giovedì 15 dicembre 2022

Peeter Stubbe. Un caso antico di licantropia

di Mario Pagni

Anche l’uomo che ha puro il suo cuore e ogni giorno si raccoglie in preghiera può diventar lupo se fiorisce l’aconito e la luna piena risplende la sera

Abbiamo già affrontato durante i nostri brevi scritti il tema assai controverso ma anche affascinante della Licantropia o comunemente definita la “malattia del lupo mannaro o del mal di luna”.

Il termine “licantropo” trova origine dal greco lykos, che significa lupo, unito ad anthropos, “uomo”, mentre “lupo mannaro” risale al latino lupus hominarius, cioè lupo come mangiatore d’uomini, oppure anche “simile all’uomo”. In inglese e anche nelle lingue germaniche, la parola werewolf si compone di wer, ovvero uomo (vir in latino) e wolf per lupo. Il francese loup-garou trova forse invece una equivalenza fra garou e wer nel senso di uomo.

La cinematografia hollywoodiana rese omaggio nel secolo scorso alla figura del Lupo Mannaro

Come più volte sostenuto in campo accademico la licantropia sarebbe solo e soltanto una malattia da curare in psichiatria ritenuta un forte disturbo della mente e della personalità che trasformerebbe qualsiasi normale individuo in un vero e proprio mostro sanguinario quando in preda delle sue forti crisi. La tradizione e la superstizione però non la pensano allo stesso modo ed esistono casi storicamente ufficializzati dalle cronache che asserirebbero la capacità di questi soggetti a trasformarsi veramente in lupi o meglio in lupi mannari.

Ritratto di uomo afflitto da malformazioni e peluria

Questa la vicenda di Peeter Stubbe, un contadino condannato per essere stato un lupo mannaro alla fine del XVI secolo. Stubbe era di Bedbur in Germania, ma la storia del suo processo fu così sensazionale che fu tradotta e stampata in tutta Europa. Fu però l’edizione londinese del racconto stampata proprio a Londra nel 1590, che divenne la principale fonte di informazione sui lupi mannari influenzando notevolmente le idee della prima età moderna sul  loro comportamento a volte tragicamente e brutalmente omicida.

Minacciato di tortura, Stubbe ammise di aver stretto un patto con il Diavolo in cambio di una cintura che gli dava il potere di trasformarsi in lupo a suo piacimento.

Il Diavolo, che lo vedeva uno strumento adatto a fare del male come un malvagio demonio compiaciuto del desiderio di iniquità e distruzione, gli diede una cintura che, messa intorno a lui, fu subito trasformato nelle sembianze di un lupo avido e divoratore , forte e potente, con occhi grandi e grandi, che nella notte scintillavano come tizzoni di fuoco, una bocca grande e larga, con denti aguzzissimi e crudeli, un corpo enorme e zampe possenti. E non appena si togliesse la stessa cintura, subito dovrebbe apparire nella sua forma precedente, secondo la proporzione di un uomo, come se non fosse mai stato cambiato”.

Xilografia tedesca del lupo mannaro del XVI secolo

Stubbe fu condannato dopo processo sommario per ben 16 omicidi e l'opuscolo in lingua inglese afferma anche che aveva commesso altri crimini come incesto, stupro e cannibalismo. È stato anche dichiarato colpevole di aver ucciso il suo stesso figlio e di averne mangiato il cervello: "l'atto più mostruoso di cui l'uomo abbia mai sentito parlare". Peeter Stubbe fu giustiziato il 31 ottobre 1589 in modo particolarmente crudele, (gli furono strappate le carni con pinze e ruote roventi mutilandolo e poi bruciandolo ancora vivo), insieme alla figlia e all'amante.

La vicenda dolorosa di Peeter Stubbe raccontata in una serie di immagini delle torture subite dopo il processo

I resoconti  del processo e le successive osservazioni erano però colmi di punti interrogativi, tanto che alcuni studiosi hanno sostenuto che il soggetto criminale sia stato una delle tante vittime politiche della Controriforma. Sembra infatti che esistano prove scritte che testimoniano la conversione al protestantesimo della maggior parte della popolazione di Bedburg, e che l’accusa di essere un Werwolferei (lupo mannaro) era solo un pretesto per scoraggiare gli abitanti del paese da parte delle autorità cattoliche di proseguire in tale direzione; in particolare del Kunfurst e dello stesso arcivescovo di Colonia.

Attenzione dunque alle notti di luna piena e al profumo di accolito, meglio stare vicino alla propria abitazione o all’interno della stessa, sbarrare la porta e se qualcuno bussa con insistenza meglio lasciarlo fuori

Il Werwolf Peeter Stubbe in uno dei suoi atti criminali


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