Il nostro doppio |
Come avviene
Durante il sonno profondo sembra che corpo astrale e fisico
debbano combaciare, esattamente nella fase definita REM il legame fra i due
corpi tende a diminuire e si verifica in alcuni casi l’esperienza
extracorporea. Alcuni ricercatori sostengono che questa possibilità avviene più
volte anche nel corso della stessa notte. Ovviamente sono ritenute esperienze
di tipo extracorporeo quelle che si verificano con la piena consapevolezza di
chi le prova e successivamente ne tenta la descrizione. L’uso dell’elettroencefalografo
è risultato assai utile per le testimonianze scientifiche; sembra infatti che
il cervello durante il corso della fenomenologia definita “corpo in astrale”
mandi segnali irregolari proprio durante la fase di uscita extracorporea.
Un po’ di storia
Sono molti i testi sacri di ogni religione che descrivono la
morte fisica come logica conclusione ma anche la fase precisa di separazione
fra anima e corpo, con il raggiungimento della prima di un livello diverso
superiore di coscienza. Presso ciascun popolo antico la separazione dalla
fisicità e dalla concretezza del corpo umano sostituita da una sorta di
spirito, aveva nomi precisi come il Ka e il Ba degli Egizi. Anche numerosi
testi di esoterismo e parapsicologia trattano l’argomento usando termini
leggermente diversi come “corpo animico” o spirituale, ma le conclusioni se
pure fra mille variabili non sempre ben giustificabili rimangono le stesse. Si
abbandonano le “spoglie” per addivenire ad un nuovo modo di esistere formato da
sola ma reale pura energia. Il fenomeno di tipo parapsicologico dell’uscita “in
astrale”, che è stato recentemente
indicato con il termine anglosassone di “OOBE” (out of the body experience) , è
assimilabile ad una “piccola morte” nel corso della quale una parte di noi si
distacca dal corpo prendendo coscienza però di esistere e di percepire
ugualmente ma indipendentemente dal supporto materiale. La tendenza più recente
della parapsicologia tende ad escludere l’uscita in astrale del corpo
attribuendo a tale fenomeno la connessione evidente con le credenze religiose e
quindi impossibile da esaminare in un contesto rigorosamente sperimentale. In
effetti i testi sacri abbondano di fenomeni di levitazione o di abbandono
dell’involucro materiale da parte di santi o eletti in genere, in grado di
elevarsi per la via della santità trasportando la propria autocoscienza in
dimensioni sconosciute diverse dalla nostra. La Bibbia parla di una “corda
d’argento” che terrebbe l’anima unita al corpo affermando anche che prima del
“peccato originale”, era possibile spezzarla a piacimento per recarsi
ovviamente in spirito a visitare il Regno dei Cieli.
L'uscita di testa e la corda d'argento |
Cosa dice la scienza
La parapsicologia è una disciplina scientifica recente ma non
da tutti accettata specialmente in ambiente strettamente accademico. Ciò non di
meno essa si è ricavata uno spazio tutto suo e un certo numero di seguaci.
Malgrado i tabù scientifici che circondano da sempre i problemi dell’esistenza
dell’anima e della vita dopo la morte, alcuni ricercatori parapsicologi si sono
interessati delle uscite in astrale conducendo anche esperimenti in condizioni
molto severe che inducono a considerare o “riconsiderare” questo fenomeno
almeno una manifestazione del paranormale degna di essere valutata e studiata
in modo più approfondito. Tra questi ricercatori, il dottor A.J. Ellison,
docente di elettronica presso la London
University , è certamente una delle maggiori autorità
contemporanee in fatto di OOBE. Ellison ha iniziato a lavorare su queste
problematiche agli inizi degli anni ‘50 del secolo scorso riprendendo lavori
precedenti caduti ormai nell’oblio. Fra questi quello degli autori del volume La proiezione del corpo astrale S.
Muldoon e H. Carrington del 1929.
In questo testo ritenuto fra i più autorevoli sono
elencati numerosi metodi per l’uscita in astrale. Tutti affermano che ci si
deve distendere supini su di un materasso non troppo morbido, quindi adoperando
al meglio volontà e immaginazione con la ovvia dovuta concentrazione, si
dovrebbero raggiungere risultati considerevoli. L’esperienza personale e quella
di amici esperti nel settore dice che esistono due modi per uscire dal proprio
corpo “di testa” oppure con il “diaframma dello stomaco” .
Fluttuare nell'aria pronti all'uscita |
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