giovedì 28 luglio 2022

Il culto di San Michele Arcangelo nel Chianti toscano

di Mario Pagni

Madonna in trono con a fianco San Michele Arcangelo

Anche se al di fuori dell’allineamento geografico che sembrerebbe unire i maggiori e più famosi santuari dedicati a San Michele Arcangelo a livello europeo, vi è una vasta area del Chianti in Toscana dove è ricorrente il culto e la venerazione per il noto Angelo protettore della Cavalleria medievale e uccisore di draghi e serpenti. Proprio sui monti del Chianti infatti noti da sempre per la bellissima campagna caratterizzata dalle vigne del celeberrimo vino che porta il suo nome e da colline punteggiate da coltivazioni ad ulivo,  il nome e le dedicazioni a San Michele Arcangelo ritorna costantemente caratterizzando chiese, romitori ed eremi e persino torrenti, oltre alla stessa vetta più alta del crinale  monte San Michele che fa da spartiacque fra questi e il  Valdarno Superiore  e meta  fino dai primi del novecento, di frequenti e ricorrenti processioni e celebrazioni devozionali. L’intero contesto geografico è reso piuttosto coerente anche dalla presenza di una antichissima viabilità di attraversamento a vari livelli di percorrenza, che, dai tempi degli Etruschi e poi dei Romani (la nota Cassia Adrianea) e fino al medioevo, rappresentava un importante itinerario sia per i pellegrini in transito che per la transumanza stagionale fra monti e mare della Toscana.

lunedì 25 luglio 2022

Dorothy Eady, il ritorno della Sacerdotessa di Iside

di Chiara Sacchetti

Fra le storie per così dire curiose e da raccontare non possiamo tralasciare quella di Dorothy Louise Eady, una donna vissuta nel secolo scorso che è rimasta nella memoria di molti appassionati di misteri e cose fantastiche. Ci sono viaggiatori nel tempo, persone che dicono di aver fatto solchi spazio temporali e di aver visto epoche passate o addirittura future, ma assieme a loro troviamo anche personaggi più mistici ed oscuri che raccontano di vite passate, vissute con corpi diversi ma che conservano ancora memoria di quello che ormai non esiste più.

È questo il caso di Dorothy Louise Eady, una donna che ci farà fare un viaggio addirittura nell’antico Egitto all’epoca dei Faraoni.

Dorothy Eady

Dorothy nacque a Londra, a Blackheath, East Greenwich, il 16 gennaio 1904 da Reuben Ernest Eady, un sarto e maestro sarto, e Caroline Mary Frost, una famiglia quella di Dorothy della classe medio-bassa. Era una bambina come le altre quando a soli 3 anni un bruttissimo incidente le cambiò l’esistenza. Mentre giocava in casa cadde accidentalmente dalle scale e nonostante i vari tentativi per salvarla da parte del medico venne dichiarata morta. L’uomo tornò al suo studio per prendere tutto il necessario, documenti compresi, per espletare il suo lavoro, ma in quel frangente la bambina miracolosamente mentre sua madre disperata piangeva senza tregua si risvegliò in perfetta salute e senza alcuna conseguenza per l’accaduto; quando il dottore tornò per preparare la salma trovò la creatura che giocava serena sul letto e mangiava cioccolata come se non fosse successo nulla. A poco tempo di distanza da quel fatto però Dorothy cominciò a fare un sogno ricorrente in cui si trovava dentro a grandi palazzi con colonne enormi e un giardino con al centro una vasca e lei stessa si sentiva diversa, come un’altra persona.

giovedì 21 luglio 2022

Dalle vette alpine alla grotta di Monte Sant’Angelo sul Gargano la linea “Michelita”

di Mario Pagni

 

“TERRIBILIS EST LOCUS ISTE HIC DOMUS DEI EST ET PORTA COELI”

Ingresso al santuario

Questa nuova tappa che vede lo stesso protagonista della Sacra piemontese ci ha portato a Monte Sant’Angelo in Puglia sul promontorio del Gargano. La scritta che campeggia all’inizio del percorso ne identifica e sottolinea la forte connotazione sacrale.

Risalendo il promontorio dalla piana di Foggia, il massiccio del Gargano troneggia maestoso sulla grande pianura del Tavoliere: sembra sospeso nell'aria, tra terra e cielo. Di fronte a tanta grandiosità, un senso di mistero invade chi lo ammira da lontano. La cosiddetta "Montagna del Sole", per la sua morfologia selvaggia e incontaminata, ricca di grotte e anfratti, quasi separata dal mondo, doveva apparire allo stesso modo tanti secoli fa ai pastori che portavano a pascolare i loro greggi proprio in queste zone. Uno di loro si ritrovò coinvolto in qualcosa di più grande. Una storia che avrebbe portato questa terra a diventare una porta spalancata verso il cielo.

lunedì 18 luglio 2022

Le sacerdotesse di Iside e il culto della dea

di Chiara Sacchetti

Iside è la grande dea e madre della religione egizia, considerata madre degli stessi faraoni, protettrice dei morti, dea delle arti magiche, dei rituali, dell’agricoltura e in generale, la protettrice della civiltà, la Grande Madre divina, l’Anima che mai abbandona l’amato.

Statua di una donna, probabilmente Iside, in posizione di lutto

A lei è legato il culto di Osiride, il dio per il quale lei si mise alla ricerca del corpo dell’amato che ricompose e dal quale ebbe un figlio Horus  che richiama il ciclo delle stagioni.

Non sappiamo con certezza quale sia l’origine del suo culto dato che fino al 2494 a.C., ossia la fine della Quarta Dinastia, non troviamo alcuna menzione di lei fra le divinità egizie; a metà del III millennio apparve improvvisamente, identificata e invocata come la moglie e madre celeste e protettrice dei morti; mentre le sacerdotesse dedite al suo culto divennero delle vere e proprie dee, guarendo interpretando sogni e prevedendo il tempo, su cui fra l’altro, avevano il potere intrecciandosi o non pettinandosi i capelli.

giovedì 14 luglio 2022

La Sacra di San Michele a Torino: fra spiritualità religiosa ed esoterismo

Seconda Parte

 

di Mario Pagni

Stupore e meraviglia fanno della Sacra di San Michele un vero coacervo di emozioni che si possono esprimere esternamente coinvolgendo anche gli altri visitatori ma che stranamente parlano di più al nostro inconscio traducendosi in una metodica ricerca di quel sacro che sarebbe in ognuno di noi pronto ad uscire fuori in occasioni come questa.

La posizione dominante del complesso monastico

Breve descrizione dell’edificio

La Sacra è costruita in parte sul basamento e in parte sul monte la cui cima affiora sotto un pilastro della navata centrale, ovvero un “culmine vertiginosamente santo”. È proprio dentro l’Abbazia che a mio avviso sono davvero percepibili,  e palpabili le latenti ma potenti energie.

Il complesso monastico-religioso realizzato in tempi differenti è stato modificato più volte nel corso di più secoli. L’abside è stata costruita e orientata verso il punto esatto in cui sorge il sole ad est, proprio il giorno della festività di San Michele (29 settembre). Le tre absidi si distinguono per il rosso dei mattoni che le rivestono. In quella centrale si aprono ai lati due spaziose nicchie con una propria finestra romanica e sopra queste è presente una croce greca profondamente scavata nel muro. Merita sostare, in assorta contemplazione, per accogliere l’intenso messaggio di questo luogo. Sul fondo della navata centrale della chiesa si apre un ambiente denominato “Coro Vecchio”. Un luogo che accoglie i grandi sarcofagi di pietra contenenti le salme dei principi di casa Savoia traslate dal Duomo di Torino nel 1836, per volontà del re Carlo Alberto. Dalla navata centrale, presso il pilastro di destra, scendendo 12 antichissimi scalini, molto consumati, che fanno pensare alle migliaia di pellegrini che li calpestarono fin dal lontano Medioevo, si accede alle cappelle primitive del Santuario di San Michele, sottostanti la Chiesa. Mancano fonti certe e sicure, ma gli studiosi religiosi concordano nell’individuare qui la prima versione della Sacra ed il momento storico originario del suo culto a Michele. Questo è il luogo più sacro dell’Abbazia. Il gotico sostituisce sapientemente il romanico con i suoi archi rampanti esterni che devono non poco aver aiutato il proseguo della staticità e della stabilità della costruzione, caratterizzata dalla robusta muratura dello stile precedente.

lunedì 11 luglio 2022

Cleopatra la regina sacerdotessa

di Chiara Sacchetti

Fra le donne più famose dell’antichità non possiamo non ricordare Cleopatra, la regina d’Egitto, la grande figura femminile che governò quell’importantissima terra ricca di materie prime ma anche di misteri ed esoterismo legati alla religione e ai rituali. Lei stessa fece parte delle sacerdotesse della dea Iside. Non solo. Fu così tanto famosa anche al suo tempo che in termini moderni potrebbe essere definita una influencer, visto che quando si trasferì a Roma con Giulio Cesare, le donne romane cominciarono a prenderla ad esempio e ispirarsi vestendosi e truccandosi come lei. Ma andiamo con ordine e vediamo intanto chi era questa affascinante e misteriosa donna.

Cleopatra Tèa Filopàtore (in greco antico Κλεοπάτρα Θεὰ Φιλοπάτωρ), o meglio conosciuta semplicemente come Cleopatra, nacque ad Alessandria d’Egitto nel 69 a.C. da Tolomeo XII Aulete, ultima discendente e sovrana della dinastia Tolemaica instaurata sul trono Egizio da Alessandro Magno, e da una concubina del padre, uccisa solo dopo un anno dalla sua nascita per ordine dello stesso Faraone.

Cleopatra dalla Via Appia tra Ariccia a Genzano 40-30 a.C.

Parlava correntemente oltre che l’egiziano anche il latino e il greco, tanto che qualcuno ha ipotizzato che fosse nata in Grecia, dimenticandosi che a quel tempo le donne venivano istruite al pari degli uomini insegnando loro la filosofia e la cultura in generale.

giovedì 7 luglio 2022

La Sacra di San Michele a Torino: fra spiritualità religiosa ed esoterismo

Prima Parte

 

di Mario Pagni

Portale d'ingresso della Sacra

Ducam eam in solitudinem et loquar ad cor eius.
Ti condurrò in un luogo solitario e parlerò al tuo cuore
Osea 2.14

Questo è il primo messaggio che si può leggere una volta varcata la porta di ferro, accesso al sacro recinto del Santuario. Un luogo dove le energie sembrano in perenne conflitto.  Il bene vincerà sul male? Si tratta di uno dei luoghi dove uno dei concetti più profondi della religione cristiana si mischia a significati di tipo meramente esoterico. Si dice che questo sito sia uno dei due punti energetici più potenti di tutta l’Italia.

La Sacra di San Michele vicino Torino, evoca tanta bellezza ma anche tanto fascino e mistero. Un luogo denso di spiritualità. Immerso nelle forze della natura assolutamente attive e dove posso dirvi che si possono percepire potenti vibrazioni energetiche. Un luogo che si innalza verso il cielo, potente, maestoso come una fortezza inespugnabile. Non c’è visitatore che non rimanga sedotto dalla forza magica di questo posto. Un racconto lungo oltre mille anni ma una storia ancora tutta da scoprire.

Veduta suggestiva del complesso monastico

Qui sta un po’ la nota dolente e anche misterica di tutti quei luoghi che da sempre sono stati considerati “magici” e dove sia dal punto di vista storico ma anche archeologico, si ripetono da sempre siti molto particolari e in logica permanente sovrapposizione cronologica, edifici di culto di vario genere e al tempo stesso simulacri di tipo esoterico–magico.

lunedì 4 luglio 2022

La coercizione del fuoco e i suoi significati

di Chiara Sacchetti

Tra le punizioni corporali, mortali e non, troviamo quelle che hanno a che fare con il fuoco. Tante troppe persone nel corso della storia hanno dovuto subire questa terribile coercizione, come Giovanna d’Arco, ma anche alcuni Templari, mentre altri sono andati ad un passo e poi si sono salvati.

Che si tratti di roghi intesi come condanne, spesso verso le donne, le cosiddette streghe colpevoli solo di praticare nella realtà la medicina e di portare la conoscenza, o viste come metodi di coercizione della verità e delle confessioni, il fuoco porta con sé valori e significati molto profondi che ne motivano, se così si può dire, l’uso.

Ordalia del fuoco

Usato per bruciare le cosiddette eretiche ma anche nelle celebri ordalie, come quella del ferro rovente dove l’accusato doveva tenere sopra le mani o camminare su una barra di ferro incandescente o sulla brace, il fuoco ha sempre avuto un duplice aspetto di affascinare e anche di intimorire.