Siamo in
Scozia, nel famoso Lago di Ness e qui vivrebbe da moltissimi secoli un
antichissimo quanto enorme animale risalente addirittura alla Preistoria che si
chiama Nessie. Ma andiamo con ordine.
Il primo racconto
Tutta la
vicenda cominciò nell’VIII sec. quando il monaco irlandese Adamnano di Ion
raccontò nella sua opera Vitae Sancti Columbae di quello che era
avvenuto più di un secolo prima al monaco San Columba di Iona e ai suoi
compagni nella terra dei Pitti. Questi nel 566 infatti incontrò degli abitanti
che stavano seppellendo vicino al fiume Ness un uomo, morto, secondo quanto
rivelato, perché era stato attaccato da
una “bestia d’acqua” che lo aveva sbranato e trascinato sott’acqua annegandolo.
A seguito del racconto San Columba mandò un seguace, Luigne Moccu Min nel
fiume: all’arrivo dell’animale il monaco fece il segno della croce e gli ordinò:
"Non andare oltre. Non toccare l'uomo. Torna indietro subito". E così
egli fece. Il monaco e tutta la popolazione dei Pitti furono grati per quel
miracolo.
Altri
avvistamenti
Sul finire dell’800 altri due racconti cominciarono a far nascere strane voci. Nell'ottobre 1871 il dottor D. Mackenzie vide muoversi prima lentamente e poi scomparire velocemente un oggetto simile ad un tronco od una barca capovolta "contorcersi e agitare l'acqua". Nel 1888 Alexander Macdonald, un muratore residente ad Abriachan, avvistò "un grosso animale dalle zampe tozze" emergere dal lago e spingersi entro 50 metri dalla riva dove si trovava Mac Donald descrivendo la creatura come una grossa salamandra.
Intorno agli
anni 30 del secolo successivo poi gli avvistamenti cominciarono a coinvolgere
anche la terraferma, quando alcuni alunni della scuola di Drumnadrochit
raccontarono al loro professore di aver visto «un animale davvero straordinario
e spaventoso nelle paludi che bordano la baia di Urquhart».
L’inizio del
mito
Ma fu nel
1933, quando venne costruita la strada che costeggiava tutto il lago, che per i
continui avvistamenti iniziarono a circolare voci e il luogo divenne mèta
attrattiva di curiosi e scienziati, qualcuno alla ricerca della verità e altri
invece nella speranza di vedere (e immortalare) il mostro preistorico.
Il 22 luglio di quell’anno George
Spicer, un motociclista della zona, raccontò all'Inverness Courier, un
quotidiano locale di aver visto vicino al lago un animale preistorico attraversare
la strada e lo
stesso solo qualche mese dopo riportò la notizia che due coniugi avevano invece
notato due strane gobbe nelle acque.Illustrazione dell'avvistamento di Arthur Grant.
Storie di
questo tipo continuarono (e continuano) per molti anni fino ad oggi.
Nessie
È il nome (o
soprannome) della creatura che vivrebbe nello specchio d'acqua e che prende il
nome dal luogo dove si trova il lago. Si tratterebbe, secondo le numerosissime
testimonianze, di una sorta di dinosauro e in particolare di un esemplare di plesiosauro o di elasmosauro
sopravvissuto in qualche modo all'estinzione, dal collo molto lungo, di colore
verde, con alcune gobbe, e dal carattere piuttosto timido.
Realtà o
immaginazione?
Sulla realtà
di Nessie ci sono come sempre opposte opinioni. Quelli che ritengono una mera
invenzione forse allo scopo di attirare turisti e quelli convinti invece della
sua presenza. La comunità scientifica
sostiene che il mostro in realtà non esiste, visto che nel corso dei secoli non
sono mai state ritrovate tracce, resti di ossa o altro che facciano pensare
all’esistenza (presente o passata) di un animale così grande. A parte ciò
l’ecosistema del lago non avrebbe abbastanza cibo e risorse per poter sfamare
una famiglia di quel tipo e la possibilità che ce ne sia solo uno è
assolutamente remota vista la longevità.
La famosa foto del mostro, rivelatasi poi un falso, scattata nel 1934 da Robert Kenneth Wilson.
È soprannominata la foto del chirurgo
Chi invece
sostiene che Nessie sia vera e viva sostiene la presenza di un canale che
collegherebbe il lago di Loch Ness ai Mare del Nord; oltre a ciò si afferma anche che ci sono molti
testimoni che dicono di aver visto l’animale entrare nel Lago con prede
cacciate sulla terraferma, cosa che andrebbe a dimostrare non solo che avrebbe
anche un più vasto luogo per procurarsi cibo ma anche che sarebbe in grado di
stare fuori dall’acqua. Gli scettici a questa affermazione rispondono che
un animale grande come sarebbe Nessie difficilmente passerebbe inosservato se
camminasse sulla terra.
Infine agli
inizi di questo secolo, il geologo Luigi Piccardi, basandosi sulle analisi
geologiche e su studi di mitologia comparata, ha formulato l'ipotesi che la
leggenda del mostro fosse da mettere in relazione con l'attività sismica della
Great Glen Fault, una grande faglia tettonica al cui interno si trova il lago
stesso, come si verifica in altri casi analoghi nel Mediterraneo.
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