giovedì 17 settembre 2020

Le iniziazioni al mestiere (2° parte)

Il Medioevo

di Mario Pagni

Maestri della pietra all'opera
Maestri della pietra all'opera

Trattandosi di una tematica assai vasta abbiamo deciso di dividere (forse impropriamente) le iniziazioni al mestiere della cosiddetta antichità classica secondo canoni assai generici, legati cronologicamente alla storia dell’arte, con le stesse identiche linee guida che ne vedranno forse il loro massimo sviluppo nel periodo medievale e rinascimentale.

Dopo l’anno Mille, liquidati gli oscuri territori millenaristici, si manifestò in Europa, un eccezionale fervore costruttivo, legato anche al forte incremento demografico, allo sviluppo economico, e all’investimento dei tesori accumulati per secoli o riportati dalle spedizioni in Oriente, reliquie comprese, che spesso costituivano il pretesto necessario all’edificazione. È diventata celebre la cronaca del monaco tedesco Raul Glaber, relativa a questo momento magico:

 «In tutto il mondo, ma specialmente in Italia e in Gallia, si misero a ricostruire le chiese. Era una gara, fra i popoli cristiani, a chi avesse i migliori edifici. Si sarebbe detto che il mondo volesse rivestirsi di un bianco mantello di chiese».

Nella sola Francia si costruirono in tre secoli, ottanta cattedrali e cinquecento grandi chiese; una vera e propria “crociata dell’edificare” nel XII secolo, si promettevano fra l’altro indulgenze a chi partecipasse alle fabbriche. Dal punto di vista esoterico, la Cattedrale Gotica viene interpretata come opus supremo della Muratoria medievale.

Disegno della cattedrale gotica di Reims
Disegno della cattedrale gotica di Reims

Gli Iniziati Muratori vollero rendere perenne la vecchia Tradizione d’Iram e delle Stelle Simboliche. Questo Tempio sarebbe stato la traduzione di pietra dell’Antico e del Nuovo Testamento, e, per le sue proporzioni, all’immagine delle Piramidi, doveva essere capace di sfidare i tempi, al fine di conservare la Luce. I Muratori di San Dionigi e di San Giovanni si misero all’opera; e fu così che nacque  la Cattedrale Gotica. Nel loro pensiero, essa doveva imporsi alla moltitudine come le Sfinge costruita dai loro antenati Egizi, e ogni particolare della sua architettura doveva esprimere un Simbolo. Ecco perché il portale della Cattedrale di Parigi è un insegnamento alchimistico, quello della Cattedrale di Chartres una lezione di astrologia. [] All’ombra della Cattedrale Gotica, l’Ermetismo fiorì meravigliosamente, e, nella gioia di questa realtà, i Muratori risolsero di propagare il nuovo Simbolo e di coprire la Terra di tutta una fioritura di Templi”. (Saunier).

La costruzione della torre della Sapienza
La costruzione della torre della Sapienza

La diffusione dello Stile delle Cattedrali era garantita da un tramite fondamentale: le vie dei pellegrinaggi, a cui alludono i labirinti effigiati nei pavimenti di alcune di esse. La Cattedrale non era soltanto centro direttivo della vita religiosa, ma anche centro di vita civile accanto al Palazzo del Comune e alla piazza del mercato. Gli studi degli ultimi decenni hanno dimostrato che le cattedrali costituiscono non soltanto poderose Bibbie dei poveri che introducono i fedeli nel regno dei Cieli, ma rappresentano vere e proprie summae enciclopediche che squadernano tutte le conoscenze umane, e summae  teologiche che riproducono la divina armonia dell’universo. La costruzione della cattedrale, ripercorre le tappe della creazione dell’ordine dal caòs ad opera del “Grande Architetto dell’Universo”. Tommaso attribuirà agli architetti il nome di  «sapienti»,  in quanto depositari della suprema scienza costruttiva che veniva fatta discendere, volta a volta, dall’esperienza del cantiere o dalla geometria speculativa. Ancora all’inizio del Quattrocento, si sentenziava che “Ars sine scientia nihil est” ovvero, si trattava di una scienza infinitamente connessa con la metafisica. Le appassionanti sperimentazioni degli architetti gotici che portano a estreme conseguenze e a un grado superiore di complessità, la logica strutturale della cattedrale (pilastri, nervature, contrafforti, doccioni, pinnacoli, rosoni e così via) sono state dal Panofsky, accostate all’imponente apparato di parti, questioni, distinzioni, articoli, che caratterizza la filosofia scolastica del Duecento e del Trecento. Forse proprio la cattedrale è il vero simbolo storico per eccellenza, nel mondo moderno occidentale, di perfetta fusione di pensiero e costruzione, di filosofia e prassi, di operatività nel presente per il futuro. Sapienza, bellezza e virtù, sarebbero secondo la teoria teosofica, i tre basamenti sui quali, scrive Schuré:

Le Gilde medievali corporazioni di mestiere
Le Gilde medievali corporazioni di mestiere

L’uomo deve erigere la Terra in Tempio. Le Cattedrali non sono costruite invano. Il cristallo che oggi noi estraiamo dalla terra, gli dei l’hanno formato come noi erigiamo i nostri monumenti e costruiamo le nostre macchine. Come, nel passato, di una massa caotica hanno fatto il mondo minerale, così le nostre Cattedrali, le nostre invenzioni e persino le nostre istituzioni sono germi dai quali uscirà un mondo futuro”.

La profezia del futuro è già contenuta nella realizzazione dell’ideale della operatività collettiva come metafora sociale, scrive Tau:

La pietra che si staglia per secoli a celebrare lo spirito umano deve poggiare su una base di sentimenti quanto mai ampia e solida. Mentre l’ideatore è uno solo, la costruzione di un edificio necessita di molte mani e molti materiali e quindi, per ottenere un risultato unitario, l’architetto deve avere in sé la coscienza e la conoscenza di tutte le più profonde sensazioni e concezioni che stanno alla base della comunità a cui è destinata la sua opera; ovviamente non si tratta degli aspetti superficiali che si indicano solitamente come “spirito dell’epoca”, ma delle energie complessive vitali che determinano la conclusione armonica dell’edificio”.

San Galgano Val di Merse Siena, architettura gotica cistercense
San Galgano Val di Merse Siena, architettura gotica cistercense

E’ questo più o meno il vero fine e lo scopo che guidano lo spirito del costruttore medievale ad imitazione perenne del Demiurgo creatore del mondo stesso.  Persino il simbolo per eccellenza della moderna massoneria ovvero il compasso “finalmente” sovrapposto alla squadra, fra le mille interpretazioni che gli vengono attribuite, rappresenta molto semplicemente l’unione perenne fra l’operato del Divino (con lo strumento in grado di tracciare il cerchio della perfezione superiore ovvero il compasso), con la squadra che (come per la forma geometrica del quadrato), rappresenta simbolicamente la terra e l’operato degli esseri umani che la abitano.

Simbolismo massonico
Simbolismo massonico

Con questo breve scritto non possiamo certo parlare di conclusione dell’argomento trattato, ma semplicemente di nuovo “innesco” voluto e dedicato al proseguo perenne della ricerca in questo campo specifico dell’esoterismo, dove l’uomo alla ricerca di se stesso attraverso la propria introspezione, realizza templi e monumenti a sua armonica immagine e somiglianza. O se preferite tenta di farlo.

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