di Mario Pagni
È l’oggetto celeste più amato da grandi e piccoli che compare ovunque negli addobbi di Natale e in particolare nei presepi di tutto il mondo, ma anche in cima agli abeti casalinghi assieme a tanti altri oggetti luccicanti e festosi.
Un po’ di storia della religione
Già nell'antichità le opinioni dei cristiani erano discordi riguardo il curioso oggetto celeste, anche perché le opinioni dei filosofi sulla natura dei corpi celesti in genere erano assai confuse. Secondo il filosofo ebreo Filone di Alessandria e prima di lui Platone e gli Stoici, le stelle sarebbero addirittura creature viventi, ma di un genere interamente spirituale. Perfino Aristotele espresse giudizi contraddittori sull'argomento. L'identificazione delle stelle con gli angeli traspare anche in molti testi biblici o della letteratura giudaica. Perciò successivamente diversi Padri della Chiesa, fra cui Giovanni Crisostomo, non videro alcuna contraddizione nel fatto che una stella, cioè un angelo, scendesse in terra a guidare i Magi sino alla stalla di Gesù.
Gentile da Fabriano Re Magi e Stella Cometa |
Una linea di
pensiero completamente diversa compare in Origene di Alessandria, che sostenne
che dovesse trattarsi di un evento naturale e non miracoloso. San Gerolamo poi,
combatté l'idea che le stelle potessero essere angeli e nel 553 con il Concilio
di Costantinopoli venne esclusa definitivamente la teoria che i pianeti o le
stelle potessero avere un'anima. La
maggior parte degli esegeti antichi, in seguito interpretarono la stella come
un fenomeno celeste inanimato, naturale o portentoso, ma senza identificarlo
con una cometa. Nell'iconografia cristiana antica, infatti, la stella non è
mai rappresentata con la coda. L'esempio
più antico è un affresco delle Catacombe di Priscilla (III-IV secolo). La
comune rappresentazione a forma di cometa e la dicitura "stella
cometa" risalgono al tempo di Giotto, impressionato forse dal passaggio
della Cometa di Halley nel 1301, la
disegnò appunto proprio come una cometa dalla lunga coda nel magnifico ciclo di
affreschi della cappella degli Scrovegni a Padova. A partire dal XV secolo il
particolare ha avuto una straordinaria fortuna artistica, in particolare
proprio nelle rappresentazioni della natività e del presepe. La lunga coda
risponderebbe simbolicamente anche al desiderio di rappresentare un oggetto
celeste che indichi una direzione, in accordo con la lettura popolare del testo
evangelico.
La cometa raffigurata da Giotto nella Cappella degli Scrovegni a Padova |
La moderna astronomia in seguito ha
cercato più volte a parziale giustificazione di quanto riportato dalle Sacre
Scritture di dare una spiegazione e magari un nome alla natalizia cometa che
dopo aver guidato i tre re Magi fino al giaciglio del nascituro Bambin Gesù, è rimasta sembra in alto sopra alla
capanna dei pastori o per alcuni una grotta, per illuminare quanti accorrevano
a vedere la Sacra Famiglia. Alcuni anni fa gli scienziati, (astronomi in
particolare) avevano attribuito il religioso avvistamento proprio alla
succitata cometa di Halley che periodicamente poteva essere avvistata mentre si
avvicinava al nostro Sistema Solare e lo a fatto per secoli, divenendo però
sempre meno luminosa dopo che la sua corsa e la sua lunghissima coda,
transitavano ruotando intorno al Sole e al suo calore prima di ripartire per
gli spazi siderali. La cometa di Halley (dal nome dello scopritore) è comparsa molte volte
in passato e anche nel secolo scorso, e da studi più approfonditi di archeo-astronomia
sembra che sia transitata a suo tempo come abbiamo detto in precedenza,
proprio nel presunto periodo deputato alla nascita del Redentore. Ci sono anche altre teorie con valenze e
probabile veridicità assai meno scientifica e più bassa come criterio di
credibilità ma di indubbia suggestione. Fra queste quella degli
appassionati di ufologia che sostengono che l’oggetto luminoso potesse essere
addirittura un Ufo (Unidentified
Flying Object) in visita al
nostro pianeta probabilmente con viaggiatori a bordo consci alla pari degli
stessi re Magi dell’estrema importanza del nascituro.
I Re Magi e l'Ufo |
Si dice che
proprio i re magi stessi, esperti alchimisti e portatori di ancestrali e
misteriche tradizioni, conoscessero la verità in proposito e proprio per questo
si sarebbero mossi da Oriente con lo stesso scopo, ossia rendere omaggio ad un
essere superiore diverso da tutti gli altri abitanti del pianeta nato in terra
di Betlemme. Sempre in ambito scientifico astronomico la stella cometa di
Natale poteva coincidere con l’improvvisa
comparsa all’epoca di una cosiddetta Supernova, ossia un astro in fase di
collasso ed esplosione che solo allora per problemi legati allo spazio–tempo
avrebbe diffuso tutta la sua luminosità soltanto apparente, essendo scomparsa
in realtà già da tempo.
Maestro dei Mesi, Sogno e Adorazione dei Magi. Lunetta a Bassorilievo 1200 c.a. |
Per una
volta e visto il gioioso periodo purtroppo funestato dalla corrente pandemia ci
piace concludere con un semplice ma
significativo messaggio di speranza per un futuro migliore, lasciando ad
altri il dubbio della veridicità sull’oggetto celeste che ancora oggi accende i
cuori. Depositiamo quindi la nostra luccicante e beneaugurante stella sulla punta
del nostro albero o sulla copertura della capanna che ospita la Sacra Famiglia
qualsiasi sia la sua natura e la sua origine.
Presepe e Stella Cometa |
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