giovedì 29 agosto 2019

Le terre leggendarie: la Terra Cava e il Regno di Agarthi

di Mario Pagni


Ci è stato chiesto da più parti di produrre una seconda parte nel nostro Blog dedicata al “chiarimento” di alcuni lati ancora oscuri sulla vicenda dell’ipotesi della cosiddetta “Terra Cava” e sul regno sotterraneo dell’Agartha.

Il testo di Jacolliot che ha ispirato gli altri autori

La mia formazione professionale mi impedisce totalmente di attingere a fonti scritte che non siano sufficientemente attendibili e supportate da dati storici e archeologici ben documentati. Tuttavia ho sempre pensato che ogni leggenda abbia sempre e comunque una parte di verità alla quale fare riferimento e per la quale varrebbe la pena non solo approfondirne alcuni aspetti ma anche dare credito ad ipotesi (se pure apparentemente fantasiose) ma in grado comunque di stimolare ulteriori ricerche su basi scientifiche. Per dirla alla “Roberto Giacobbo” tentare di camminare sul filo della lama “ai confini della realtà” prima di screditare del tutto qualsiasi problema legato ad un passato del quale spesso non conosciamo bene neanche la verità dimostrata. Questo è quanto scrive Dario Chioli relativamente alla vicenda del favoloso regno sotterraneo descritto non solo da Saint Yves de Alveidre ma aggiunge l’inadeguatezza scientifica di certe sue affermazioni tratte da un precedente testo di un altro autore: Louis Jacolliot. Dice Chioli:

lunedì 26 agosto 2019

La Grande Madre


di Chiara Sacchetti

È con questa antichissima dea che comincia il nostro viaggio alla scoperta di tutte le divinità femminili che sono state venerate e temute nel corso dei secoli con le varie antiche civiltà fino ad oggi, una figura, quella della Grande Madre, che incarnerà molte dee, assieme ad una vasta gamma di simboli e immagini sia del mondo animale che vegetale.

Cornucopia, simbolo di abbondanza e fertilità

La Grande Madre viene genericamente identificata come una divinità femminile “primordiale” capace di assumere ogni tipo di aspetto umano e di rappresentare lo svolgimento naturale stesso della vita con il  suo ciclo eterno di nascita, sviluppo, maturità, declino, morte e rigenerazione o rinascita. Proprio per questo viene spesso definita l’archetipo di tutte le dee, le quali, a loro volta in seguito,  ne caratterizzeranno ognuna solamente uno  specifico aspetto: con il progredire della civiltà e quindi l’aumento ovvio delle necessità umane, cresceranno in egual misura anche le divinità che sovrintenderanno ciascuna ad ogni aspetto della vita terrena e alle quali l’uomo stesso chiederà soccorso e assistenza. Esistono inoltre Dee Madri, in altre culture, con altri nomi ma che sovrintendono anch’esse alle stesse identiche necessità:  Iside per gli antichi Egizi o Lilith per gli ebrei, ma ne parleremo nelle nostre prossime puntate, specificando le effettive differenze fra loro.

giovedì 22 agosto 2019

Cenni di magia egizia


di Mario Pagni

La mia immensa fortuna di architetto – archeologo è stata quella di condividere per anni il mio ufficio presso il Museo Archeologico Nazionale di Firenze con due bravissimi colleghi la dott.ssa Cristina Guidotti e il compianto dott. Pier Roberto del Francia entrambi egittologi di ottima fama. Con loro discutevo dei grandi dubbi che ancora oggi persistono relativamente alla civiltà egizia e sui loro grandiosi monumenti architettonici e scultorei di eccezionale pregio ma anche di notevole difficoltà di realizzazione vista l’epoca e gli attrezzi allora in uso. Era un dibattito molto sentito ma mai troppo acceso e prevaleva quasi  sempre il buonsenso e soprattutto le domande che da ambo le parti non sempre trovavano risposte adeguate. Proprio loro ognuno per la propria specialità e per il preciso approccio negli studi approfonditi compiuti, mi hanno “iniziato” alla riflessione profonda e ai criteri necessari a gettare le basi di quelli che già dal titolo abbiamo definito soltanto “Cenni di magia egizia”.
Il Khaos
La magia egizia come possiamo evincere dalle premesse, è un problema estremamente complesso perché abbraccia in buona sostanza tutta una serie di informazioni che vanno dalla costante ricerca di una reale matrice cultuale, appartenente al periodo storico effettivo durato peraltro molti secoli e suddiviso in Antico Medio e Nuovo Regno, assieme a molteplici riletture della medesima, avvenute in successivi momenti storici e con diverse modalità e finalità. In questa sede ogni forma di effettivo e necessario approfondimento della tematica in questione, non farebbe che accrescere le difficoltà di apprendimento generale. Per questo sarà doveroso precisare che vogliamo soltanto modestamente fornire a chi ci legge, una semplice ma corretta traccia di tale complessa problematica.

lunedì 19 agosto 2019

Le divinità femminili dalla Preistoria fino ai giorni nostri


di Chiara Sacchetti

Comincia qui un ciclo di articoli dedicati alle figure femminili che sono state venerate e adorate dalle tante civiltà fino ai giorni nostri, donne buone ma anche cattive, madri amorevoli ma assieme  vendicative, capaci di innumerevoli doni verso i propri figli (il genere umano) e allo stesso tempo piene di rancore e capaci di inesorabili azioni verso quegli stessi uomini.

Campi coltivati

Fin da quando l’uomo ha fatto la sua comparsa sulla terra si è posto mille domande e ha avuto molte necessità “primordiali”, le stesse che nel bene o nel male, (seppur supportati dalla scienza e dalla medicina, e circondati dalla tecnologia), abbiamo anche oggi. La nascita, la malattia, la morte e la sofferenza in generale, sono da sempre qualcosa che difficilmente, anche in epoca moderna, riusciamo davvero a comprendere appieno soprattutto nel loro significato o motivazione; la vita stessa nella sua interezza pone dubbi ma molte poche certezze, e questo senso di inadeguatezza e soprattutto di impotenza di fronte a certi eventi ha portato l’essere umano, fin da subito, a cercare in una realtà superiore, in un’entità al di sopra di lui e quindi anche presumibilmente molto più potente, una spiegazione, e allo stesso tempo un rifugio a cui affidarsi o chiedere aiuto.

giovedì 15 agosto 2019

Le terre "leggendarie": l'AGARTHI e il Regno del Preste Gianni


di Mario Pagni

Il cammino che abbiamo intrapreso nel mondo antico, i suoi simboli e quella che potremo definire “Conoscenza Perduta”, passa anche attraverso luoghi leggendari carichi di fascino misterico e magnetismo terrestre costante. Quelli che seguono sono due esempi classici spesso ignorati dalla nostra civiltà “moderna” così lanciata e propensa a vivere la propria esistenza cancellando volentieri la fantasia e l’intuito in favore solo e soltanto dell’immediato godimento e profitto eppure la storia, non sempre quella scritta e trattata attraverso una ampia divulgazione, ma circoscritta a persone ed ambienti più attenti e nel contempo più riservati ed esclusivi, racconta che nel corso dei secoli, si sono avvicendati favolosi regni e terre mai esplorate, governate da sovrani iniziati e saggi, alcuni dei quali ancora oggi se pur relegati nel sottosuolo del pianeta o nascosti sotto apparenti mentite spoglie, influenzerebbero i destini di tutta la nostra povera e tartassata umanità.

Alexander Saint Yves d'Alveydre

lunedì 12 agosto 2019

Le origini storiche della stregoneria: la Compagnia di Diana e i Benandanti

di Chiara Sacchetti

Un misto fra religione pagana, celtica, usanze e credenze cristiane è la Compagnia di Diana, un gruppo di donne seguaci della dea che, trasformate in bestie alate, si recavano a riunioni con altre donne, in misteriosi e malefici incontri dove succhiavano il sangue dei bambini e toglievano le ossa ai vivi per poi la mattina seguente rimettere tutto a posto, senza però che quegli esseri da loro toccati fossero più gli stessi di prima. In realtà l’origine di questa schiera di donne è assolutamente benevola e da ricercarsi nelle credenze di alcune realtà soprattutto contadine, in particolare quella dove c’era l’usanza di lasciare tavole imbandite con ricchi banchetti e la casa pulita nell’eventualità dell’arrivo di queste “signore” che davano “la buona sorte” ai bambini e “benedicevano” la casa visitata.

François Broucher, Diana al bagno, Parigi, Museo del Louvre

giovedì 8 agosto 2019

Il linguaggio dei simboli


di Mario Pagni

I popoli antichi e la civiltà che li caratterizzava, usavano spesso il linguaggio dei simboli; gli stessi criteri e metodi di scrittura erano genericamente riferiti alla trasmissione della comunicazione per loro tramite. Dai “Glifi” degli Egizi alla scrittura cuneiforme, l’espressione di un desiderio o di un qualsiasi racconto epico o poetico, erano affidati spesso all’immediatezza del concetto di base, senza l’effettivo uso di una frase o di un intero discorso così come noi lo intendiamo oggi con l’analisi logica e grammaticale.



Definizione di simbolo


lunedì 5 agosto 2019

Le origini storiche della stregoneria: gli Antichi Romani


di Chiara Sacchetti

Già ai tempi dell’Antica Roma esisteva questa strana e oscura presenza, anzi ve ne erano di due specie, simili e contrapposte: una era la strix, una donna trasformata in una sorta di uccello simile alla civetta, con gli occhi fissi, becco, rostri che nelle ore notturne andava alla ricerca di bambini per succhiare loro il sangue e quindi ucciderli.

John William Waterhouse, Il Cerchio Magico

giovedì 1 agosto 2019

Fulcanelli e "Il mistero delle Cattedrali"

di Mario Pagni

L’alchimia è la parte meno conosciuta della storia delle scienze. L’oscurità degli scritti ermetici, l’opinione generalmente diffusa che le ricerche relative alla pietra filosofale e alla trasmutazione dei metalli non sono altro che un insieme di assurdità e di follie, hanno purtroppo sviato da questo soggetto l’attenzione degli studiosi.
L’oggetto dell’alchimia è proprio, almeno ad un primo sommario esame, in effetti, lo studio e la successiva realizzazione della tecnica di trasmutazione dei metalli, in sostanza mutare i metalli vili in metalli cosiddetti nobili, fare oro e argento con mezzi artificiali, e tale fu lo scopo di questa singolare scienza che non conta meno di quindici secoli di durata.
In realtà si tratta però di una cosa assai più complessa e lontana da ogni facile approccio, anche e solo filosofico se non si è ben guidati e senza una preventiva adeguata preparazione. Una celeberrima quanto enigmatica figura di alchimista è Fulcanelli: su di lui si indaga da più di cinquant’anni, egli ricorda cosi da vicino il Conte di Saint Germain al punto che alcuni avanzano addirittura l’ipotesi che possa trattarsi della stessa persona.

Frontespizio de "Il mistero delle Cattedrali"

Lo stesso nome, che è uno pseudonimo, sembra sia un’approssimazione fonetica di Vulcano, il fabbro degli dei,e Helios, il dio del Sole, Eugène Canseliet, discepolo di Fulcanelli, cosi scriveva del suo misterioso maestro nella prima edizione del “Mistero delle Cattedrali”, opera sconcertante per ermetismo e simbolismo alchemico prodotta da Fucanelli: