giovedì 17 febbraio 2022

Atlantide continente perduto

di Mario Pagni

Atlantide

Sicuramente qualcuno riconoscerà nel titolo iniziale di questo breve scritto anche quello di un vecchio film che trattava proprio della mitica antichissima Atlantide a cavallo da secoli fra ricerca scientifica e le numerose leggende ad essa dedicate.

Atlantide è forse uno dei misteri più affascinanti della storia che non si collega solo alla ricerca archeologica, ma anche e forse principalmente alla tradizione esoterica profonda. E’ grazie al famoso filosofo greco Platone che disponiamo di una accurata descrizione di essa benché non tutti gli studiosi siano concordi sulla verità in proposito e sulla sua avvenuta effettiva esistenza.

Scrive Platone a proposito di Atlantide:” Oltre quelle colonne che ancora oggi si chiamano Colonne d’Ercole si trovava un grande continente detto Poseidonis o Atlantis, che misurava tremila stadi di larghezza e tremila di lunghezza, più grande della Libia e dell’Asia prese assieme e da questo si poteva andare su altre isole, e da queste isole ancora alla terraferma che circonda il mare in verità così chiamato”.

Il Timeo di Platone

Quanto è raccontato da Platone dipinge una immagine di territorio e di un paese paradisiaco dove fra le altre cose abbondavano i metalli in particolare oro, argento e una misteriosa lega chiamata “Oricalco”. “Il suolo dava due raccolti all’anno, uno in inverno grazie ad una benefica pioggia, uno in estate per l’irrigazione compiuta attraverso i canali”. A seguire le immagini di giardini incantevoli, di orti, di frutteti e magnifici campi.

Atlantide ipotesi ricostruttiva ideale

Con questa accurata descrizione il misterioso continente entra nella storia. Da allora esso è stato l’argomento di migliaia di volumi, e quasi altrettante ipotesi sono state formulate circa la sua probabile ubicazione. Anche la descrizione geografica di quello che doveva essere il centro principale di questo continente è assai precisa: l’isola doveva racchiudere proprio nel suo centro una pianura a forma di quadrilatero o di rettangolo lungo circa 370 chilometri e largo 185, delimitata da alte montagne e circondata da un fossato enorme che veniva costantemente alimentato dai numerosi canali. Doveva sicuramente essere una terra felice dove regnava abbondanza e soprattutto armonia fra gli stessi abitanti, ricca com’era di risorse sia naturali che agricole. L’organizzazione politica anch’essa perfetta anche perché beatamente isolata era apparentemente priva di minacce esterne e di nemici. Improvvisamente però in questo giardino dell’Eden sulla terra accadde qualcosa di talmente grave da rompere il suo solido equilibrio, provocandone addirittura la sua distruzione totale che sparì letteralmente senza lasciare la minima traccia anche della sua effettiva esistenza al punto tale da essere ancora oggi considerato un mondo perfetto ma leggendario. Come e quando scomparve Atlantide? Ma soprattutto perché scomparve assieme ai suoi abitanti? Sono questi interrogativi che hanno interessato e affannato studiosi di ogni epoca che hanno tentato di dare le risposte più varie senza mai però giungere ad una soluzione suffragata da prove concrete.

Atlantide sommersa dalle acque

Per questo motivo e ancora oggi Atlantide e i suoi misteri continuano ad essere al centro dell’attenzione anche degli appassionati di archeologia “misteriosa”. Uno dei maggiori archeologi contemporanei, Ivan Lissner, in seguito ad instancabili ricerche sarebbe giunto alla conclusione che Atlantide andrebbe comunque cercata al di là delle descritte Colonne d’Ercole, proprio in Atlantico ovvero l’oceano che porta il suo nome ma non soltanto per questo. I cronachisti antichi primo fra tutti in questo caso Platone hanno sempre fornito attente descrizioni geografiche in merito anche se ovviamente supportate dalle conoscenze di allora in fatto di globo terracqueo nel suo insieme. Varie sono state per completezza di informazione le altre ipotesi sulla effettiva collocazione del continente scomparso, alcune anche all’interno dello stesso mare Mediterraneo, fra queste l’isola di Santorini in Grecia distrutta da una gigantesca eruzione vulcanica e più recentemente la nostra più grande isola la Sardegna che assieme alle Baleari una volta unite, costituiva una grande unica terra da alcuni chiamata Tirrenide.

Atlantide posizionamento geografico più probabile

Una buona ipotesi sulla fine di Atlantide sarebbe quella che pone l’intera distruzione come una conseguenza catastrofica del “diluvio universale” di biblica memoria, presente costantemente in tutti i miti relativi ai primordi della nostra storia. Gli studiosi collocano tale evento assai indietro nel tempo facendolo risalire allo scioglimento dei ghiacciai della calotta polare fra i 10.000 e i 12.000 anni fa. Sulle sponde sia europee che di quelle poste al di là dell’oceano, molte sarebbero le testimonianze archeologiche e storiche presenti che attesterebbero fosse esistito in antico un ceppo comune di civiltà che avrebbe dato origine e vita a tante altre simili maggiormente conosciute quali quelle mediorientali e soprattutto la civiltà Egizia.

Il simbolo della croce di Atlantide

Se si accetta la teoria e la descrizione fatta e trasmessa da Platone, resta comunque un grosso inquietante interrogativo per gli scienziati: come mai non sono mai stati trovati fino ad ora i resti o i reperti che attesterebbero l’avvenuta esistenza di Atlantide nel fondo dell’oceano? Forse lo sapremo in futuro o forse perché troppo spesso gli uomini vedono solo ciò che vorrebbero vedere.

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