Il Medioevo
di Mario Pagni
Maestri della pietra all'opera |
Trattandosi di
una tematica assai vasta abbiamo deciso di dividere (forse impropriamente) le iniziazioni al mestiere della cosiddetta antichità classica secondo canoni
assai generici, legati cronologicamente alla storia dell’arte, con le stesse
identiche linee guida che ne vedranno forse il loro massimo sviluppo nel
periodo medievale e rinascimentale.
Dopo l’anno
Mille, liquidati gli oscuri territori millenaristici, si manifestò in Europa,
un eccezionale fervore costruttivo, legato anche al forte incremento
demografico, allo sviluppo economico, e all’investimento dei tesori accumulati
per secoli o riportati dalle spedizioni in Oriente, reliquie comprese, che
spesso costituivano il pretesto necessario all’edificazione. È diventata
celebre la cronaca del monaco tedesco Raul Glaber, relativa a questo momento
magico:
«In
tutto il mondo, ma specialmente in Italia e in Gallia, si misero a ricostruire
le chiese. Era una gara, fra i popoli cristiani, a chi avesse i migliori
edifici. Si sarebbe detto che il mondo volesse rivestirsi di un bianco mantello
di chiese».
Nella sola Francia si costruirono in tre secoli, ottanta cattedrali e cinquecento grandi chiese; una vera e propria “crociata dell’edificare” nel XII secolo, si promettevano fra l’altro indulgenze a chi partecipasse alle fabbriche. Dal punto di vista esoterico, la Cattedrale Gotica viene interpretata come opus supremo della Muratoria medievale.
Disegno della cattedrale gotica di Reims |
“Gli Iniziati Muratori vollero rendere
perenne la vecchia Tradizione d’Iram e delle Stelle Simboliche. Questo Tempio
sarebbe stato la traduzione di pietra dell’Antico e del Nuovo Testamento, e,
per le sue proporzioni, all’immagine delle Piramidi, doveva essere capace di
sfidare i tempi, al fine di conservare la Luce. I Muratori di San Dionigi e di
San Giovanni si misero all’opera; e fu così che nacque la Cattedrale Gotica. Nel loro pensiero, essa
doveva imporsi alla moltitudine come le Sfinge costruita dai loro antenati
Egizi, e ogni particolare della sua architettura doveva esprimere un Simbolo.
Ecco perché il portale della Cattedrale di Parigi è un insegnamento
alchimistico, quello della Cattedrale di Chartres una lezione di astrologia. […]
All’ombra della Cattedrale Gotica, l’Ermetismo fiorì meravigliosamente, e,
nella gioia di questa realtà, i Muratori risolsero di propagare il nuovo
Simbolo e di coprire la Terra di tutta una fioritura di Templi”. (Saunier).
La costruzione della torre della Sapienza |
La diffusione
dello Stile delle Cattedrali era garantita da un tramite fondamentale: le vie
dei pellegrinaggi, a cui alludono i labirinti effigiati nei pavimenti di alcune
di esse. La Cattedrale non era soltanto centro direttivo della vita religiosa,
ma anche centro di vita civile accanto al Palazzo del Comune e alla piazza del
mercato. Gli studi degli ultimi decenni hanno dimostrato che le cattedrali
costituiscono non soltanto poderose Bibbie
dei poveri che introducono i fedeli nel regno dei Cieli, ma rappresentano
vere e proprie summae enciclopediche
che squadernano tutte le conoscenze umane, e summae teologiche che
riproducono la divina armonia dell’universo. La costruzione della cattedrale,
ripercorre le tappe della creazione dell’ordine dal caòs ad opera del “Grande
Architetto dell’Universo”. Tommaso attribuirà agli architetti il nome di «sapienti», in quanto depositari della suprema scienza
costruttiva che veniva fatta discendere, volta a volta, dall’esperienza del
cantiere o dalla geometria speculativa. Ancora all’inizio del Quattrocento, si
sentenziava che “Ars sine scientia nihil
est” ovvero, si trattava di una scienza infinitamente connessa con la
metafisica. Le appassionanti sperimentazioni degli architetti gotici che
portano a estreme conseguenze e a un grado superiore di complessità, la logica
strutturale della cattedrale (pilastri, nervature, contrafforti, doccioni,
pinnacoli, rosoni e così via) sono state dal Panofsky, accostate all’imponente
apparato di parti, questioni, distinzioni, articoli, che caratterizza la filosofia
scolastica del Duecento e del Trecento. Forse proprio la cattedrale è il vero
simbolo storico per eccellenza, nel mondo moderno occidentale, di perfetta
fusione di pensiero e costruzione, di filosofia e prassi, di operatività nel
presente per il futuro. Sapienza, bellezza e virtù, sarebbero secondo la teoria
teosofica, i tre basamenti sui quali, scrive Schuré:
Le Gilde medievali corporazioni di mestiere |
“L’uomo
deve erigere la Terra in Tempio. Le
Cattedrali non sono costruite invano. Il cristallo che oggi noi estraiamo dalla
terra, gli dei l’hanno formato come noi erigiamo i nostri monumenti e
costruiamo le nostre macchine. Come, nel passato, di una massa caotica hanno
fatto il mondo minerale, così le nostre Cattedrali, le nostre invenzioni e
persino le nostre istituzioni sono germi dai quali uscirà un mondo futuro”.
La profezia del
futuro è già contenuta nella realizzazione dell’ideale della operatività
collettiva come metafora sociale, scrive Tau:
“La pietra che si staglia per secoli a celebrare lo spirito umano deve poggiare su una base di sentimenti
quanto mai ampia e solida. Mentre l’ideatore è uno solo, la costruzione di un
edificio necessita di molte mani e molti materiali e quindi, per ottenere un
risultato unitario, l’architetto deve avere in sé la coscienza e la conoscenza
di tutte le più profonde sensazioni e concezioni che stanno alla base della
comunità a cui è destinata la sua opera; ovviamente non si tratta degli aspetti
superficiali che si indicano solitamente come “spirito dell’epoca”, ma delle energie complessive vitali che determinano
la conclusione armonica dell’edificio”.
San Galgano Val di Merse Siena, architettura gotica cistercense |
E’ questo più o
meno il vero fine e lo scopo che guidano lo spirito del costruttore medievale
ad imitazione perenne del Demiurgo creatore del mondo stesso. Persino il simbolo per eccellenza della
moderna massoneria ovvero il compasso “finalmente” sovrapposto alla squadra,
fra le mille interpretazioni che gli vengono attribuite, rappresenta molto
semplicemente l’unione perenne fra l’operato del Divino (con lo strumento in
grado di tracciare il cerchio della perfezione superiore ovvero il compasso),
con la squadra che (come per la forma geometrica del quadrato), rappresenta
simbolicamente la terra e l’operato degli esseri umani che la abitano.
Simbolismo massonico |
Con questo breve scritto non possiamo certo parlare
di conclusione dell’argomento trattato, ma semplicemente di nuovo “innesco”
voluto e dedicato al proseguo perenne della ricerca in questo campo specifico
dell’esoterismo, dove l’uomo alla ricerca di se stesso attraverso la propria
introspezione, realizza templi e monumenti a sua armonica immagine e
somiglianza. O se preferite tenta di farlo.
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