di Chiara Sacchetti
Quando si
pensa alle Wicca si associano subito al fenomeno della stregoneria, e le
immaginiamo come streghe moderne che si riuniscono in contemporanei sabba dove
mangiano bevono e si danno al lusso sfrenato magari pure facendo malie e
augurando il peggio alle persone. Niente di più sbagliato. Le Wicca, e lo
vedremo, riprendono il loro culto e la loro dottrina dalle antiche divinità
matriarcali e soprattutto dal culto della Dea Madre che si è trasformato nel tempo
in varie altre divinità in ampie zone della terra.
Le origini
del movimento delle Wicca è da ricercarsi nella persona di Gerard Brosseau
Gardner, un funzionario in pensione che prima aveva aderito alla Società
Teosofica poi dopo un lungo viaggio, ritornato in patria avrebbe incontrato
Dafo, la prima sacerdotessa della sua congrega. Grazie di lei vicinanza nel
1939 l’uomo avrebbe vissuto l’esperienza
dell’iniziazione come negli antichi culti della fertilità: il rituale sarebbe
avvenuto alla New Forest Coven, una congrega che diceva di essere la
sopravvivenza della stregoneria medievale e che a sua volta si rifaceva agli
antichi culti pagani matriarcali. L’uomo
riferì anche di essere stato allievo della somma sacerdotessa coven,
una donna che si faceva chiamare
Fra i testi
fondamentali della dottrina del Wicca troviamo il libro di una certa Margherita
Taleni, strega toscana che rilasciò a Charles Godfrey Leland, uno studioso del
folklore americano che girò per
Non esiste
all’interno delle Wicca una vera e propria gerarchia e più che una fede viene
richiesta soprattutto la partecipazione ai rituali che durante l’anno vengono
svolti. Proprio per questo non si può parlare di una vera e propria dottrina
che nel tempo, per la mancanza di uno scritto che riguarda le credenze e le
ritualità ha subito modifiche e interpretazioni personalizzate che hanno dato
luogo a diverse correnti all’interno della “famiglia”. L’unico testo forse
ufficiale è il cosiddetto Libro delle ombre che contiene tutti i rituali e gli
insegnamenti di Gerard Gardner, anche se di questo ne esistono diverse versioni
con tradizioni e interpretazioni non sempre uguali.
Fra le
divinità wicca troviamo il Dryghten che nell’inglese antico indicava il
“Signore”: è l’essere che secondo i Wicca racchiude i principi della Dea e del
Dio, l’Uno come viene a volte denominato ed è il principio che precedere la
distinzione dell’uomo e della donna. Non ha un culto proprio come un vero dio,
ma è venerato nella sua personalizzazione in divinità specifiche. L'Uno è la
fonte da cui esce l’energia primordiale che possiede tutto ciò che esiste e che
si organizza in processi armonici, concretizzandosi come materia, definita come
ciò che i cinque sensi umani riescono a percepire.
Un’altra è
Il Dio
Cornuto è il dio nato dall’unione di molti dei e da alcune figure
folkloristiche con caratteristiche animalesche, come quelle del cervo o la
capra. Anche il dio
celtico conosciuto come Cernunnos dai romani e
dai galli aveva le corna di cervo ed era associato alla fertilità.
Nella mitologia
greca Pan è una divinità non olimpica mezzo uomo e mezzo
caprone, Dioniso è dotato di piccole corna da capretto e
lo Zeus dell'oracolo di Ammone era anch’esso raffigurato con
corna di ariete. Nella mitologia romana Fauno, la divinità
della campagna e dei boschi, ha forma umana, ma con i piedi e
le corna di capra. E infine il dio egizio Osiride veniva
rappresentato con corna di ariete.
Il Pentacolo, uno dei simboli più usati dalle Wicca |
I rituali delle Wicca sono nella sostanza 7:
1.
Rito di
purificazione e consacrazione dello spazio sacro e dei partecipanti (con acqua
e sale, incenso, o altro)
2.
Rito
della tracciatura del cerchio
3.
Rito
per la chiamata dei guardiani degli elementi, sia a protezione del cerchio, sia
ad assistere e/o partecipare ai rituali
4.
Rito
per l'invocazione teurgica degli Dei
5.
Operazione
propiziatoria o magica, accompagnata solitamente da alcune delle tecniche per
l'innalzamento del cono di potere
6.
Il Grande
Rito
7.
Il
banchetto rituale o libagione
- Serie di riti eventuali,
compresi quelli di appropriato congedo dei guardiani e di saluto alle
divinità.
Le Wicca
sono divise in coven, congregazioni
indipendenti tra di loro. Ciascuna coven è costituita da un massimo di 13
membri, anche se il numero più comune è 7-8 persone con una impostazione
misterica e iniziatica, esse si formano per “gemmazione” da coven madri a coven
figlie. Una nuova coven nasce quando una di queste diviene troppo numerosa,
oppure quando ci sono attriti fra i membri di uno stesso gruppo e la sua formazione
è allora affidata ad una coppia di sacerdoti di almeno 2°-3° grado di
iniziazione, con il consenso della coven madre. Al loro interno sono tutti
sacerdoti, ciascuno con gradi diversi, e a rotazione durante l’anno ognuno
assume tutti i ruoli .
Il parere
della Gran Sacerdotessa supera in questo caso quello del Gran Sacerdote
trattandosi di un matriarcato, anche se ognuno può e deve essere ascoltato e
preso in considerazione.
I gradi di
iniziazione sono il punto di fine e ripartenza di un percorso personale, di
formazione ma soprattutto di conoscenza.
Per chiudere una curiosità. Anche nei Simpsons celebri cartoni animali degli omini gialli hanno dedicato una puntata alle Wicca: nell’episodio Lisa, la figlia nel mezzo della famiglia, conosce con delle Wicca e ne entra a far parte divenendo ella stessa una di loro.
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