di Mario Pagni
Secondo
alcune recenti ma accreditate teorie, anche le singole pietre che costituiscono
semplici muri stradali come grandi e complesse costruzioni, sembra abbiano una loro intrinseca memoria che
potrebbe essere traducibile e decodificabile al punto tale, da fornire
ulteriori precise indicazioni sul tipo di manufatto e sulla sua cronologia e
storia. Fra queste spiccano per il numero di informazioni di scritti in proposito e di contenuti
altamente simbolici, le cosiddette
“pietre angolari”.
Riconoscere
la “pietra angolare”
Una fra le molte leggende sorte intorno alla Cattedrale di Chartres, narra che se venisse scoperta e rimossa la pietra che costituisce «la Chiave di tutte le Chiavi», che determina l’equilibrio dell’intera cattedrale, s’innesterebbe un crollo a catena che porterebbe alla completa distruzione dell’edificio.
La pietra d'angolo |
«Si narra anche che
durante la costruzione del Tempio di Salomone gli operai, tagliatori di pietre,
prima di passare a ritirare il salario giornaliero, dovevano portare il proprio
lavoro alla valutazione di due ispettori. Questi misuravano con la squadra la perfetta
cubicità delle pietre lavorate e, controllata l’appartenenza alla corporazione
dell’operaio, procedevano al pagamento del salario, un denaro al giorno. Un
giorno, un giovane operaio trovò nella cava una pietra, curiosamente tagliata
ed osservando la sua forma e la sua singolare bellezza, la sostituì al proprio
lavoro. Al vaglio, il primo ispettore, pur constatando che la stessa non
presentava i requisiti per essere accettata, in quanto non rispondeva al
modello stabilito e per di più non portava alcun sigillo regolare di tagliatore
di pietre, prima di scartarla, consultò gli altri ispettori, i quali, però, non
ravvisando alcuna utilità per la costruzione del Tempio, decisero di comune
accordo di gettarla fra i rifiuti, sottoponendo il presunto autore alla pena
del taglio della mano e dell’orecchio destro. Quando il Tempio fu sul punto di
essere terminato, si avvisò Re Salomone che il lavoro era stato sospeso poiché
mancava la pietra di volta per chiudere la volta principale del Tempio. Allora
Re Salomone ricordò che questo lavoro era stato affidato al più grande Maestro
architetto, morto durante la costruzione del Tempio, e che lo stesso non poteva
non aver eseguito tale lavoro. Dietro suo ordine furono fatte delle ricerche;
la pietra fu ritrovata e fu messa al suo posto, per chiudere, appunto, la volta
principale del Tempio. La Pietra d’angolo o Chiave di Volta, scartata dai
costruttori architetti nella costruzione del Tempio di Salomone, proprio per la
sua diversità, diventa l’elemento di congiunzione di colonne portanti, la
chiave di volta che permette di ripartire il pesante carico di tutta la
costruzione, senza la quale l’intera costruzione non potrebbe esistere in tutta
la sua imponente bellezza. L’arco ogivale non subisce la massa, anzi alleggerisce
il carico e consente di raggiungere la spettacolare elevazione interna della cattedrale.
Quindi ha una funzione equilibrante, sia quale ripartitore di carico, sia come
elemento di forza che non permette ad una maggiore massa di turbare
l’equilibrio di tutta la costruzione». Tratto da un
antico rituale massonico.
Chiave di volta |
Senza la
Pietra d’Angolo dunque, quale elemento di congiunzione, nessuna costruzione
resterà solida nel tempo, e quindi non potrà raggiungere le nuove generazioni
di uomini e maestri della pietra per testimoniare la sua esistenza. Tale
costruzione sarà invece effimera e la sua esistenza breve ed instabile, non
lascerà alcuna traccia nella continua perenne rigenerazione dell’umanità. Forse
l’Uomo sembra più intento a distruggere che a costruire. Il rapido ed enorme
progresso tecnologico e scientifico dell’ultimo secolo, gli ha dato la
sensazione di essere sempre più potente, di poter controllare e modificare
qualunque cosa, compresa la natura; questo “Uomo” sarà in grado di lasciar
testimonianza del suo sapere o della sua saggezza? La pietra “angolare” al pari della chiave di
volta ha costituito e ancora oggi costituisce, il vero riferimento simbolico
dell’edificio appena creato. Se poi compariamo simbolicamente la Cattedrale,
all’Umanità e la Pietra d’angolo alla Tolleranza, tale elemento di
congiunzione, così come nella Cattedrale stessa, rappresenterà anche la Chiave
di volta che determinerà lo stesso equilibrio dell’Umanità, svolgendo sia una
funzione di congiunzione fra elementi di diversa massa, sia una funzione
ostativa a quegli elementi, che proprio per maggior massa, potrebbero
pregiudicare l’equilibrio dell’intera
costruzione. Ecco perché il concetto di tolleranza è comunque un concetto di
forza, quindi è anche una virtù, che contiene in se fermezza, fratellanza,
uguaglianza e libertà insieme.
Chiave di volta inserita nell'arco |
La pietra “angolare” per questo viene ad
assimilare in se tutti questi valori e principi senza i quali non sarebbe
possibile lo stesso progresso. Fino a qualche decennio fa ma più raramente
anche oggi, prima dell’inizio di un qualsiasi cantiere edile, avveniva una
semplice ma significativa cerimonia detta “della posa della prima pietra”, come
auspicio per il buon fine dell’intera opera, e se andiamo ancora più indietro
nel tempo sfruttando le nostre esperienze dirette di tipo archeologico,
troveremo molti casi dove alla base di un qualsiasi edificio come anche una
casa torre di epoca medievale, prima di iniziarne la costruzione, venivano
poste (o riposte), monete d’oro o altri oggetti di particolare significato,
sempre per il buon auspicio e la durata sia della stessa opera che dei suoi
abitanti.
Anche il
nascente cristianesimo che come sappiamo aveva attinto a piene mani dalle
antiche tradizioni e leggende pagane, in un testo che ci limitiamo a definire
“assai noto” dice che:
“Tu sei Pietro e su questa pietra
costruirò la mia Chiesa, e le porte dell’inferno non prevarranno su di essa”.
Gesù Cristo, pietra angolare cristiana |
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