giovedì 23 febbraio 2023

Che cos’è una Setta

di Mario Pagni

Molto spesso la gente comune ovvero quella che più difficilmente tende ad approfondire argomenti che almeno all’apparenza sembrano lontani dal vivere quotidiano, non sa ben distinguere certe differenze di aggregazione di  gruppi di persone organizzate fra loro, aventi scopi e finalità simili e spesso nobili, ma altrettanto spesso tese al raggiungimento di ideali poco consoni al bene comune. La differenza fra una confraternita e una setta ad esempio non è molto chiara e spesso anche gli studiosi non sono d’accordo nel considerare l’uno o l’altro aspetto degli stessi affiliati ai due sodalizi. Per molto tempo si è discusso ad esempio sulle vere ragioni, gli scopi e le finalità della “confraternita” dei Fedeli D’Amore che raccoglieva al suo interno adepti del calibro di Dante Alighieri, Guido Guinizzelli o Guido Cavalcanti tanto per fare alcuni nomi.  Eppure ancora oggi anche negli ambienti fiorentini si parla dei Fedeli D’Amore usando a nostro avviso impropriamente il termine “Setta”.

Assuefazione ad un tipo di credo guidati dal terzo occhio

 

Definizione di Setta

Una Setta (dal latino secta, da sequi, seguire, seguire una direzione, e da secare, tagliare, disconnettere) è, in senso generale, un gruppo di persone che segue una dottrina  minoritaria la quale, per particolari aspetti dottrinali o pratici, si discosta da una dottrina preesistente già diffusa e affermata. La definizione di setta è dibattuta e il termine ha assunto un significato negativo o dispregiativo. In tempi più recenti essa indica frequentemente gruppi anche non religiosi sorti intorno a personalità carismatiche o di dominio psicologico nei confronti altrui.

Molto di moda e assai pericolosa oggi è la psicosetta

Nonostante il trascorrere del tempo e un clima più orientato al dialogo e tollerante al rispetto delle varie diversità di opinione, questo termine viene ancora oggi utilizzato in senso dispregiativo per indicare gruppi che hanno credenze, miti e ritualità fuori da schemi comuni già consolidati come quelli religiosi, o di una certa mentalità ritenuta maggioritaria. Il termine “culto”  ad esempio viene spesso preferibilmente utilizzato al posto di “setta” o come sinonimo della medesima specialmente negli Stati Uniti.

 

La setta nella stregoneria

Alcuni studiosi ritengono che le sette si erano già formate e sviluppate a partire dai primi gruppi di individui della età della Pietra, che iniziarono a seguire i culti legati alle divinità presenti in natura e anche nelle prime attività dell’uomo, fra queste quella della fertilità e della caccia, e che gli adepti continuarono ad incontrarsi anche durante le persecuzioni, seppure con appuntamenti alterni e in luoghi prescelti e nascosti. Si pensa che il numero ideale per la formazione di una setta fosse di tredici individui e di ciò si hanno spesso testimonianze in fonti d’archivio antiche sia in Francia, in Germania ma anche in Scozia e Inghilterra. Proprio questo numero di adepti è indicato e comunicato nel 1662 da una strega scozzese Isobel Gowdie durante la confessione fatta ai suoi esaminatori: “ Ci sono tredici persone in ogni setta” disse testualmente, ma è probabile che non si trattasse di vera regola soprattutto al mutare delle epoche e delle tradizioni presenti su ciascun territorio. Ogni setta aveva un capo carismatico (sacerdote o sacerdotessa) ma a volte in alcuni paesi i vari gruppi erano coordinati e sottoposti ad una sorta di governatore capo dei praticanti dell’intero distretto.

Emblema di setta satanica

Gli oppositori di certe teorie insistono invece nel far notare che la maggior parte degli autori si basa su confessioni ottenute con la tortura e quindi ritenute poco attendibili. Molto spesso infatti gli imputati non sapevano nulla o quasi delle pratiche occulte delle quali erano accusati ed erano costretti ad ammettere tutto quello che faceva piacere sentire agli inquisitori per la successiva pratica di condanna. Inutile dire quale fosse la confusione che fra l’altro regna ancora oggi dal punto di vista storico-antropologico sull’intera questione. Alcune di queste sette molto ben organizzate erano seguaci della cosiddetta “Antica Religione” ritenuta il vero legame con la Natura e i suoi fenomeni e il dominio sulla medesima era  il loro scopo primario.

Memorie sulle società segrete risorgimentali presenti in tutta Italia
con riferimento del testo al meridione d'Italia



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