi e delle reliquie e costituiscono l’ultimo baluardo fra la vita e la morte, una sorta di camera intermedia fra il mondo dei vivi e quello dei trapassati.

Sutri, Cripta romanica

Ogni cripta come abbiamo visto trova la sua arcaica origine nella caverna che come il labirinto con il quale è in stretto rapporto, presuppone e prepara l’iniziando sempre e comunque ad un viaggio sotterraneo.

Quando l’uomo decide attraverso anche la semplice mutazione di livello, di provare a discendere nelle viscere della terra, accenna comunque ad un processo di tipo iniziatico, così come  il “V.I.T.R.I.O.L” (Visita Interiora Terram Rectificando Invenies Occultum Lapidem) per l’alchimia, tale processo diviene indispensabile per forgiare un nuovo individuo destinato alle alte imprese, una sorta di “regressum ad uterum”, o ritorno all’indifferenziato, con la morte esoterica prima e la rinascita dopo, in grado di restituire la perduta purezza originaria. Anche in massoneria tale formula assume lo stesso significato che tradotto recita:

“Visita l’interno della terra rectificando (ovvero lavorando su te stesso) troverai la tua pietra nascosta l’illuminazione”.

Allegoria alchemica con il Monte degli Adepti

Da tutto ciò si evince e si sottintende la necessità imprescindibile per una effettiva crescita spirituale, la conoscenza di noi stessi, proprio esplorando le profondità più ascose e recondite del proprio io.

Come accennato in precedenza alla caverna o alla successiva cripta, viene associato il Labirinto che abbiamo già visto trattarsi di un altro importantissimo elemento simbolico e della antica tradizione. Al di fuori della camera sotterranea anche nella mitologia, vi è spesso rappresentato un labirinto (in questo caso sotterraneo), e a volte l’interno stesso della grotta o della caverna, può essere costituito da una fitta rete di gallerie e di passaggi talvolta ciechi e senza sbocchi verso il ritorno.

Ancona, Grotte di Osimo

Non solo ma come nel mito del Minotauro, tale labirinto o labirinto delle “umane passioni” è abitato o “sorvegliato” da creature mostruose o fantastiche come il Drago, medievale “Guardiano di Soglia” di tesori reali ma di assoluta e primordiale valenza interiore tutta da spiegare e dimostrare mentre lo stesso Minotauro rappresenta lo specchio vivente delle nostre ancestrali paure e delle  nostre incertezze.

Anche nel cristianesimo copto si era soliti specialmente in Etiopia, scavare nel terreno e costruire chiese ed edifici di culto interrati, con valenze simboliche simili al concetto del lavoro introspettivo rivolto in questo caso alla comprensione di ciò che può sfuggire in virtù della sua estrema grandezza spirituale.

Anche Monte Sant’Angelo sul Gargano in Puglia riprende pienamente un misticismo sacro che sta quasi a cavallo fra cristianesimo e paganesimo, la scritta in latino “questo luogo è terribile” posta all’ingresso fa capire a chi vi entra che stiamo per oltrepassare un diaframma invisibile che ci condurrà in un mondo completamente diverso da quello che noi conosciamo un po’ come i portali delle chiese (quelle gotiche in particolare) dei quali abbiamo già trattato precedentemente. Il termine “terribile” assume in questo caso il significato di luogo con valenze altamente  mistiche e sacrali.

Monte Sant'Angelo, grotta di san Michele


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