giovedì 4 giugno 2020

L'Albero della Vita

di Mario Pagni


Per le sue radici affondate nel suolo e per i rami spogli o folti che si innalzano nel cielo a seconda del divenire delle stagioni, l’albero è universalmente riconosciuto il simbolo per antonomasia del rapporto fra la terra e il cielo. I medievali pilastri delle gigantesche cattedrali gotiche vengono da sempre identificati come veri e propri “boschi sacri” in grado di sostenere e celebrare la volta celeste che ci sovrasta, nella quale si avverte univoca la presenza del Divino.
In alto in corsivo è riportato un brano tratto da un nostro scritto precedente dal titolo “Il simbolismo dell’albero”. Quello che segue può essere considerato un breve approfondimento sullo stesso tema trattando del simbolo più importante per quanto riguarda il ”campione” di tutta la vegetazione presente sul nostro pianeta “L’albero della Vita”. Essenzialmente nella cultura cristiana è la pianta presente nel Paradiso Terrestre e che ritroviamo simbolicamente nei giardini e orti di conventi e monasteri dal medioevo in poi, a volte in duplice veste come albero del Bene e del Male posto all’inizio e alla fine di percorsi di tipo iniziatico ma con matrice religiosa.
Albero-sefirotico
Ma è nella cultura religiosa dell’ebraismo dove l’Albero della Vita o Albero dei Sephirot (o albero dei numeri), trova la sua collocazione emblematica e simbolica più significativa. Si tratta di un metodo intuitivo atto a risvegliare nell’uomo la conoscenza spirituale originaria oltre al ricordo di Dio, andato perduto proprio con la cacciata dal Paradiso Terrestre. L’Albero dei Sephirot è costituito da 10 Sephirot e da 22 “sentieri” che li uniscono e che corrispondono alle 22 lettere dell’alfabeto ebraico. Al disopra e al di fuori dell’albero vi è lo zero (Ain), ovvero il caos primordiale e la stessa causa che ha generato tutto il creato senza essere stata a sua volta generata da nessuno; E’ l’Assoluto, corrispondente al Tao orientale. Ai primi tre posti dello schema troviamo i tre princìpi spirituali corrispondenti sia alla Trinità cristiana che Indù (Volontà, Amore, Conoscenza per la seconda e (Padre Figlio e Spirito Santo) per la prima. Esse sono:
Schema albero sephirotico

1)      Kether, la Corona
2)      Chokmah, la Saggezza
3)      Binah,la Conoscenza.
Questi primi tre Sephiroth si collocano tutti nel mondo dello spirito e appartengono alla sfera di ciò che noi possiamo conoscere solo a livello di pensiero, cosi che l’iniziato può raggiungere la loro comprensione solo attraverso lunghe meditazioni.
I numeri successivi riguardano la sfera dell’anima. Con il numero 4 troviamo la Misericordia che ha con se tutte le caratteristiche dell’Imperatore figura dei Tarocchi. Poi abbiamo con il numero 5 il Dovere, che rappresenta la legge morale universale, e infine al numero 6 la Bellezza, ovvero la vera Armonia che sostiene tutto il creato.
4)      Chesed, la Misericordia
5)      Geburah, il Dovere
6)      Tipheret, la Bellezza
Il terzo e ultimo ternario riguarda la sfera materiale ovvero l’Universo come noi lo percepiamo con i nostri sensi. Qui incontriamo la Vittoria con il numero 7 ovvero il trionfo dopo la lotta fra il Bene e il Male o “Principio Ordinatore”. La Legge con il numero 8, che assomma tutte le regole della vita e dell’esistenza di ogni creatura. Il numero 9 il Fondamento, che simboleggia il modello al quale si è ispirata la Natura stessa per il progetto e la costruzione delle cose materiali a immagine diretta di quelle spirituali. E da qui si giunge infine al numero 10, ovvero il Sephiroth del Regno e che rappresenta l’uomo stesso appena uscito dalle mani creatrici di Dio, prima di appropriarsi del frutto proibito dell’Albero della Conoscenza.
7)      Netsah, La Vittoria
8)      Hod, la Legge
9)      Jesod, il Fondamento
10)  Malcut il Regno
Albero della Vita traduzione
Per poter risalire all’Uomo caduto così in basso nel mondo materiale non resta che ripercorrere i 22 sentieri che uniscono i 10 simboli dell’Albero, con un comportamento sempre meno egoistico e materialista, perfezionando se stessi attraverso introspezione e profonda meditazione. L’Albero della Vita dunque usato come schema primordiale di ogni rettitudine, per ricondurci al nostro unico vero stato di privilegio perduto con il Peccato Originale  e mai ritrovato.
Albero della Vita radici e ramificazioni

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