lunedì 7 novembre 2022

Il mostro di Loch Ness: realtà o leggenda?

di Chiara Sacchetti

Siamo in Scozia, nel famoso Lago di Ness e qui vivrebbe da moltissimi secoli un antichissimo quanto enorme animale risalente addirittura alla Preistoria che si chiama Nessie. Ma andiamo con ordine.

 

Il primo racconto

Tutta la vicenda cominciò nell’VIII sec. quando il monaco irlandese Adamnano di Ion raccontò nella sua opera Vitae Sancti Columbae di quello che era avvenuto più di un secolo prima al monaco San Columba di Iona e ai suoi compagni nella terra dei Pitti. Questi nel 566 infatti incontrò degli abitanti che stavano seppellendo vicino al fiume Ness un uomo, morto, secondo quanto rivelato,  perché era stato attaccato da una “bestia d’acqua” che lo aveva sbranato e trascinato sott’acqua annegandolo. A seguito del racconto San Columba mandò un seguace, Luigne Moccu Min nel fiume: all’arrivo dell’animale il monaco fece il segno della croce e gli ordinò: "Non andare oltre. Non toccare l'uomo. Torna indietro subito". E così egli fece. Il monaco e tutta la popolazione dei Pitti furono grati per quel miracolo.

San Columba

 

Altri avvistamenti

Sul finire dell’800 altri due racconti cominciarono a far nascere strane voci. Nell'ottobre 1871 il dottor D. Mackenzie vide muoversi prima lentamente e poi scomparire velocemente un oggetto simile ad un tronco od una barca capovolta "contorcersi e agitare l'acqua". Nel 1888 Alexander Macdonald, un muratore residente ad Abriachan, avvistò "un grosso animale dalle zampe tozze" emergere dal lago e spingersi entro 50 metri dalla riva dove si trovava Mac Donald descrivendo la creatura come una grossa salamandra.

Veduta del lago di Loch Ness

Intorno agli anni 30 del secolo successivo poi gli avvistamenti cominciarono a coinvolgere anche la terraferma, quando alcuni alunni della scuola di Drumnadrochit raccontarono al loro professore di aver visto «un animale davvero straordinario e spaventoso nelle paludi che bordano la baia di Urquhart».

 

L’inizio del mito

Ma fu nel 1933, quando venne costruita la strada che costeggiava tutto il lago, che per i continui avvistamenti iniziarono a circolare voci e il luogo divenne mèta attrattiva di curiosi e scienziati, qualcuno alla ricerca della verità e altri invece nella speranza di vedere (e immortalare) il mostro preistorico.

Illustrazione dell'avvistamento di Arthur Grant.
Il 22 luglio di quell’anno George Spicer, un motociclista della zona, raccontò all'Inverness Courier, un quotidiano locale di aver visto vicino al lago un animale preistorico attraversare la strada e lo stesso solo qualche mese dopo riportò la notizia che due coniugi avevano invece notato due strane gobbe nelle acque.

Storie di questo tipo continuarono (e continuano) per molti anni fino ad oggi.

 

Nessie

È il nome (o soprannome) della creatura che vivrebbe nello specchio d'acqua e che prende il nome dal luogo dove si trova il lago. Si tratterebbe, secondo le numerosissime testimonianze, di una sorta di dinosauro e in particolare di un esemplare di plesiosauro o di elasmosauro sopravvissuto in qualche modo all'estinzione, dal collo molto lungo, di colore verde, con alcune gobbe, e dal carattere piuttosto timido.

 

Realtà o immaginazione?

Sulla realtà di Nessie ci sono come sempre opposte opinioni. Quelli che ritengono una mera invenzione forse allo scopo di attirare turisti e quelli convinti invece della sua presenza. La comunità scientifica sostiene che il mostro in realtà non esiste, visto che nel corso dei secoli non sono mai state ritrovate tracce, resti di ossa o altro che facciano pensare all’esistenza (presente o passata) di un animale così grande. A parte ciò l’ecosistema del lago non avrebbe abbastanza cibo e risorse per poter sfamare una famiglia di quel tipo e la possibilità che ce ne sia solo uno è assolutamente remota vista la longevità.

La famosa foto del mostro, rivelatasi poi un falso, scattata nel 1934 da Robert Kenneth Wilson.
È soprannominata la foto del chirurgo

Chi invece sostiene che Nessie sia vera e viva sostiene la presenza di un canale che collegherebbe il lago di Loch Ness ai Mare del Nord; oltre a ciò si afferma anche che ci sono molti testimoni che dicono di aver visto l’animale entrare nel Lago con prede cacciate sulla terraferma, cosa che andrebbe a dimostrare non solo che avrebbe anche un più vasto luogo per procurarsi cibo ma anche che sarebbe in grado di stare fuori dall’acqua. Gli scettici a questa affermazione rispondono che un animale grande come sarebbe Nessie difficilmente passerebbe inosservato se camminasse sulla terra.

Visioni della creatura

Infine agli inizi di questo secolo, il geologo Luigi Piccardi, basandosi sulle analisi geologiche e su studi di mitologia comparata, ha formulato l'ipotesi che la leggenda del mostro fosse da mettere in relazione con l'attività sismica della Great Glen Fault, una grande faglia tettonica al cui interno si trova il lago stesso, come si verifica in altri casi analoghi nel Mediterraneo.

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