giovedì 23 dicembre 2021

La Stella cometa di Natale

di Mario Pagni

È l’oggetto celeste più amato da grandi e piccoli che compare ovunque negli addobbi di Natale e in particolare nei presepi di tutto il mondo, ma anche in cima agli abeti casalinghi  assieme a tanti altri oggetti luccicanti e festosi.

Un po’ di storia della religione

Già nell'antichità le opinioni dei cristiani erano discordi riguardo il curioso oggetto celeste, anche perché le opinioni dei filosofi sulla natura dei corpi celesti in genere erano assai confuse. Secondo il filosofo ebreo Filone di Alessandria e prima di lui Platone e gli Stoici, le stelle sarebbero addirittura creature viventi, ma di un genere interamente spirituale. Perfino Aristotele espresse giudizi contraddittori sull'argomento. L'identificazione delle stelle con gli angeli traspare anche in molti testi biblici o della letteratura giudaica. Perciò successivamente diversi Padri della Chiesa, fra cui Giovanni Crisostomo, non videro alcuna contraddizione nel fatto che una stella, cioè un angelo, scendesse in terra a guidare i Magi sino alla stalla di Gesù.

Gentile da Fabriano Re Magi e Stella Cometa

Una linea di pensiero completamente diversa compare in Origene di Alessandria, che sostenne che dovesse trattarsi di un evento naturale e non miracoloso. San Gerolamo poi, combatté l'idea che le stelle potessero essere angeli e nel 553 con il Concilio di Costantinopoli venne esclusa definitivamente la teoria che i pianeti o le stelle potessero avere un'anima. La maggior parte degli esegeti antichi, in seguito interpretarono la stella come un fenomeno celeste inanimato, naturale o portentoso, ma senza identificarlo con una cometa. Nell'iconografia cristiana antica, infatti, la stella non è mai rappresentata con la coda. L'esempio più antico è un affresco delle Catacombe di Priscilla (III-IV secolo). La comune rappresentazione a forma di cometa e la dicitura "stella cometa" risalgono al tempo di Giotto, impressionato forse dal passaggio della Cometa di Halley  nel 1301, la disegnò appunto proprio come una cometa dalla lunga coda nel magnifico ciclo di affreschi della cappella degli Scrovegni a Padova. A partire dal XV secolo il particolare ha avuto una straordinaria fortuna artistica, in particolare proprio nelle rappresentazioni della natività e del presepe. La lunga coda risponderebbe simbolicamente anche al desiderio di rappresentare un oggetto celeste che indichi una direzione, in accordo con la lettura popolare del testo evangelico.

La cometa raffigurata da Giotto nella Cappella degli Scrovegni a Padova

La moderna astronomia in seguito ha cercato più volte a parziale giustificazione di quanto riportato dalle Sacre Scritture di dare una spiegazione e magari un nome alla natalizia cometa che dopo aver guidato i tre re Magi fino al giaciglio del nascituro Bambin Gesù, è rimasta sembra in alto sopra alla capanna dei pastori o per alcuni una grotta, per illuminare quanti accorrevano a vedere la Sacra Famiglia. Alcuni anni fa gli scienziati, (astronomi in particolare) avevano attribuito il religioso avvistamento proprio alla succitata cometa di Halley che periodicamente poteva essere avvistata mentre si avvicinava al nostro Sistema Solare e lo a fatto per secoli, divenendo però sempre meno luminosa dopo che la sua corsa e la sua lunghissima coda, transitavano ruotando intorno al Sole e al suo calore prima di ripartire per gli spazi siderali.  La cometa di Halley (dal nome dello scopritore) è comparsa molte volte in passato e anche nel secolo scorso, e da studi più approfonditi di archeo-astronomia sembra che sia transitata a suo tempo come abbiamo detto in precedenza, proprio nel presunto periodo deputato alla nascita del Redentore. Ci sono anche altre teorie con valenze e probabile veridicità assai meno scientifica e più bassa come criterio di credibilità ma di indubbia suggestione. Fra queste quella degli appassionati di ufologia che sostengono che l’oggetto luminoso potesse essere addirittura un Ufo (Unidentified  Flying  Object) in visita al nostro pianeta probabilmente con viaggiatori a bordo consci alla pari degli stessi re Magi dell’estrema importanza del nascituro.

I Re Magi e l'Ufo

Si dice che proprio i re magi stessi, esperti alchimisti e portatori di ancestrali e misteriche tradizioni, conoscessero la verità in proposito e proprio per questo si sarebbero mossi da Oriente con lo stesso scopo, ossia rendere omaggio ad un essere superiore diverso da tutti gli altri abitanti del pianeta nato in terra di Betlemme. Sempre in ambito scientifico astronomico la stella cometa di Natale poteva coincidere con l’improvvisa comparsa all’epoca di una cosiddetta Supernova, ossia un astro in fase di collasso ed esplosione che solo allora per problemi legati allo spazio–tempo avrebbe diffuso tutta la sua luminosità soltanto apparente, essendo scomparsa in realtà già da tempo.

Maestro dei Mesi, Sogno e Adorazione dei Magi. Lunetta a Bassorilievo 1200 c.a.

Per una volta e visto il gioioso periodo purtroppo funestato dalla corrente pandemia ci piace concludere con un semplice ma significativo messaggio di speranza per un futuro migliore, lasciando ad altri il dubbio della veridicità sull’oggetto celeste che ancora oggi accende i cuori. Depositiamo quindi la nostra luccicante e beneaugurante stella sulla punta del nostro albero o sulla copertura della capanna che ospita la Sacra Famiglia qualsiasi sia la sua natura e la sua origine.   

Presepe e Stella Cometa


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