La parola
Teurgia viene da theourghia ossia «fabbricazione di dei» e venne coniata nel tardo periodo
ellenistico per indicare una pratica religiosa finalizzata al bene, come la
realizzazione di miracoli e prodigi. Veniva
prodotta soltanto dagli uomini che erano riusciti ad instaurare un rapporto
diretto e privilegiato con la divinità attraverso un lungo percorso esoterico,
tanto da finire per identificarsi con la divinità stessa.
Ma cosa è
davvero la Teurgia? E come avveniva il legame umano-divino?
La Teurgia
Gli Oracoli caldaici del filosofo
medioplatonico del II secolo d.C. Giuliano il Teurgo, sono il primo testo che tratta
di questo argomento anche se le pratiche teurgiche cominciarono certamente
prima e si differenzia dalla teologia, in quanto la prima non si limita solo a
parlare del divino come la seconda, ma
vengono indicati anche i rituali e le pratiche per evocarlo e creare con esso
uno stretto legame. Si distingue anche dai cosiddetti oracoli in quanto in
questi ultimi la divinità entrava nel corpo dell’adepto spontaneamente senza
alcuna richiesta, mentre nella teurgia il divino penetrava nella persona
del teurgo perché volutamente evocata da questi scelto fra molti in possesso delle
giuste inclinazioni.
Immagine stilizzata del Sole, fulcro della sapienza caldaica.
La Telestiké
È un termine greco che indicava la tecnica di iniziazione misterica tipica dell’età tardo ellenista e del nuovo Neoplatonismo. Consisteva nel consacrare ed evocare, con nomi ed epiteti, una divinità affinché concedesse la vita alle statue realizzate appositamente che la rappresentavano per ottenere oracoli.
Le statue
Nel mondo
classico, la statua non era soltanto un simbolo, qualcosa che rimandava ad
un’altra realtà lontana, ma era essa stessa la sede della sacralità e quindi
anche del potere che la divinità possedeva e non a caso il rapporto fra il
“fedele” e l’iconografia statuaria della divinità era piuttosto particolare. Nel mondo greco in particolare non a caso
ripetuto, le sculture delle divinità erano fortemente naturalistiche e per
questo dipinte con colori che si rifacevano esattamente all’essere umano,
quali la pelle rosa, le labbra rosse i capelli colorati come anche le vesti che
spesso erano anche abbellite con gioielli e accessori vari.
Ricostruzione dell'apparato cromatico della statua di Augusto di Prima Porta
La Teurgia
nell’antichità
Veniva
solitamente celebrata all’interno della prassi riferita ai culti misterici in
cui si usavano simboli, formule, gesti e preghiere di carattere propiziatorio
al fine di evocare la divinità prescelta e per questo non sappiamo chiaramente
come potesse operare anche se alcuni studiosi sostengono che probabilmente
venivano usati degli “effetti speciali” come illusione del divino. La sua fortuna a Roma fu soprattutto grazie
alla diffusione del Neoplatonismo che enfatizzava l’uso sacro dell’immagine
come archetipo della divinità stessa e sul quale ebbe notevole influenza. Fra
i personaggi neoplatonici non possiamo non ricordare l’imperatore (e filosofo)
romano Giuliano che si fece iniziare ai Misteri Eleusini grazie a Massimo di
Efeso, filosofo greco seguace di Giamblico che ne divenne così suo maestro.
La teurgia
nel Medioevo
Con la
chiusura delle scuole teologiche non cristiane e filosofiche nel 529 a.C. a
seguito della pubblicazione del Codex
Iustinianus, emesso dall'imperatore cristiano Giustiniano in cui si bandiva
ogni altra religione all’infuori del Cristianesimo, la teurgia sparì per un
lungo periodo. E anzi le pratiche di questo tipo vennero demonizzate e spesso
successivamente associate alla stregoneria, alla magia nera e ad altre pratiche
demoniache.
Domenico Ghirlandaio, Apparizione dell'angelo a Zaccaria, Cappella Tornabuoni, Firenze.
Ma fu nel Rinascimento, a seguito del Concilio
di Firenze con l’arrivo in Italia da Bisanzio del filosofo neoplatonico Giorgio
Gemisto Pletone, che la Teurgia tornò in Europa trovando terreno fertile
nell’Umanesimo, tanto da svilupparsi nell’Accademia Neoplatonica di Marsilio
Ficino e di altri filosofi fiorentini. Oggi ha ritrovato la sua forza, prima con la
nascita di alcuni ordini nel XIX e XX secolo quali li l'Hermetic Order of the
Golden Dawn e l'Ordo Templi Orientis e poi con quella delle cosiddette
religioni neopagane come il Wicca e il Druidismo.
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