lunedì 28 novembre 2022

La terribile storia di La Voisin

di Chiara Sacchetti

Fra i personaggi che la storia ci ha lasciato nella memoria troviamo quello di Catherine Deshayes, conosciuta più comunemente come La Voisin dal cognome del marito, una semplice merciaia che venne processata come strega e alla quale vennero attribuiti tra il 1000 e i 2500 omicidi durante le messe nere che secondo quanto emerse dal processo contro di lei, organizzava e presiedeva e che venne coinvolta anche nell’affare dei veleni alla corte di Luigi XIV. Ma andiamo con ordine e scopriamo meglio tutta la storia nei dettagli.

 

Catherine Deshayes

Di lei e della sua infanzia non sappiamo purtroppo nulla. Si possono trovare le prime notizie sulla figura di Catherine in un documento di denuncia ad opera di una certa Maria Bosse arrestata per l’affare dei veleni che la coinvolse conducendola all’arresto il 12 marzo 1679. Dagli atti del processo scopriamo che la donna era sposata ad un gioielliere, un certo Antone Montvosin che aveva un negozio a Parigi sul Pont Marie e da cui ella aveva preso il soprannome di La Voisin. Purtroppo ad un certo punto l’attività del marito andò in crisi fino alla bancarotta e da quel momento fu Catherine a prendere in mano la situazione economica familiare, anche se a modo suo! Cominciò così a praticare la chiromanzia, che, come raccontò, aveva imparato ancora piccola all’età di 9 anni sviluppando il talento che Dio le aveva dato dalla nascita, la fisiognomica e divenne anche ostetrica, praticando numerosi aborti.

giovedì 24 novembre 2022

Feng Shui la casa in armonia con il cosmo

di Mario Pagni

E’ difficile ottenere una atmosfera di gioia, ma è facile perderla. E’ facile attrarre una atmosfera di disgrazia, ma è difficile evitarla.

(proverbio cinese)

Arredi ideali all'armonia della abitazione

Quando si progetta razionalmente da architetti consumati una abitazione, lo si fa generalmente utilizzando sistemi costruttivi e tecnologie all’avanguardia che possono spesso essere applicati anche in ristrutturazioni di vecchie abitazioni usando criteri di avanzata sostenibilità e trasformando o sostituendo con consapevolezza quanto non viene ritenuto più all’altezza delle aspettative di chi vi deve andare ad abitare. Sembra però che anche presso i popoli antichi e in culture odierne ma apparentemente diverse da quella occidentale, fossero da tempo applicati meccanismi in grado di dare la giusta armonia alle abitazioni. Stiamo parlando del Feng Shui una sorta di disciplina esoterico–pratica da sempre presente in Cina ma oggi largamente diffusa anche nel resto del pianeta.

lunedì 21 novembre 2022

Il martirio delle Monache Carmelitane di Compiègne

di Chiara Sacchetti

Fra le pagine di storia relativamente recente troviamo anche la curiosa e assai incredibile vicenda di un gruppo di suore carmelitane che per uno strano susseguirsi di eventi e anche e soprattutto per loro stesso volere di sacrificio vennero ghigliottinate nel periodo della Rivoluzione Francese. Ma cosa accadde? E cosa portò delle donne simbolo dell’amore e della pace a perire in un modo così terribile e violento?

Vetrata dedicata alle carmelitane di Compiègne della Nostra Signora
del Monte Carmelo di Norfolk (Regno Unito)
 

Un sogno premonitore

Nel 1693 Élisabeth-Baptiste, una giovane donna disabile del Carmelo di Compiègne, ebbe un insolito sogno in cui vide Gesù in compagnia di sua Madre Maria Vergine, di Santa Teresa d’Avila e di altre due carmelitane che erano vissute nello stesso monastero. Divenuta suora la donna ebbe una nuova visione dove tutte le monache del suo convento scelte per seguire l’agnello di Dio, ascendevano al cielo in abito bianco, con in mano una foglia di palma, simbolo del martirio cristiano. Ma non era un sogno come un altro e un’immagine così tanto misteriosa fece credere ad Elisabeth e alla sue consorelle di aver ricevuto un messaggio divino sull’ordine, venne così deciso di tramandare questa storia alle consorelle del monastero. Così accadde fino a quando il sogno non divenne cruda realtà.

giovedì 17 novembre 2022

Piccolo Popolo in Toscana. Il Linchetto della Garfagnana

di Mario Pagni

Il dispettoso Linchetto

Lo spirito folletto è una figura assai comune nel folklore e nelle tradizioni italiane ed europee. Come gran parte delle credenze le sue origini risalgono probabilmente alla Preistoria, mentre per addivenire a tempi relativamente più recenti, i suoi antecedenti sono da ricercarsi nei geni silvestri della mitologia greco–romana e negli gnomi di tradizione nordica.

In Italia il folletto assume diverse denominazioni a seconda della regione o dell’ambiente in cui esso si manifesta, abbiamo così il Coboldo che abita navi e pescherecci e il Linchetto che in buona parte della provincia di Lucca è indicato proprio con questo nome in particolare in Garfagnana. Nel vocabolario lucchese di Idelfonso Nieri alla voce “Linchetto” si legge: “spirito non cattivo ma dispettoso che va di notte, entra nelle camere, scopre le persone, sconvolge, tramuta gli oggetti che ci sono e sghignazza delle burle che fa”.

lunedì 14 novembre 2022

La Ciudad Blanca, la città leggendaria

di Chiara Sacchetti

Tante e varie sono le città leggendarie, luoghi che racchiudono misteri e creature straordinarie, con tesori da cercare che realizzerebbero la vita di chiunque. Oggi parliamo della Ciudad Blanca, una città che è stata oggetto di ricerche e spedizioni ma che ancora nessuno è mai riuscito a scovare. Forse perché secondo i nativi la Ciudad Blanca non è andata perduta, ma è stata nascosta dagli dei. 

Dettaglio del Río Coco al confine tra l'Honduras e il Nicaragua

La Ciudad Blanca

È un antico insediamento mitico, chiamato anche la Città del Dio Scimmia, che secondo i racconti sarebbe nascosta nella fitta giungla della Costa dei Mosquito in Honduras nel Dipartimento di Gracias a Dios a nord dell’Amazzonia. La leggenda della Ciudad Blanca nasce dai racconti orali del popolo Pech che la volevano costruita dalle divinità con grandi pietre bianche in cui erano scolpiti animali tra cui felini e scimmie. Altri resoconti invece ci dicono che fosse il luogo natio del famoso Serpente Piumato (Quetzalcoalt), una delle divinità più importanti del Messico, che secondo le credenze discendeva dal popolo bianco (o che indossava maschere bianche). Quando all’inizio del XVI sec. gli Spagnoli arrivarono in Honduras la città era già in declino e abbandonata e per questo ormai invisibile.

giovedì 10 novembre 2022

Medicina e medici nel Medioevo

di Mario Pagni

Prima di cercare la guarigione di qualcuno chiedigli se è disposto a rinunciare alle cose che lo hanno fatto ammalare
(Ippocrate)
 Ippocrate

Durante il medioevo e nel corso di tutto il periodo la medicina intesa come quella che oggi potremo definire “ufficiale” fu esercitata in linea di massima da uomini. Si diventava medici professionisti frequentando apposite scuole e a seguire le prime vere università.  Nel Duecento e nel trecento erano celebri per tale corso di studi qui in Italia le Università di Pisa, Padova, Firenze, Siena, Perugia, Roma, Napoli e soprattutto Bologna e anche Salerno già fiorenti nell’XI secolo.

A Bologna il corso di medicina si basava su i testi obbligatori di Ippocrate (460 a.C.–370 a.C. circa), Galeno (130 d.C. circa–200 d.C. circa), Avicenna (970-1037 circa) e Averroe (1126-1198). Anche la Curia pontificia incoraggiò gli studi sulla medicina seppure riteniamo con i dovuti controlli previsti dallo stretto legame con la religione cristiana.

lunedì 7 novembre 2022

Il mostro di Loch Ness: realtà o leggenda?

di Chiara Sacchetti

Siamo in Scozia, nel famoso Lago di Ness e qui vivrebbe da moltissimi secoli un antichissimo quanto enorme animale risalente addirittura alla Preistoria che si chiama Nessie. Ma andiamo con ordine.

 

Il primo racconto

Tutta la vicenda cominciò nell’VIII sec. quando il monaco irlandese Adamnano di Ion raccontò nella sua opera Vitae Sancti Columbae di quello che era avvenuto più di un secolo prima al monaco San Columba di Iona e ai suoi compagni nella terra dei Pitti. Questi nel 566 infatti incontrò degli abitanti che stavano seppellendo vicino al fiume Ness un uomo, morto, secondo quanto rivelato,  perché era stato attaccato da una “bestia d’acqua” che lo aveva sbranato e trascinato sott’acqua annegandolo. A seguito del racconto San Columba mandò un seguace, Luigne Moccu Min nel fiume: all’arrivo dell’animale il monaco fece il segno della croce e gli ordinò: "Non andare oltre. Non toccare l'uomo. Torna indietro subito". E così egli fece. Il monaco e tutta la popolazione dei Pitti furono grati per quel miracolo.

San Columba

 

Altri avvistamenti

Sul finire dell’800 altri due racconti cominciarono a far nascere strane voci. Nell'ottobre 1871 il dottor D. Mackenzie vide muoversi prima lentamente e poi scomparire velocemente un oggetto simile ad un tronco od una barca capovolta "contorcersi e agitare l'acqua". Nel 1888 Alexander Macdonald, un muratore residente ad Abriachan, avvistò "un grosso animale dalle zampe tozze" emergere dal lago e spingersi entro 50 metri dalla riva dove si trovava Mac Donald descrivendo la creatura come una grossa salamandra.

giovedì 3 novembre 2022

Cavalleria e cavalieri nel Medioevo

di Mario Pagni

Stiamo per iniziare una serie di appuntamenti dedicati al medioevo e alle figure più significative e categorie di mestieri e occupazioni riferiti al periodo in questione sia per uomini che per donne. Attenzione però nella lunga età medievale non esisteva quella parità che appartiene (anche se non sempre e in ogni dove) ai nostri tempi e all’Occidente in particolare. Cominceremo da quelli che venivano considerati i “signori” del Medioevo specialmente europeo e italiano in particolare ovvero gli antichi Cavalieri figure piene di fascino cortese ed etica professionale sempre a disposizione e protezione (si dice) dei più deboli fra gli esseri umani come i poveri, gli anziani, i derelitti e perché no le giovani fanciulle. Non dobbiamo intanto necessariamente pensare agli appartenenti all’alta nobiltà e di nobile lignaggio, costituita da principi duchi marchesi e conti come ci ha abituato l’immaginario della letteratura filmica e non solo; si trattava piuttosto specialmente nel primo periodo medievale a cavallo del fatidico anno mille di una folla neanche ben organizzata di milites, ovvero uomini d’arme le cui famiglie vivevano su più o meno estese proprietà terriere sulle quali potevano aver edificato castelli o che dichiaravano specialmente se lontani dal proprio domicilio di possederne e semmai rivendicarne la proprietà e l’uso.