di Chiara Sacchetti
Figura
complessa e senza dubbio fuori dal comune, Aleister Crowley organizzò intorno a
sé numerosi e particolari soggetti, facendosi travolgere dalle sue passioni e
dai suoi interessi senza alcun freno né inibizione e intrecciando relazioni
scandalose con uomini e donne. Considerato «come l'uomo più malvagio del mondo in un momento storico in cui potenti
osannati di grandi platee di buoni causavano guerre e genocidi», fu anche
infiammato e ossessionato dall’idea di mettere al mondo un figlio maschio
affinché potesse essere chiamato “figlio
della Grande Bestia”, come lui stesso si autodefinì. I suoi scritti furono fonte
di ispirazione per romanzieri del calibro di Arthur Conan Doyle o G.K.
Chesterton, mentre la sua figura suscitò la curiosità del mago e occultista
William Butler Yeats, di Fernando Pessoa con il quale intrattenne fra l’altro
una fitta corrispondenza e fu fonte di ispirazione di Dennis Wheatley per il
romanzo Il battesimo del Diavolo. Dette vita poi per la sua nuova religione
alla abbazia di Thelema, ispirata a quella di
François Rabelais che egli aveva fatto erigere nel Cinquecento con il
motto "Fai ciò che vuoi sarà tutta
la legge, Amore è la legge, amore sotto la volontà" passando poi la
sua vita tra rituali e magie assurde,
preferendo perfino spendere i suoi soldi per quelle piuttosto che per il cibo.
Ma chi era
Aleister Crowley?
Aleister Crowley nacque il 12 ottobre 1875 al numero 30 di Clarendon Square a Royal Leamington Spa, nel Warwickshire da Edward Crowley, laureato in ingegneria senza però aver mai praticato la professione a cui aveva preferito invece l’attività di famiglia di fabbricante di birra.
Il padre
faceva attività di predicatore e scrittore di testi sulle Sacre Scritture, ma furono
entrambi i genitori, membri di un
raggruppamento di cristiani evangelici, a influenzare (forse negativamente)
la vita del ragazzo e facendo vivere i propri figli in un ambiente
religiosissimo, tanto che essi potevano frequentare soltanto persone che condividevano la loro stessa fede.
Due eventi
però cambiarono profondamente il carattere e l’essenza di Aleister. La morte della sorellina a sole 5 ore dalla
nascita e soprattutto quella del padre per un cancro alla lingua che fecero
chiudere in se stesso il futuro occultista che iniziò a dedicare il suo tempo
alla scrittura e allo studio, slegandosi dagli insegnamenti religiosi dei
genitori nonostante i continui rimproveri della madre che tentava di riportarlo
sulla “retta via”.
Dopo aver
frequentato il Malvern College e la Tonbridge School, nel 1895 Crowley si iscrisse al Trinity College
dell'Università di Cambridge con l’idea di studiare filosofia, ma il tutor che
lo seguiva gli consigliò di laurearsi
in letteratura inglese, scelta che
si rivelò forse meno azzeccata per il futuro.
La data
importante per Aleister fu quella del 1896 quando cominciò ad interessarsi all’occultismo
e al misticismo, alla lettura di libri di alchimia, di magia e di paranormale
tanto che a Cambridge lui stesso si autodefinì la “Grande Bestia” e “666”, il
numero del Diavolo. E proprio ispirato da
questa figura diabolica Somerset Maughan, un suo contemporaneo, scrisse “Il
mago”, un thriller sovrannaturale che Crowley trovò troppo simile a se
stesso tanto da accusare l’autore di plagio.
Un anno dopo
Crowley pubblicò Aceldama, il suo primo libro di poesie in seguito, una volta
lasciata Cambridge, incontrò Julian L. Baker che a sua volta lo presentò a
Samuel Liddell MacGregor Mathers, introducendolo nell'Ordine Ermetico dell'Alba
Dorata (Golden Dawn), una società segreta fondata alla fine del XIX secolo
sulla tradizione della Kabbala. A seguito di una successiva scissione
dell’Organizzazione Crowley abbandonò il Paese con la moglie per andare in
Francia dove l’8 ottobre 1904 entrò nella Massoneria e in particolare nella Anglo-Saxon
Lodge N. 343 della Gran Loggia di Francia, arrivando nello stesso anno il 27
dicembre al grado di Maestro ricevendo poi il 33º grado del Rito scozzese
antico ed accettato.
Al Cairo la
moglie ebbe un esperienza mistica in cui si trovò in uno stato anormale, cosa
che fece pensare ad Aleister che c'era
una entità sovrumana che si era messa in contatto con lei e l’aveva posseduta:
l’uomo così seguì le indicazioni dettate dalla moglie in stato di trance e realizzò
(con successo, secondo quanto scrisse in seguito) un rito di invocazione al dio egiziano Horus. Il dio, secondo
quanto raccontato, gli avrebbe comunicato l'imminente inizio di un nuovo eone
magico, e gli affidava l'incarico di profeta. Nei giorni successivi poi Crowley
disse di aver sentito una voce, forse quella di uno spirito di nome Aiwass (o Aiwaz), il ministro di Horus, che
gli dettava un testo incomprensibile e intraducibile allo stesso Cromley che
poi lui riportò e in seguito pubblicò, con il nome The Book of the Law.
Poco tempo
dopo alla coppia nacque una bimba Nicole che purtroppo morì a meno di due anni.
Ma ad Ahathoor Hecate Sappho Jezebel Lilith Crowley quasi subito dopo, nacque
un’altra bambina che venne chiamata Lola Zaza: per ringraziare di tale fortuna Crowley creò un nuovo rituale che fu modificato
molte volte rientrando comunque fra quelli della sua appartenenza.
Aleister Crowley con la moglie Rose e la figlioletta Lola
Ormai dedito
soltanto alla sua dottrina e allo studio di rituali e di illustri esperti
occultisti e alchimisti, Aleister nel 1934 andò in bancarotta a causa della sconfitta
di un’azione legale intrapresa nei confronti di Nina Hamnett che lo aveva
diffamato nel libro del 1932 Laughing Torso Aleister Crowley morì di
degenerazione del miocardio e bronchite cronica ad Hastings la notte del 1°
dicembre 1947 all'età di 72 anni. Durante la sua esistenza sappiamo che aveva
fatto ampio uso di eroina anche se aveva smesso da alcuni anni per cominciare
di contro a fare uso in grandi quantità di morfina per curare asma e bronchite.
Venne cremato il 5 dicembre 1947 a Brighton. Una macabra curiosità vuole che il
suo ultimo dottore, un medico di nome
Thomson, morì il giorno dopo di lui dando origine alla leggenda e alla credenza
diffusa che Crowley avesse lanciato una maledizione sul suo medico.
Nessun commento:
Posta un commento