lunedì 18 ottobre 2021

Il Vodoo

di Chiara Sacchetti

Quando sentiamo parlare di vodoo immaginiamo subito una bambolina che rappresenta una persona infilzata da uno spillo che provoca nello stesso momento nella persona interessata la sensazione di essere punta nello stesso posto. Niente di più sbagliato.

Classica bambola punta da uno spillone associato al vodoo

Nata ai primordi della civiltà nel continente africano, la religione vuduista ebbe però intorno al Seicento, con le deportazioni degli schiavi nelle nuove colonie, una nuova linfa vitale con nuovi caratteri più moderni, dove venivano unite le credenze spirituali con alcuni elementi del Cattolicesimo. Fu l’incontro fra questi due culti che influenzò questa religione portandola a mutare la sua natura e unirla in quelle più cristiane anche se fu sempre combattuta fin dai suoi inizi, per la sua connessione con la Magia Nera e per le superstizioni che insegnava. Per gli schiavi il vodoo andò però a significare anche e soprattutto un sentimento di unione e coesione, una fede che li legava facendoli sentire parte di una unica comunità, in un momento come quello dello schiavismo in cui venivano sfruttati e maltrattati.

Ma cosa è veramente il vodoo?

Antico vodoo

Alla base di questa religione c’è la venerazione per la Natura, considerata sacra e permeata dalle divinità, e per gli antenati e in particolare la credenza che morti e vivi abitino assieme anche se in due mondi distinti ai quali si può accedere grazie a spiriti intermediari legati con il dio. Vari e con varie caratteristiche sono gli spiriti soprannaturali, i cosiddetti loa, spiriti collettivi che presiedono ai fenomeni di cui successivamente acquisiscono le caratteristiche. Papa Legba per esempio, viene raffigurato come un vecchio posto ai crocevia, e il suo luogo sono le strade, i passaggi e la comunicazione: proprio per questo durante i rituali è il primo ad essere invocato attraverso preghiere affinché aiuti ad aprire i rapporti con gli altri spiriti, e viene spesso associato e disegnato come San Pietro. Papa Ghede invece è l’insieme degli spiriti dei morti e dell’oltretomba dove vi risiedono ed è lui il tramite dei vivi per parlare con i defunti.

Divinità bodoo del Benin

Secondo il vodoo esiste una sola divinità suprema, lontana  e non riconoscibile, indicata con i nomi Mawu, Olorun o Gran Met (quasi sicuramente con il significato etimologico dal francese di Gran Maestro).

Nel vodoo l’anima è divisa in due corpi numistici, ossia il grande angelo guardiano e il piccolo angelo guardiano: il primo è quello più materiale legato al corpo che lascia dopo la morte; il secondo invece è quello più sensibile, che abbandona spesso il corpo, in particolare durante il sonno. Spesso ciò avviene così tanto  e in modo tale, oltre che soggetto agli influssi esterni, che alcune persone più potenti che praticano la magia nera possono addirittura imprigionando e controllando la persona stessa, sottometterla del tutto al proprio influsso. Per cercare di ovviare a questo pericolo viene creato spesso una sorta di amuleto, un vaso della testa, in cui viene racchiuso il piccolo angelo proteggendolo da attacchi esterni.

Nella credenza vodoo esiste l’angelo custode che consiglia e protegge la persona e l’anima quando un uomo muore, ascende al Paradiso.

Ma perché allora il vodoo viene spesso visto e compreso come qualcosa di mostruoso e soprattutto di pericoloso quasi diabolico?

Questa idea nasce quasi certamente dalla concezione negativa data dal Cristianesimo che combatté fin dal principio questo culto, e anche da alcuni rituali come il sacrificio degli animali associato alla stregoneria. Certo è che ad alcuni sacerdoti vodoo viene spesso associata, soprattutto ai più potenti, la capacità di invocare e riportare in vita i defunti, chiamati zombie. Si racconta che in effetti ci siano anche prove di queste facoltà, la scrittrice Zora Hurston si dice sia riuscita a fotografare uno di questi esseri ad Haiti, in particolare Felicia Felix Mentor, una donna morta nel 1907 e ricomparsa sotto forma di zombie nel 1936. In realtà molti medici affermano che a queste persone sia stata semplicemente somministrata una droga che porterebbe ad una morte apparente, esattamente come quella di Giulietta e Romeo, e di una vita vegetativa al loro risveglio. Non ci si deve poi dimenticare anche di moltissimi rituali e cerimonie cosiddette magiche in particolare legati alla magia nera. Moltissimi giurano di essere vittima di queste malie, la stessa famiglia Kennedy, nota alla storia non solo per la politica americana, ma anche per tutte le sfortune che nei decenni avrebbe avuto, sarebbe uno degli esempi. La stessa morte del presidente John Kennedy sarebbe infatti dovuta alla maledizione che François Duvalier, il presidente di Haiti e a suo dire reincarnazione di Baron Samedi, avrebbe scagliato contro di lui.

Foto della Famiglia Kennedy

Al di là di questo racconto, vero o presunto, è certo che nell’immaginario collettivo al vodoo viene sempre associato qualcosa di stregonesco e pericoloso, e che forse  proprio a causa di tutte queste storie sarà difficile cambiare opinione in proposito.

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