giovedì 16 marzo 2023

Nazismo occulto. Il mistero del castello di Houska

di Mario Pagni

 

È ormai noto da tempo che ciò che è purtroppo successo nella seconda guerra mondiale, oltre che essere esempio di estrema nefandezza e orrore per tutti i crimini che sono stati perpetrati nei confronti della umana civiltà, non sia a tutt’oggi che una minima parte dei reali scopi del nazismo che definiremo per comodità di intenti chiarificatori semplicemente “esoterico”, se specialmente ci riferiamo a quella sorta di “metastoria” che pur a distanza di anni ancora non è stata storicamente chiarita del tutto. Si sa per certo che la ricerca costante di una “razza superiore” quella Ariana era alla base proprio della follia nazista così come lo studio esasperato della magia e della stregoneria come vere e proprie armi da usare per la distruzione di massa. Anche la costante ricerca di “oggetti leggendari” e antiche reliquie alle quali venivano attribuite proprietà magiche sconcertanti, come l’Arca dell’Alleanza, la Lancia del centurione Longino o anche il Sacro o Santo Graal per fare alcuni esempi fra i più conosciuti, era alla base di molte delle spedizioni naziste in luoghi spesso lontani e impenetrabili come prova dell’antica esistenza di questa “razza superiore”.

Uno di questi luoghi che interessò a lungo soprattutto uno dei delfini di Hitler, Heinrich Himmler anche lui ossessionato da tali ricerche per conto dell’Ahnemerbe (sorta di nucleo di ricercatori dell’occulto militarizzato), fu fra le altre decine di luoghi esplorati spesso senza grossi risultati, il castello di Houska in Cecoslovacchia, un edificio assai misterioso per le sue inquietanti caratteristiche e presunte presenze si dice addirittura demoniache che lo avrebbero costantemente abitato.

Heinrich Himmler

L’edificio in stile riferibile al primo periodo gotico fu costruito nella seconda metà del XIII secolo probabilmente per volere del sovrano boemo Ottocaro II (1253–1278) e si trova nel comune di Blatce nella regione di Liberec a circa 45 chilometri a nord di Praga. Il castello più specificamente la sua bellissima cappella sempre in stile gotico, fu costruito proprio su questa grande voragine nel terreno che sarebbe stata definita una vera e propria "porta per l'Inferno", presumibilmente così profonda che nessuno poteva vederne il fondo.  Si dice anche che esseri ibridi fra uomo e animale strisciassero spesso fuori dalla stessa voragine, mentre creature apparentemente ultraterrene dalle ali scure e sembianze disumane, evoluivano nelle sue vicinanze.

Cecoslovacchia,  Catena dei monti Carpazi, il castello di Houska

La leggenda narra che quando iniziò la costruzione del castello, a tutti i prigionieri condannati a morte fu offerta la grazia se avessero accettato di essere calati con una corda nella fossa riferendo poi ciò che avevano visto. Quando la prima persona venne calata, iniziò a urlare dopo pochi secondi e quando fu riportata in superficie, sembrava che avesse 30 anni di più. Gli erano venute le rughe e i suoi capelli erano diventati bianchi.

Il castello

Durante la seconda guerra mondiale, la Wehrmacht occupò il castello fino al 1945. Si diceva che i nazisti avessero condotto sul posto esperimenti sull'occulto. Secondo una fonte, c'erano "molti miti sul loro presunto coinvolgimento nell'occulto lì". Un'altra fonte afferma anche che la gente del posto era convinta che i nazisti avessero usato proprio i "poteri dell'Inferno" per i loro esperimenti. Si dice infine che i livelli inferiori del castello avessero le mura difensive dell'edificio gotico molto spesse e rivolte al contrario ovvero verso l'interno,  proprio per  mantenere le oscure forze del male e i demoni costantemente intrappolati.  Secondo il sito web del Turismo di Praga, si ritiene che ancora oggi il castello contenga vari tipi di fantasmi, "una rana toro/creatura umana, un cavallo senza testa e una vecchia" così come i resti di "bestie demoniache fuggite dalla fossa".

La voragine misteriosa sotto le fondamenta del castello

Nel 1983 anche la cinematografia più attenta e preparata a certi tipi di metastorie si occuperà di una vicenda molto simile con il film “The Keep” titolo italiano “La Fortezza” questa più o meno la trama: 1941. Un contingente di soldati tedeschi occupa una fortezza in Romania, completamente circondata dai monti Carpazi ma piuttosto strana come costruzione, le mura infatti sono rivolte non verso l’esterno bensì al contrario verso l’interno e sono protette da una serie di croci d’argento luminose collocate in vari punti della struttura che inavvertitamente vengono rimosse da alcuni dei militari in considerazione del loro presunto valore. Anche in questo caso le spesse pareti circondano una sorta di baratro del quale non si riesce a vedere il fondo. Presto però i militari nazisti, comandati da Klaus Woermann, iniziano a essere decimati da una forza oscura potentissima e inarrestabile, risvegliatasi da un sonno secolare e probabilmente liberata proprio dopo la rimozione delle croci d’argento. L'SS Kaempffer incolpa della carneficina gli abitanti del vicino villaggio facendo strage di innocenti. ma Il demone torna a versare sangue, soltanto l'enigmatico Glaeken dimostra di poter contrastare la spaventosa minaccia grazie alle proprie capacità sensoriali.

Il film The Keep (La Fortezza) locandina

La similitudine fra il film e il castello di Houska, risulta quanto mai evidente e dimostra che ancora oggi molti degli enigmi legati all’ideologia nazista siano ancora da sciogliere e da capire nel loro reale significato.

Houska la cappella dei Cavalieri


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