di Chiara Sacchetti
È una delle
figure fantastiche e mitiche più famose; dalla penna di moltissimi autori sono
scaturite storie e leggende che riguardano questi esseri così mostruosi ma
altrettanto affascinanti, per dare avvio a film fumetti e saghe epiche, non ultima
in ordine di tempo, quella televisiva e cinematografica di Twilight
comprendente anche i Licantropi o Lupi Mannari.
Ma chi sono
davvero i vampiri? E come nasce questa figura?
L’esistenza di una credenza in esseri soprannaturali che si nutrono di sangue è qualcosa presente in tutte le culture e tradizioni di tutti i popoli da moltissimi secoli e le caratteristiche peculiari che noi oggi assoceremmo al vampiro nei tempi antichi venivano attribuite a spiriti e demoni, e perfino al Diavolo in persona.
Il vampirismo
è un fenomeno che come già accennato è
presente già nelle antiche civiltà, nelle culture mesopotamiche, ebraiche, e
greca e romana sono presenti esseri che richiamano spiriti o demoni che possono
essere di fatto considerati precursori dei moderni vampiri, tutti accomunati
dal fatto che si cibavano di qualsiasi cosa purché diversa da quella degli
uomini. Nella mitologia greca e latina troviamo per esempio le empuse, le lamie
e le strix, esseri che secondo la credenza si cibavano di sangue e che divenivano
capri espiatori per morti apparentemente inspiegabili. Empusa era la figlia di
Ecate, divinità anch’essa demoniaca, che si trasformava in una bellissima
giovane fanciulla per sedurre gli uomini e poi bere il loro sangue, essa era a capo delle empuse, il suo gruppo di
seguaci. Le lamie e le striges erano invece divinità con il corpo di uccello
notturno simili alle Arpie che mangiavano sui letti dei bambini e ne prendevano
il sangue. Nel mondo persiano, uno dei primi popoli a credere all’esistenza di
questi esseri, sono stati ritrovati oggetti di ceramica dove venivano
raffigurate creature che cercano di bere sangue dagli uomini, mentre a
Babilonia e tra gli Assiri ci sono divinità come Lilitu o nel mondo ebraico di
Lilith, che si cibavano anch’esse di sangue di bambini.
La dea Sekmet che secondo la mitologia beveva tanto sangue
Nel Medioevo
invece cronisti come Walter Map o Guglielmo di Newburg ci raccontano di creature
morte e resuscitate che si nutrono del sangue degli altri esseri umani.
Ma per
ricercare l’origine del moderno vampiro dobbiamo viaggiare verso l’Est. Il
primo documento che attesta la credenza in queste terrificanti figure risale al
1047, si tratta di un’opera in lingua russa che racconta di entità spiritiche
chiamate Upir, un termine di origine incerta che potrebbe essere nato da alcune
caratteristiche proprie di queste entità che, secondo le credenze popolari,
apparivano durante i rituali funebri. Ciò che invece è appurato è che questi
spiriti divennero a suo tempo, come sempre accaduto soprattutto alla stessa stregua di streghe e
stregoni, i capri espiatori delle sventure e di tutti gli eventi tragici che
accadevano ai singoli e all’intera collettività.
Secondo
alcune teorie una delle cause delle origini di questa spaventosa creatura il
vampiro, è da ricercarsi in alcune malattie che nell’antichità incutevano
terrore e delle quali non si conoscevano né le cause né tantomeno i rimedi.
L’idrofobia, malattia alquanto rara ma soprattutto strana, per esempio, altera
il ritmo sonno-veglia e induce sensibilità alla luce, particolarità tutte che
richiamano proprio quelle del vampiro;
Ma fu nel
Settecento che la credenza nei vampiri ebbe la sua massima diffusione, quando
cioè ci fu nell’Europa orientale una estesa epidemia di svariate malattie che
costrinse le autorità a trafiggere i corpi delle persone morte già seppellite
con un bastone di legno e a ricoprirli di aglio per evitare che qualcuno
pensasse di poterle rianimare.
La
letteratura e la fantasia degli uomini fece il resto. Oggi paesi come
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