di Mario Pagni
Castel del Monte, panoramica |
Ci troviamo
nella regione Puglia nei pressi di Andria, a raccontare qualcosa circa Castel
del Monte, imponente costruzione fatta realizzare da Federico II di Svevia.
Definirlo
castello o secondo alcuni residenza di caccia dell’imperatore, è cosa assai
riduttiva, in quanto questo "libro di pietra" è ricco in ogni sua
parte di implicazioni astronomiche, geometriche, matematiche e simboliche, che
nel loro linguaggio d'insieme, fanno di questa costruzione, una delle massime
tappe raggiunte dalla tecnica costruttiva e nell’uso proprio della simbologia
dell'epoca federiciana.
I
richiami astronomici
Castel del
Monte ha forma ottagonale, agli otto angoli si innestano altrettante torri
ottagonali, il suo cortile è anch’esso ottagonale e conta (guarda caso) otto
sale a pianterreno ed otto al piano superiore tutte trapezoidali e tutte eguali
tra loro.
La distribuzione spaziale di questi elementi architettonici obbedisce a precise indicazioni dettate dal Sole nel suo cammino virtuale durante il giorno e nel corso dell'anno.
Immaginiamo
che alla sommità della collina dove sorge il castello, un tronco di cono alto
Castel del Monte, immagine metà novecento |
A
mezzogiorno dell’equinozio d’autunno, quando il Sole entra nel segno della
Bilancia, il 23 settembre, il palo proietterà sul terreno un'ombra lunga
esattamente quanto è largo il cortile del castello. Un mese dopo, quando il
sole entra nel segno dello Scorpione, sempre a mezzogiorno, l'ombra del palo
determinerà la larghezza delle sale del castello. Un mese dopo ancora,
all'ingresso del Sole nel segno del Sagittario, l'ombra del palo lambirà il
bordo della circonferenza teorica nella quale si inscrive il castello comprese
le torri. Quando infine il Sole entrerà nel Capricorno, l'ombra del palo
indicherà la collocazione di una recinzione ottagonale esterna al castello
esistita anticamente, poi demolita.
Le ombre
estive proiettate dallo gnomone, quelle anteriori a settembre, cadono
all'interno della corte e siccome la tradizione vuole che in tale corte vi
fosse una grande vasca ottagonale monolitica in marmo, le sue dimensioni
potrebbero aver coinciso proprio con le indicazioni dello gnomone.
Quanto detto
finora, può essere provato sia da calcoli astronomici usando la trigonometria,
sia graficamente ricorrendo all’analemma di Vitruvio.
Questo
celebre architetto, vissuto al tempo dell'imperatore Augusto, ci ha descritto
l'analemma come di un disegno geometrico, in base al quale possiamo stabilire
le lunghezze delle ombre di un bastone alle date in cui il Sole entra nei diversi
segni zodiacali, conoscendo la latitudine del luogo in cui andiamo a piantare
il bastone. Se disegnamo, quindi, l'analemma, dando allo gnomone la medesima
altezza della parete originale del cortile, e lo sovrapponiamo alla sezione del
castello, nella medesima scala, vedremo che le ombre ottenute dal disegno
vitruviano andranno a scandire tutti quegli elementi architettonici prima
individuati.
Confronto fra planimetria antica e foto aerea recente |
Nella
perfetta geometricità di Castel del Monte, tuttavia è possibile riscontrare una
grossolana imperfezione. L'ottagono del cortile, a differenza dell'ottagono
esterno del castello e degli ottagoni delle torri, non è un ottagono regolare.
Non c'è un solo lato che sia uguale ad un altro. Come è possibile questo
errore?
In realtà si
tratta di un "errore calcolato". Se consideriamo i lati Ovest ed Est
del cortile e li congiungiamo con due diagonali che disegnano nel cortile
stesso una X vedremo che gli angoli opposti ottenuti anziché essere di 45°
(360° diviso per 8 dà 45°) sono di poco più di 47°. Cosa vuol dire ciò?
L'asse
terrestre è inclinato di 23 gradi e mezzo (per la precisione oggidì 23°27',
mentre all'epoca della costruzione del castello era di 23°33') e che compie un
giro in 26.000 anni perdendo velocità. In tutto questo tempo, l'asse descrive un
cono il cui vertice ha un angolo doppio di quello della sua inclinazione, ossia
all'epoca 47°6', il medesimo valore che troviamo tracciato dalle diagonali che
congiungono i lati Est ed Ovest del cortile.
Questo cono
descritto si chiama "precessione degli equinozi" che gli antichi
chiamavano "grande anno" o "anno platonico". I costruttori
di Castel del Monte hanno quindi racchiuso nel cortile l'angolo del cono
precessionale in coincidenza del quale c'era la vasca marmorea che poteva
simboleggiare proprio
Un angolo di
47° collocato al centro del cortile di Castel del Monte, obbedisce alla
concezione geocentrica di Tolomeo, in vigore all'epoca della sua costruzione,
secondo la quale
Altro
elemento sconcertante è il seguente. Se piantiamo, dove sorge il castello, un
bastone nel suolo verticalmente ed osserviamo le sue ombre un'ora prima di
mezzogiorno e un'ora dopo nelle due date degli equinozi, noteremo che esse
spazzeranno un angolo complessivo di 45° e un tale angolo aperto al centro di
una circonferenza sottende una corda che è lato di un ottagono. Questo fenomeno
avviene soltanto alla latitudine di Castel del Monte che, guarda caso, è un
ottagono.
Cenni di
simbologia applicata alla costruzione
Profonde
conoscenze quindi scientifico astronomiche ancora oggi valide e operanti se
pure con leggere differenze legate alla impercettibile diversa posizione
astronomica. Ma Castel del Monte non è solo questo, al suo interno raccoglie
una serie di simboli per molti versi ancora da decifrare. Sicuramente con le
canalizzazioni di raccolta dell’acqua che circolano in quasi tutta la
costruzione, abbiamo già il primo elemento della natura dei quattro noti.
L’Aria è poi assoluta protagonista del complesso in generale e di alcune sale
in particolare caratterizzate da condotti e finestroni collocati a distanze
facilmente misurabili e in base a precisi rapporti geometrici. Il Fuoco è
rappresentato sia dall’ingerenza estrema solare prima descritta ma anche da
alcuni giganteschi caminetti oggi non tutti visibili che albergavano nelle
ampie sale riteniamo con scopi non solo simbolici. Non ultimo l’elemento Terra,
con il vascone anticamente posto al centro del cortile scoperto, ma soprattutto
i continui richiami geometrici al quadrato (figura tetragona) che ne identifica
proprio l’originale simbologia.
Castel del monte cortile ottagonale |
La forma
ottagonale poi trova spazio in ogni testo esoterico–simbolico essendo essa
stessa figura geometrica legata alla resurrezione del corpo e alla vita eterna,
un esempio per tutti i fonti battesimali di epoca romanica usati sia dal
cristianesimo che da culti precedenti che garantivano la promessa di vita
eterna e di un al di là dove al corpo materiale si sarebbe sostituito quello
spirituale essenza animica delle cose.
Castel del Monte piano secondo distribuzione sale nell'ottagono |
Castel del Monte dunque ancora tutto da
scoprire, ma scrigno di una conoscenza di provenienza sicuramente medio –
orientale, frutto del lavoro di scienziati e matematici che portarono in tutta
Europa per tramite delle guerre per la riconquista di Gerusalemme, una sapienza
antica fortunatamente solo in parte dispersa ma della quale non era almeno
stata persa la chiave.
Sculture e simboli all'interno delle torri |
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