giovedì 20 giugno 2024

Nuove ipotesi sul misterioso iniziatico sacro Bosco di Bomarzo

di Mario Pagni

 

Abbiamo già trattato in un precedente scritto i presunti misteri legati al Sacro Bosco di Bomarzo posto in provincia di Viterbo fino a definirne con certezza la sua valenza storica ma anche quella decisamente iniziatica. Come detto in precedenza si tratta di una area di terreno posta su tre livelli che potremo definire come quelli della maturata conoscenza finale nel percorso irto di difficoltà della stessa umana esistenza. Vicino Orsini l’ideatore del “Bosco Sacro” (creato per suo volere fra il 1552 e il 1570) sembra però che fosse anche stato ispirato da altri nobili e meno nobili esaltanti esempi che non si fermerebbero alla semplice introspezione e crescita spirituale di ogni individuo ma anche da precise ideologie politiche legate al potere detenuto allora da regnanti e autorità costituite anche di tipo religioso persino al di fuori dei confini italiani.

giovedì 13 giugno 2024

Il leggendario Monte Pilatus e i suoi draghi

di Mario Pagni

 

Il Monte Pilatus è un imponente massiccio montuoso della Svizzera centrale che sovrasta il lago dei Quattro Cantoni e la città di Lucerna. La sua cima più alta, il Tomlishorn raggiunge i 2128 metri sul livello del mare. Si tratta di un vero paradiso naturale che attira da sempre tanti visitatori da tutto il mondo.  Qui però nascono anche e sono ambientate molte antiche e affascinanti leggende fra le quali quella legata al suo stesso nome.

La montagna avrebbe preso il nome da Ponzio Pilato, il prefetto romano che, secondo la tradizione e le stesse sacre scritture, condannò a morte Gesù. La leggenda vorrebbe infatti che Pilato stesso sia stato sepolto sulla montagna dopo la sua morte e che il suo spirito inquieto oltre a provocare tempeste particolarmente intense, vaghi ancora nei dintorni . Anche in Italia sui Monti Sibillini noti già per la leggenda sulla Sibilla Appenninica, esiste proprio in prossimità della vetta del monte Sibilla un laghetto chiamato lago di Pilato perché si dice che il suo corpo sia stato trasportato lì da un carro trainato da buoi e che si inabissò nelle acque del laghetto. Almeno un paio di volte l’anno ancora oggi le sue acque si tingono di rosso che si vuole sia proprio il sangue di Ponzio Pilato. In realtà il fenomeno sarebbe provocato dalla presenza di un particolare tipo di gamberetto di acqua dolce di colore arancio tendente al rosso, da qui il fenomeno di cui sopra.

Storicamente, il Monte di Pilato (quello svizzero) fungeva anche da punto di osservazione strategico e i suoi ripidi pendii hanno attirato molti viaggiatori e avventurieri nel corso del tempo. Nel XIX secolo, il turismo è stato notevolmente incrementato dalla costruzione della ardita ferrovia detta “del Pilatus” inaugurata nel 1889.

lunedì 10 giugno 2024

Il Santo Graal

Storia ai confini della leggenda di una prodigiosa reliquia cercata da sempre ma mai trovata


di Chiara Sacchetti

È una delle reliquie più famose della religione cristiana ma allo stesso tempo è certamente quella più misteriosa e non ancora resa tangibile, né tantomeno riconosciuta in un oggetto reale. In molti sostengono di averla vista, e magari anche trovata proveniente dalle nebbie dei secoli ma mai con assoluta certezza.

Apparizione del Sacro Graal tra i Cavalieri della Tavola Rotonda (miniatura da un manoscritto, Parigi, XV secolo)
 

Cosa è il Santo Graal?

Non è cosa facile ne da descrivere ne da raccontare, anche se non si direbbe, riuscire a capire cosa sia davvero il Santo Graal. Secondo alcuni studiosi si tratterebbe della coppa usata durante l’Ultima Cena da Gesù prima di essere tradito, durante la quale egli avrebbe insegnato agli Apostoli il rito della Santa Messa e il complesso misterico del miracolo eucaristico; secondo altri invece sarebbe la coppa dove durante la crocifissione sarebbe stato raccolto il sangue del Salvatore; altre fonti infine ne sostengono l’origine precristiana. La differenza sostanziale però riguarderebbe in questa ultima ipotesi il fatto che lo stesso Gesù conoscendo già da prima le proprietà dell’oggetto lo avrebbe cercato, trovato e infine usato proprio durante la celebrazione eucaristica.

 

Un oggetto ai confini fra storia e leggenda

Esiste una sorta di spartiacque che divide la natura e la forma di questo importante e singolare oggetto nella sua versione tangibile, tanto sacro  da essere unito ad un certo punto alla stessa vita di Gesù.

Galahad, Bohort e Parsifal alla scoperta del Graal, dipinto di William Morris (1890)

Lo studioso di esoterismo Jules Evola sosteneva che il Graal sarebbe da identificarsi con una sorta di cornucopia che richiamava alla natura spirituale dell’aldilà e discenderebbe addirittura dalle antiche leggende celtiche, collegandolo ad un eroe viaggiatore che abitava in un altro mondo magico parallelo al nostro. Una origine quindi che risalirebbe ad un epoca ben precedente al Cristianesimo e che ne ritratterebbe persino tutta la sua natura divina e miracolosa intesa in senso religioso.