lunedì 18 gennaio 2021

Wicca le streghe moderne?

di Chiara Sacchetti

Quando si pensa alle Wicca si associano subito al fenomeno della stregoneria, e le immaginiamo come streghe moderne che si riuniscono in contemporanei sabba dove mangiano bevono e si danno al lusso sfrenato magari pure facendo malie e augurando il peggio alle persone. Niente di più sbagliato. Le Wicca, e lo vedremo, riprendono il loro culto e la loro dottrina dalle antiche divinità matriarcali e soprattutto dal culto della Dea Madre che si è trasformato nel tempo in varie altre divinità in ampie zone della terra.

Wicca durante una cerimonia

Le origini del movimento delle Wicca è da ricercarsi nella persona di Gerard Brosseau Gardner, un funzionario in pensione che prima aveva aderito alla Società Teosofica poi dopo un lungo viaggio, ritornato in patria avrebbe incontrato Dafo, la prima sacerdotessa della sua congrega. Grazie di lei vicinanza nel 1939  l’uomo avrebbe vissuto l’esperienza dell’iniziazione come negli antichi culti della fertilità: il rituale sarebbe avvenuto alla New Forest Coven, una congrega che diceva di essere la sopravvivenza della stregoneria medievale e che a sua volta si rifaceva agli antichi culti pagani matriarcali.  L’uomo riferì anche di essere stato allievo della somma sacerdotessa  coven, una donna che si faceva chiamare la Vecchia Dorothy.

Fra i testi fondamentali della dottrina del Wicca troviamo il libro di una certa Margherita Taleni, strega toscana che rilasciò a Charles Godfrey Leland, uno studioso del folklore americano che girò per la Toscana il Molise e l’Emilia-Romagna, molte informazioni sul culto e assieme anche un manoscritto, poi pubblicato nel 1899 dal titolo “Aradia” (o il Vangelo delle streghe). Qui si può trovare una parte dedicata ad un mito dove si racconta che la dea Diana mandò sulla terra la figlia Aradia per insegnare agli uomini, in particolare ai poveri e agli schiavi, l’arte della stregoneria; l’altra parte dell’opera invece, tratta di scongiuri, formule e pozioni magiche per ottenere risultati in amore, salute, affari, sulla creazione di talismani (come limoni conficcati di spilli), fino ai menù per le adunate notturne, i sabba.

Alcuni strumenti delle Wicca

Non esiste all’interno delle Wicca una vera e propria gerarchia e più che una fede viene richiesta soprattutto la partecipazione ai rituali che durante l’anno vengono svolti. Proprio per questo non si può parlare di una vera e propria dottrina che nel tempo, per la mancanza di uno scritto che riguarda le credenze e le ritualità ha subito modifiche e interpretazioni personalizzate che hanno dato luogo a diverse correnti all’interno della “famiglia”. L’unico testo forse ufficiale è il cosiddetto Libro delle ombre che contiene tutti i rituali e gli insegnamenti di Gerard Gardner, anche se di questo ne esistono diverse versioni con tradizioni e interpretazioni non sempre uguali.

Fra le divinità wicca troviamo il Dryghten che nell’inglese antico indicava il “Signore”: è l’essere che secondo i Wicca racchiude i principi della Dea e del Dio, l’Uno come viene a volte denominato ed è il principio che precedere la distinzione dell’uomo e della donna. Non ha un culto proprio come un vero dio, ma è venerato nella sua personalizzazione in divinità specifiche. L'Uno è la fonte da cui esce l’energia primordiale che possiede tutto ciò che esiste e che si organizza in processi armonici, concretizzandosi come materia, definita come ciò che i cinque sensi umani riescono a percepire.

La Triplice Dea

Un’altra è la Triplice Dea, rappresentazione della Grande Madre, e la sua triplice forma si manifesta in generale in quelle di fanciulla, della madre e dell’anziana e dove si possono ritrovare significati escatologici e cosmologici. A questa dea si associano anche le tre fasi della luna “visibili”, alla base di molti calendari come il mese “sinodico” e non è un caso che la triplice luna sia una dei simboli usati dalle Wicca. Essa può anche essere associata alle 3 fasi principali dell’esistenza, nascita maturità e morte, dove quest’ultima non indica la fine di tutto, ma nella reincarnazione è l’inizio di una nuova vita. Può essere identificata inoltre con molte altre dee dell’antichità, prima fra tutte Ecate.

Il dio cornuto

Il Dio Cornuto è il dio nato dall’unione di molti dei e da alcune figure folkloristiche con caratteristiche animalesche, come quelle del cervo o la capra. Anche il dio celtico conosciuto come Cernunnos dai romani e dai galli aveva le corna di cervo ed era associato alla fertilità.

Nella mitologia greca Pan è una divinità non olimpica mezzo uomo e mezzo caprone, Dioniso è dotato di piccole corna da capretto e lo Zeus dell'oracolo di Ammone era anch’esso raffigurato con corna di ariete. Nella mitologia romana Fauno, la divinità della campagna e dei boschi, ha forma umana, ma con i piedi e le corna di capra. E infine il dio egizio Osiride veniva rappresentato con corna di ariete.

Il Pentacolo, uno dei simboli più usati dalle Wicca

I rituali delle Wicca sono nella sostanza 7:

1.      Rito di purificazione e consacrazione dello spazio sacro e dei partecipanti (con acqua e sale, incenso, o altro)

2.      Rito della tracciatura del cerchio

3.      Rito per la chiamata dei guardiani degli elementi, sia a protezione del cerchio, sia ad assistere e/o partecipare ai rituali

4.      Rito per l'invocazione teurgica degli Dei

5.      Operazione propiziatoria o magica, accompagnata solitamente da alcune delle tecniche per l'innalzamento del cono di potere

6.      Il Grande Rito

7.      Il banchetto rituale o libagione

  1. Serie di riti eventuali, compresi quelli di appropriato congedo dei guardiani e di saluto alle divinità.

Le Wicca sono divise in coven, congregazioni indipendenti tra di loro. Ciascuna coven è costituita da un massimo di 13 membri, anche se il numero più comune è 7-8 persone con una impostazione misterica e iniziatica, esse si formano per “gemmazione” da coven madri a coven figlie. Una nuova coven nasce quando una di queste diviene troppo numerosa, oppure quando ci sono attriti fra i membri di uno stesso gruppo e la sua formazione è allora affidata ad una coppia di sacerdoti di almeno 2°-3° grado di iniziazione, con il consenso della coven madre. Al loro interno sono tutti sacerdoti, ciascuno con gradi diversi, e a rotazione durante l’anno ognuno assume tutti i ruoli .

Il parere della Gran Sacerdotessa supera in questo caso quello del Gran Sacerdote trattandosi di un matriarcato, anche se ognuno può e deve essere ascoltato e preso in considerazione.

I gradi di iniziazione sono il punto di fine e ripartenza di un percorso personale, di formazione ma soprattutto di conoscenza.

Per chiudere una curiosità. Anche nei Simpsons celebri cartoni animali degli omini gialli hanno dedicato una puntata alle Wicca: nell’episodio Lisa, la figlia nel mezzo della famiglia, conosce con delle Wicca e ne entra a far parte divenendo ella stessa una di loro.

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