giovedì 13 giugno 2024

Il leggendario Monte Pilatus e i suoi draghi

di Mario Pagni

 

Il Monte Pilatus è un imponente massiccio montuoso della Svizzera centrale che sovrasta il lago dei Quattro Cantoni e la città di Lucerna. La sua cima più alta, il Tomlishorn raggiunge i 2128 metri sul livello del mare. Si tratta di un vero paradiso naturale che attira da sempre tanti visitatori da tutto il mondo.  Qui però nascono anche e sono ambientate molte antiche e affascinanti leggende fra le quali quella legata al suo stesso nome.

La montagna avrebbe preso il nome da Ponzio Pilato, il prefetto romano che, secondo la tradizione e le stesse sacre scritture, condannò a morte Gesù. La leggenda vorrebbe infatti che Pilato stesso sia stato sepolto sulla montagna dopo la sua morte e che il suo spirito inquieto oltre a provocare tempeste particolarmente intense, vaghi ancora nei dintorni . Anche in Italia sui Monti Sibillini noti già per la leggenda sulla Sibilla Appenninica, esiste proprio in prossimità della vetta del monte Sibilla un laghetto chiamato lago di Pilato perché si dice che il suo corpo sia stato trasportato lì da un carro trainato da buoi e che si inabissò nelle acque del laghetto. Almeno un paio di volte l’anno ancora oggi le sue acque si tingono di rosso che si vuole sia proprio il sangue di Ponzio Pilato. In realtà il fenomeno sarebbe provocato dalla presenza di un particolare tipo di gamberetto di acqua dolce di colore arancio tendente al rosso, da qui il fenomeno di cui sopra.

Storicamente, il Monte di Pilato (quello svizzero) fungeva anche da punto di osservazione strategico e i suoi ripidi pendii hanno attirato molti viaggiatori e avventurieri nel corso del tempo. Nel XIX secolo, il turismo è stato notevolmente incrementato dalla costruzione della ardita ferrovia detta “del Pilatus” inaugurata nel 1889.

Oltre a quella legata a Ponzio Pilato, ci sono numerose altre leggende che interessano la montagna. Una delle più famose è quella delle “pietre del drago”, che si crede abbiano poteri curativi. Si dice anche che nelle grotte e nelle fessure della montagna vivessero da secoli draghi dotati di tali poteri.

 

Le leggende sui draghi

Una di esse narra che nell’estate del 1421 un possente drago, volando sul Pilatus, precipitò e cadde così vicino al contadino Stempflin da fargli perdere i sensi. Quando il contadino rinvenne,  trovò  ai suoi  piedi un grumo di sangue perso dal drago proprio su di una pietra che divenne la “pietra del drago” e il cui potere curativo fu riconosciuto ufficialmente nel 1509.

Nella sua Cronaca, Petermann Etterlin racconta come l’agricoltore Winkelried abbia ucciso uno dei draghi del Pilatus: egli avvolse una lancia con sterpi spinosi e la conficcò nella gola aperta del leggendario animale, poi completò l’opera con la spada. Una goccia del sangue venefico del drago schizzò però sulla sua mano. Questa goccia (e il fiato velenoso del drago morente) fece raggelare il sangue nelle vene di Winkelried e in breve portò anche lui alla morte.

Nelle prime ore del mattino del 26 maggio 1499 a Lucerna si poté assistere a un incredibile spettacolo: dopo un terribile temporale, un gigantesco drago senza ali emerse dalle acque  del torrente Reuss presso il ponte Spreuer. Probabilmente il drago era stato sorpreso dal temporale ed era stato rovesciato giù dal Pilatus direttamente nel Krienbach, che si immette nel Reuss a valle della chiesa dei Gesuiti. Molti cittadini istruiti e rispettabili avallarono la veridicità di questa storia.

Era autunno, quando capitò che un ragazzo cadesse in una profonda grotta del Pilatus finendo in mezzo a due draghi. Per sua fortuna, i draghi non lo uccisero. Venne primavera e uno dei due draghi lasciò il suo rifugio invernale volando via. L’altro fece capire al ragazzo che era ormai tempo di lasciare il luogo che li aveva accolti. Il drago strisciò verso l’uscita e porse al ragazzo la sua coda. Il ragazzo, aggrappato alla coda, poté finalmente uscire dalla grotta.

Come sappiamo ogni leggenda ha in sé un fondo di storica verità e ci piace pensare che anche in questi casi quello che abbiamo raccontato non sia privo del tutto di fondamento. In conclusione: il Monte Pilatus offre una combinazione unica di natura mozzafiato, attività invernali emozionanti, significato storico e leggende affascinanti. Sia che camminiate sulle orme di Ponzio Pilato, che slittiate lungo i ripidi pendii o che semplicemente vi godiate la vista spettacolare, una gita al Monte Pilatus è comunque un'esperienza indimenticabile in qualsiasi periodo dell'anno.

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